========= AIFAnewsletter n.80 del 01/06/2004=======================
In questo numero:
1. ADHD, QUANDO L’IPERATTIVITA’ E’ TROPPA
2. RASSEGNA STAMPA
===================================================================

******************************************
ADHD, QUANDO L’IPERATTIVITA’ E’ TROPPA
******************************************
“Iperattività, impulsività, incapacità a concentrarsi. Sono tratti che
caratterizzano la sindrome da deficit di attenzionee, nota anche con la
sigla ADHD. E’ uno dei problemi di salute mentale che possono colpire in età
pediatrica: su questo e sugli approcci terapeutici nel nostro Paese si è
avviato un processo per un Registro nazionale per l’ADHD, primo esempio al
mondo nel suo genere, che inizierà ad operare nel settembre 2004. Questo e
molto di più nella nuova sezione completamente dedicata alla ADHD.”

Questo è quanto compare nell’home page dell’Istituto Superiore di Sanità
alla pagina http://www.epicentro.iss.it/default.htm che dedica una pagina
tutta all’ADHD
http://www.epicentro.iss.it/problemi/attenzione/attenzione.htm con link
anche al sito dell’AIFA

EPICENTRO
http://www.epicentro.iss.it/chi-siamo/chi_siamo.htm
Il Laboratorio di Epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità, nell’
ambito del Progetto per un Osservatorio Epidemiologico Nazionale, ha messo a
punto Epicentro.
Epicentro è uno strumento di lavoro per gli operatori di sanità pubblica,
prodotto per migliorare l’accesso all’informazione epidemiologica, nell’
ambito del servizio sanitario, tramite l’uso della rete Internet.
Alla sua realizzazione collaborano quindi i reparti del Leb e dell’Iss nel
suo complesso, le Regioni, le Aziende sanitarie, gli istituti di ricerca, le
associazioni di epidemiologia, i singoli operatori della Sanità Pubblica.
Inoltre si avvale del contributo dell’agenzia di giornalismo scientifico
Zadig Roma.
A che cosa serve Epicentro?
– A favorire l’accesso all’informazione epidemiologica
– A condividere risorse per fare epidemiologia a livello locale
– L’informazione epidemiologica offre una base di fatti a coloro che devono
prendere decisioni che riguardano la salute.
– Per stabilire quali sono i problemi di salute più importanti da affrontare
nella comunità, i dati epidemiologici sono preziosi per i pianificatori e
per prevenire e curare le malattie, le linee guida, basate sulla ricerca
epidemiologica, sono di aiuto all’operatore di sanità pubblica che deve
decidere sulle misure di controllo ed al clinico che deve decidere sui
trattamenti.
– Gli epidemiologi e gli operatori che hanno bisogno di usare
l’epidemiologia
a livello locale per ricercare soluzioni ai problemi di salute o per
progettare interventi devono poter consultare la documentazione scientifica;
per basare i loro studi e i loro progetti su un solido retroterra di fatti
hanno bisogno di aggiornamenti rapidi su differenti Argomenti di Salute e di
strumenti, per esempio progetti che hanno funzionato in altri contesti,
questionari, immagini, depliant; inoltre hanno bisogno di software
epidemiologico da poter utilizzare.
– Epicentro è un Portale di Epidemiologia che intende rispondere a queste
esigenze.
– Fin dalla home page, è composto da tre parti:
– l’informazione epidemiologica cui si accede sulla sinistra dello schermo
– la lavagna dei problemi di salute, al centro dello schermo
– i soggetti dell’epidemiologia e della sanità pubblica italiana cui si
accede
sulla destra dello schermo cliccando sulle Regioni.

