“…ma che Paese è?!”
Sono dieci anni che so che mio figlio soffre di ADHD e che combatto da sola in Italia con medici ignoranti e del tutto incapaci. Non so quante terapie inutili e quante frustrazioni… Nel mio paese si cura questa malattia da più di 25 anni… Finalmente a 14 anni, Gabriele è stato diagnosticato da un neuropsichiatra il quale, all’inizio dei nostri incontri, ha ammesso di non sapere niente dell’ADHD!
Fortunatamente è una persona intelligente e colta per cui ha fatto ricerche e si è documentato e finalmente possiamo ricominciare a vivere noi e lui con l’aiuto del Ritalin. È però del tutto inconcepibile che tutt’ora in Italia non si possa trovare questo farmaco… Ma che paese è uno come l’Italia che da più importanza al Viagra che ad una medicina capace di curare questi bambini/ragazzi così sofferenti, senza parlare delle loro famiglie?! Mi hanno sempre detto che l’Italia è una nazione dove i bambini sono altamente considerati: devo dire che non condivido quest’opinione quando, per colpa di una lobby testarda e ben collegata, lasciamo marcire i nostri figli in queste condizioni! Che vergogna!
Mio figlio ormai è grande e il fatto di aver ricevuto diagnosi di ADHD così tardi potrebbe voler dire che rischi di trascinarsi questo problema anche in età adulta: pensate che peso, che mutuo per la sua vita!
È con piacere che abbiamo scoperto il vostro sito, uno dei pochi in Italia, e vi siamo grati per tutti i vostri sforzi e l’aiuto che date a persone come noi. Con molto piacere diventeremo soci dell’AIFA!
Gabriele ha cominciato ad accettare la sua malattia e ci fa tante domande. Abbiamo stampato alcuni capitoli del vostro sito e vorremmo sapere se ci sono dei gruppi di supporto per ragazzi della sua età a Roma e se ci sono delle pubblicazioni che potrebbe leggere per aiutarlo a capire meglio… Purtroppo c’è ancora tanta ignoranza sull’ADHD! Quando ci siamo incontrati con un’insegnante della sua scuola, all’inizio dell’anno, e l’abbiamo informata che “nostro figlio soffre della Sindrome da Deficit dell’attenzione”, lei ci ha candidamente risposto: “Ah, si sente trascurato?”! Non aggiungo altro!
Firmato: due genitori che vedono finalmente la luce ma non certo grazie alla… sanità italiana!
Lettera firmata. 20/11/2003