 

************************
RASSEGNA STAMPA
*************************

_________________________
Farmacia.it – Sanità: Camera; Guidi, fiducia in pediatria per psicofarmaci
(pag 4) – Antonio Guidi, sottosegretario alla Salute, ha dovuto rispondere
ieri, in commissione Affari Sociali della Camera, ad un’interrogazione
parlamentare sui rischi di abusi di metilfenidato nel trattamento di bambini
“iperattivi” e con “disturbi dell’attenzione”. Guidi, che è anche
neuropsichiatra, ha precisato che prescrizione e distribuzione del farmaco
sono sottoposte a criteri “precisi e rigorosi” per evitare usi impropri e
limitarne l’utilizzo ai casi di grave sindrome da ADHD.
__________________________
SANITA’: CAMERA; GUIDI, FIDUCIA IN PEDIATRI PER PSICOFARMACI
Farmacia.it 25/05/2004 17:13
(ANSA) – ROMA, 25 MAG – “Ho fiducia nei pediatri e neuropsichiatri
infantili, essendo convinto che
non si prestino a strumentalizzazioni del mercato”. Lo ha detto il
sottosegretario alla Salute, Antonio
Guidi, rispondendo oggi pomeriggio in commissione Affari sociali della
Camera, ad una
interrogazione di Tiziana Valpiana (Prc). La parlamentare interrogava sui
rischi di abusi di una
anfetamina a base di metilfenidato nel trattamento di bambini “iperattivi” e
con disturbi dell’
attenzione. Nella risposta il sottosegretario ha detto di condividere “lo
spirito” dell’ interrogazione e
ha comunque precisato che prescrizione e distribuzione del farmaco in
questione sono sottoposte a
criteri “precisi e rigorosi” per evitare usi impropri e limitarne l’
utilizzo ai casi di grave sindrome da
deficit d’ attenzione e iperattivita’ (Adhd) diagnosticati da centri
specialisti regionali. Guidi, che e’
anche neuropsichiatra, ha quindi aggiunto di non condividere il modello di
intervento adottato negli
Usa e di aver gia’ denunciato il rischio di diagnosi improprie. “Troppo
spesso – ha detto -comportamenti
naturali del bambino vengono stigmatizzati come malattie”. Tuttavia “non e’
l’
esistenza di un farmaco di per se’ pericolosa – ha aggiunto – ma l’ uso che
se ne fa”. In questo caso
“le regole non le impone il mercato – ha sostenuto infine – ma la scienza e
la coscienza dei medici”.
(ANSA).

__________________________
Il Sole 24 Ore Sanità – Durante il convegno “Farmaci e salute mentale”,
organizzato dal Istituto Superiore di Sanità e dalla Farmacap, Stefano Vella
e Pietro Panei hanno presentato il Registro italiano della sindrome da
iperattività e deficit dell’attenzione.
__________________________
Antidepressivi: via ai monitoraggi antiabuso
Il Sole 24 Ore Sanita’ 25/05/2004
ANNO VII – N. 20 – 25-31 MAGGIO 2004
Una scatoletta a testa di benzodiazepine e mezza di antidepressivi per
tutti: dai neonati a chi ha lo
scalpo d’argento. Il calcolo è approssimativo, ma traccia con sintetica
chiarezza il quadro dello
strano rapporto tra gli italiani e la variegata categoria degli
psicofarmaci, il cui consumo risulta
aumentato del 75% in un quadriennio, vedendo tuttavia l’Italia “in linea”
coi trend registrati negli altri
Paesi Ue. L’identikit di una popolazione in parte certamente depressa, ma in
parte quasi altrettanto
certamente curata con scarsa appropriatezza, emerge dai dati
dell’Osservatorio nazionale
sull’impiego dei medicinali (Osmed) presentati alcuni giorni fa al convegno
internazionale su
“Farmaci e salute mentale”, organizzato dall’Istituto superiore di Sanità e
dalla Farmacap (azienda
speciale del Comune di Roma). Stralcio del tradizionale rapporto Osmed
sull’uso dei medicinali,
atteso per giugno, le cifre illustrate dall’epidemiologo Giuseppe Traversa
quotano a 25 le dosi
giornaliere di antidepressivi consumate ogni mille abitanti nel 2003: il
picco di assunzione si registra
nelle donne over 65, anche se il consumo femminile predomina in tutte le
classi d’età. Decisamente
più elevato, ma costante nel tempo, il consumo di ansiolitici-ipnotici
(benzodiazepine), acquistati
quasi sempre senza ricetta medica: ne sono state consumate 47 dosi al giorno
ogni mille abitanti. In
calo invece l’uso di antipsicotici. Se ne è consumato il 5% in meno rispetto
al 2000: il dato sconta
però l’effetto della distribuzione diretta di questi prodotti operata in
diverse Regioni e – quel che più
preoccupa – ad assumerli sono soprattutto gli over 70, magari affetti da
Alzheimer o altre forme di
demenza con conseguente aumento dei rischi rispetto ai benefìci: «Le
segnalazioni di danni
cerebrovascolari e di altri effetti collaterali sono in aumento – afferma
Traversa – così come
aumentano le evidenze scientifiche di gravi eventi avversi conseguenti alla

prescrizione di
psicofarmaci a bambini e giovanissimi ». Il livello d’attenzione è insomma
altissimo, anche se -precisa
Traversa – «non è davvero il caso di parlare di emergenza nazionale: servono
semmai studi
e controlli per un uso più appropriato». Alcune delle possibili cause di
iperconsumo sono già chiare.
A supportare il boom di mercato degli antidepressivi dovrebbero a esempio
aver contribuito in
maniera determinante due fattori: da un lato l’abolizione nel 2001 della
nota Cuf 80, che ne limitava
la prescrivibilità Ssn, dall’altro la ricerca da parte delle aziende di
nuove patologie su cui indirizzare
la prescrizione. Problemi – conclude Traversa – che vanno affrontati con
l’arma del monitoraggio,
richiamando medici e Asl ai crismi dell’appropriatezza e promuovendo studi
indipendenti sulla
validità dei farmaci». Presentato al convegno da Stefano Vella e Pietro
Panei anche il Registro
italiano della sindrome da iperattività con deficit d’attenzione (Adhd), uno
dei più comuni disordini
dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente, in vista della
somministrazione
controllata del farmaco a base di metilfenidrato, appena entrato in
commercio in Italia. I casi attesi
in Italia rappresentano il 3,9% della popolazione in età 5-12 anni. I
criteri fissati dal Registro
prevedono il follow-up a 7, 30, 60 e 180 giorni per i soggetti in terapia
farmacologica o combinata, la
successiva rivalutazione ogni 6 mesi e degli outcome a 24 mesi.

____________________________
Metro – Distratti e iperattivi? Bimbi forse malati – Secondo gli esperti
della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, un bambino ogni 25 soffre
di ADHD; per la maggior parte dei piccoli il problema si risolve con lo
sviluppo, mentre per i casi più gravi gli esperti consigliano
psicostimolanti scelti dal medico insieme a famiglia e scuola.
____________________________

____________________________
Avvenire – Bimbo iperattivo e irrequieto? Se ha l’ADHD, sarà un adulto a
rischio – Secondo gli esperti della Società italiana di
neuropsicofarmacologia, il 4% dei bambini soffre di ADHD, patologia che se
non affrontata in tempo potrebbe creare degli adulti irrisolti e
problematici.
____________________________
Bimbo iperattivo e irrequieto? Se ha l’Adhd, sarà adulto a rischio
Avvenire 28/05/2004
Osservati speciali
Non sta mai fermo, si distrae con grande facilità, non finisce mai le cose
che comincia, non segue
un discorso per più di dieci minuti. Genitori, attenti, perché vostro figlio
potrebbe soffrire della
sindrome detta di “Adhd”, una patologia messa a fuoco di recente dai
neuropsichiatri, che colpisce il
4 per cento dei bambini. Un esame di risonanza magnetica e adeguati test
neuropsicologici posso
diagnosticare questa patologia che, se non affrontata in tempo, può
compromettere lo sviluppo della
psiche, creando degli adulti irrisolti e problematici. I rimedi ci sono:
nuovi farmaci psicostimolanti
che curano completamente la sindrome e che, secondo la Società italiana di
neuropsicofarmalogia,
hanno anche degli effetti collaterali molto modesti. Il problema è
culturale: spesso si pensa che il
bambino faccia “i capricci”, si interviene punendolo, ma non si pensa quasi
mai ad affrontare il
problema del ragazzino irrequieto con un medico specialista.

____________________________
Il Tirreno – Alunni disattenti, sfida da vincere – L’Aifa (Associazione
italiana famiglie ADHD), ha organizzato per il 28 giugno a Massa Carrara un
seminario regionale sull’ADHD, titolo dell’incontro “L’Alunno ADHD:
clinica-scuola-famiglia, una sfida da vincere insieme”.
____________________________
Alunni disattenti, sfida da vincere
Il Tirreno 28/05/2004
di Sara Giuseppini
MASSA. L’Aifa (Associazione italiana famiglie Adhd), ha organizzato, in
collaborazione con
il coordinamento dei dirigenti scolastici di Massa Carrara e l’Azienda Usl
1, dipartimento
salute mentale unità operativa neuropsichiatria infantile, il primo
seminario regionale sull’
Adhd, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, intitolato
“L’alunno Adhd: clinica-scuola-
famiglia, una sfida da vincere insieme”. Un secondo incontro sarà invece
organizzato
per lunedì 28 giugno a conclusione del programma, quando verranno consegnati
anche gli
attestati di frequenza ai partecipanti.
Grazie al patrocinio di Comune, Usl, Federazione italiana medici pediatri e
Associazione nazionale
pedagogisti italiani ha potuto per la prima volta svolgersi un seminario
dedicato a questo problema.
Quello dell’Adhd rappresenta in tutta Italia un problema socio sanitario
spesso sottovalutato e
ignorato, tanto che il 4% dei bambini ne è colpito.
Difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione per un periodo
prolungato, iperattività e
impulsività con conseguenti difficoltà di autocontrollo sono i sintomi
tipici di questo problema.
Anche nella nostra provincia molti sono i casi, che necessitano di cura ma
soprattutto di essere
riconosciuti ed affrontati. Infatti il problema di fondo di questo tipo di
disturbo risiede proprio nella
difficoltà a individuarlo, e l’accettazione da parte di famiglie e
insegnanti. E il seminario si muove in
questa ottica, intende cioè trasmettere nozioni certe sull’Adhd: cosa è,
come si manifesta, come si
diagnostica e come si può intervenire per offrire un aiuto valido e concreto
ai bambini affetti dal
disturbo.
Per ora il seminario è stato rivolto ai professionisti nel settore ma in
particolar modo agli
insegnanti, perché è la scuola il contesto dove il bambino Adhd trova le
maggiori difficoltà, e spesso
gli stessi insegnanti si trovano senza i mezzi adeguati per sostenere queste
situazioni difficili. A
settembre invece sarà la volta dei genitori, un nuovo seminario sarà
dedicato a loro, a come
fronteggiare tale problema, senza fare ricadere su questi bambini nessuna
colpa e tantomeno
senza sentirsi in colpa.
Nel frattempo lunedì prossimo presso l’Apt di Marina si svolgerà un convegno
nazionale
organizzato dalla Usl dove saranno presenti i più importanti esperti di Adhd
d’Italia. La referente
provinciale e regionale, Laurita Ricci intervenuta al seminario, spiega come
«il disturbo sia
individuabile sin dalla scuola materna, ma che solo durante la scuola
elementare si possa parlare di
diagnosi neuro psichiatrica. Si tratta di un disturbo neuro biologico
diagnosticabile e curabile
attraverso una terapia comportamentale riabilitativa e solo in minimissima
parte con cure
farmacologiche. Inoltre un ruolo fondamentale lo svolge il Parent training
cioè un vero e proprio
allenamento per i genitori a stare con i bambini».
Infine ha sottolineato «la grande importanza svolta dal sostegno e interesse
da parte di tutti verso
questi bambini, perché possano trasformarsi da devianza sociale e risorsa
sociale». Su queste basi
nasce l’Aifa Onlus, da un gruppo di famiglie incontratosi su internet, dove
fino a oggi ha svolto il
proprio lavoro. Per informazione www.aifa.it

________________________
La Nazione – Convegno sulla ADHD – Si terrà oggi, nella sala convegni
dell’Apt di Marina di Massa, un convegno dal titolo “Essere o non essere –
il disturbo da deficit dell’attenzione – iperattività: tra sintomo e
sindrome”.
________________________
Convegno sulla Adhd
La Nazione 31/05/2004
MASSA CARRARA – Cronaca massa, pagina 22 – A MARINA
MASSA – La Adhd, sindrome da deficit di attenzione, sarà al centro del
convegno “Essere o non
essere – il disturbo da deficit di attenzione – iperattivita’: tra sintomo e
sindrome” promosso dal
Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl 1 di Massa e Carrara, dall’Unità
Operativa Formazione della
stessa Asl , dal S.I.N.P.I.A. – S.I.P. e che si terrà oggi con inizio alle
8,30 nella sala convegni
dell’Apt di Marina. Questo il programa. Ore 8,45 apertura lavori con
interventi del direttore generale
Asl1 Alessandro Scarafuggi e del coordinatore del ddipartimento di salute
mentale Remigio
Raimondi; presentazione convegno da parte della dottoressa Antonella
Pitanti. Seguiranno gli
interventi tecnici di medici e ricercatori sulla sindrome. Il convegno si
concluderà nel tardo
pomeriggio.
____________________________
Virgilio.It – I bambini iperattivi in realtà soffrono di ADHD
____________________________
I bambini iperattivi in realta’ soffrono di Adhd
Virgilio.it 28/05/2004 09:20
Farmaci ultima generazione per affrontare patologie
(ANSA) – BOLOGNA, 28 MAG – Un bambino su 25 soffre di ‘Adhd’, una patologica
carenza di
attenzione spesso associata a una continua impulsivita’/iperattivita’. Circa
la meta’ di questi bimbi si
porta dietro anche nell’adolescenza e nell’eta’ adulta questi sintomi con
difficolta’ nel lavoro e
sociali. Gli psicostimolanti sono considerati dalla Societa’ italiana di
neuropsicofarmacologia -al suo
14/o congresso a Bologna dall’ 1 al 4 giugno- il supporto terapeutico piu’
efficace.
copyright @ 2004
ANSA

_____________________________
Il Tempo – Bambini iperattivi. Le piccole pesti non curate da adulti
diventano a rischio
_____________________________
BAMBINI IPERATTIVI Le piccole pesti non curate da adulti diventano a rischio
Il Tempo 28/05/2004
BOLOGNA – Se il bambino è disattento, se non sta mai fermo un minuto, se non
si rende conto che
può farsi male giocando, o fare male agli altri, e spesso si fa male, forse
è un pò in ritardo nello
sviluppo – e crescendo si autoregolerà – o forse soffre di Adhd, una
patologica carenza di attenzione
spesso associata a una continua impulsività/ iperattività.Circa la metà di
questi bimbi se non
vengono adeguatamente curati con una cura farmacologica si portano dietro
anche nell’età adulta
sintomi di iperattività nel lavoro e sociali. Un 15-20% dei soggetti da
adulti mantengono quelle
difficoltà e tendono a sviluppare altri disturbi psicopatologici, come
alcolismo, tossicodipendenza e
disturbi di personalità.

__________________________
Italiasalute.it – Un bambino “pestifero” potrebbe aver bisogno di cure
__________________________
UN BAMBINO “PESTIFERO” POTREBBE AVER BISOGNO DI CURE
Italiasalute.it 28/05/2004
Nuove tecniche diagnostiche e farmaci di nuova generazione consentono di
affrontare con
successo le patologie dell’iperattività e in attenzione dei bambini e degli
adolescenti. I medici
psichiatri avvertono i genitori: dietro un bambino iperattivo non curato
oggi, c’è un adulto emarginato
e ad alto rischio, domani. Se il bambino e’ disattento, se non sta mai fermo
un minuto, se non si
rende conto che può farsi male giocando, o fare male agli altri, e spesso si
fa male, forse e’ un po’
in ritardo nello sviluppo – e crescendo si autoregolerà – o forse soffre di
“ADHD”, una patologica
carenza di attenzione spesso associata a una continua
impulsività/iperattività. L’impiego sistematico
della risonanza magnetica strutturale ha evidenziato in bambini e
adolescenti tra i 5 e i 18 anni di
età con diagnosi di ADHD una diminuzione di volume della corteccia celebrale
e di alcuni nuclei …
(Continua)

________________________
La Gazzetta del Mezzogiorno – Genitori, il bimbo è pestifero? Da adulto può
diventare ad alto rischio
Secondo gli esperti della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, che si
riuniranno nel 14°Congresso a Bologna dal 1 al 4 giugno, un bambino ogni 25
soffre di ADHD; per la maggior parte dei piccoli il problema si risolve con
lo sviluppo, mentre per i casi più gravi gli esperti consigliano
psicostimolanti come supporto terapeutico più efficacie.
_________________________
Genitori, il bimbo è pestifero e iperattivo? Da adulto può diventare ad alto
rischio
La Gazzetta Del Mezzogiorno 28/05/2004
BOLOGNA Se il bambino è disattento, se non sta mai fermo un minuto, se non
si rende conto che
può farsi male giocando, o fare male agli altri, e spesso si fa male, forse
è un po’ in ritardo nello
sviluppo – e crescendo si autoregolerà – o forse soffre di «Adhd», una
patologica carenza di
attenzione spesso associata a una continua impulsività/iperattività. Il
richiamo ad una maggiore
attenzione da parte dei genitori viene dai medici psichiatri alla vigilia
del 14/o congresso della
Società italiana di neuropsicofarmacologia, in programma a Bologna dall’1 al
4 giugno.
L’impiego sistematico della risonanza magnetica strutturale ha evidenziato
in bambini e adolescenti
tra i 5 e i 18 anni di età con diagnosi di Adhd una diminuzione di volume
della corteccia celebrale e
di alcuni nuclei della base del cervello. Si è visto che specifiche regioni
cerebrali mostrano tempi di
attivazione più lenti in soggetti Adhd: la prova che quel bambino
«pestifero» soffre di un disturbo
complesso, che coinvolge aree e funzioni cerebrali diverse.
L’«inattenzione» (o la facile distraibilità) si manifesta soprattutto come
scarsa cura per i dettagli e
incapacità a portare a termine le azioni intraprese, compromettendo sia le
capacità di attenzione
focale, sia di attenzione sostenuta (mantenere l’attenzione attiva nel
tempo) nelle attività
scolastiche, nei compiti a casa, nel gioco o in semplici attività
quotidiane. Ogni stimolo esterno può
essere fonte di distrazione: talvolta anche seguire un discorso rappresenta
un impegno; spesso le
capacità di auto-organizzazione sono carenti. Questi bambini rispondono
senza riflettere, si
lasciano coinvolgere in attività pericolose. L’impulsività sembra perdurare
nel tempo più di altri
sintomi e caratterizzare il funzionamento adolescenziale o adulto dell’Adhd.
L’impulsività è
generalmente associata ad iperattività. Questi bambini sono come mossi da un
motorino, non
riescono a star fermi, se seduti si muovono con le mani o i piedi.

________________________________
Il Tirreno – Poco attenti il 4 per cento dei bambini – Durante il convegno
“Essere o non essere – il disturbo da deficit dell’attenzione –
iperattività: tra sintomo e sindrome”, tenutosi nei giorni scorsi presso la
sala convegni dell’Apt di Marina di Massa, diversi sono stati i temi
trattati: sintomo o sindrome, le cause del disturbo, l’incidenza sulla
popolazione, gli interventi comportamentali e la terapia farmacologica da
affrontare.
________________________________
Poco attenti il 4 per cento dei bambini
Il Tirreno 01/06/2004
Il dato emerso dal convegno su deficit Adhd: in arrivo un nuovo farmaco
MASSA. “Essere o non essere?”: dalla celebre frase di Amleto è nato il
titolo del congresso
nazionale sull’Adhd – il disturbo di deficit di attenzione e iperattività –
tenuto nella sala convegni
dell’Apt. Tra sintomo e sindrome, il convegno ha trattato questi temi,
affrontandone altrettanti come
le cause del disturbo, l’incidenza sulla popolazione, gli interventi
comportamentali e la terapia
farmacologia da affrontare. L’Adhd è un disturbo che colpisce circa il 4%
dei bambini in Italia, e la
stessa percentuale è riscontrabile anche nella nostra provincia. Presenti
relatori di fama nazionale,
dottori, psicologi e neuro psichiatri da tutta Italia sono intervenuti a
questo appuntamento
organizzato dalla Usl n. 1, dipartimento di salute mentale, e le unità
operative di neuro psichiatria
infantile e di formazione. La platea, formata da un nutrito numero di
specialisti ha molto apprezzato
gli interventi fatti durante tutto l’arco della giornata. Il carattere
informativo dell’incontro ha permesso
di confrontare le diverse realtà, e soprattutto ha attraversato in modo
trasversale tutti i quesiti
contribuendo a mettere insieme i pezzi per dare un orientamento verso un
unico “focus”
mantenendo le sfaccettature infinite della soggettività. Dagli interventi è
emerso infatti la necessità
di individuare caso per caso il problema. Così il convegno si è sviluppato
fra gli interventi di molti
relatori: Gabriele Masi, neuro psichiatra dello “Stella Maris” di
Calambrone, il professore neuro
psichiatra infantile Alessandro Zuddas dell’Università degli Studi di
Cagliari, Giulio Pierugi della
clinica di psichiatria Università di Pisa e dell’Istituto del comportamento
“De Lisio” a Carrara. E
ancora il dottor Fabio Celi del dipartimento di salute mentale di Massa,
Gianni Pucci Unità oeprativa
neuro psichiatria infantile, Alberto Petracca psichiatra dell’Università di
Pisa e Gian Marco
Marzocchi ricercatore dipartimento di psicologia Università degli studi di
Milano-Bicocca. Inoltre in
sala erano presenti famiglie e il presidente dell’Aifa, associazione
italiana famiglie Adhd. Quello che
è stato sottolineato è la necessità di una continua sinergia fra sanità e
scuola, e gli sforzi fatti in
questi ultimi anni, sono stati davvero notevoli come ha asserito il dottor
Celi, «Solo con una buona
collaborazione si possono ottenere buoni risultati nella terapia».
Quest’ultima è formata da vari
stadi, innanzitutto da una diagnosi del disturbo, che spesso viene scambiato
con altri disturbi, da
una terapia comportamentale sia a scuola che in famiglia e in ultimo con una
terapia di tipo
farmacologico. «Si tratta di un intervento multimodale – ha dichiarato il
professor Masi – un
intervento globale che tenga di conto di ogni singolo caso e di ogni singola
situazione». Sotto la
migliore delle stelle sta nascendo anche un protocollo nazionale, sotto la
guida dell’Istituto generale
della sanità, che si occuperà della terapia farmacologica, per evitare che
si faccia un utilizzo
smodato del farmaco di prossima uscita. L’apertura dei lavori era stata
affidata al direttore generale
Alessandro Scarafuggi, al dottor Remigio Raimondi coordinatore del
dipartimento di salute mentale
e alla dottoressa Antonella Pitanti.
Sara Giuseppini