AIFAnewsletter n. 235 anno XIV del 20/11/2016 |
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In questo numero:
1. ASSEMBLEA ORDINARIA NAZIONALE AIFA ONLUS – Roma 26 novembre
2. EVENTI
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3. VARIE
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4. RASSEGNA STAMPA
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1. ASSEMBLEA ORDINARIA NAZIONALE AIFA ONLUS – Roma 26 novembre | |
L’assemblea Nazionale dei Soci AIFA Onlus avrà luogo Sabato 26/11/2016 ore 00.15 in prima convocazione e Sabato 26/11/16 ore 16.00 in seconda convocazione nel Salone Ramazzini, presso la caserma della Guardia di Finanza “V. Galino” in Via Batteria di Porta Furba, 34 Roma.
Si ricorda che la partecipazione è aperta a tutti i soci che sono in regola con il pagamento della quota associativa. |
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2. EVENTI | |
25 novembre 2016 San Donà di Piave (VE) |
“Disturbi del neurosviluppo e comorbilità: profili clinici, neuropsicologici e terapia” |
“Disturbi del neurosviluppo e comorbilità: profili clinici, neuropsicologici e terapia” Auditorium L. Da Vinci, Piazza Indipendenza 13 San Donà di Piave (Ve) PROGRAMMA:
9.00-9.30 Saluto delle autorità: Direttore Generale ULSS 10, Dr. C. Bramezza
Sindaco di San Donà A. Cereser
Direttore Servizi Sociali M. Filippi
9.30-10.15 E. Baioni: “ADHD: Sottotipi clinici ed evoluzione prognostica ”
10.15-11.00 G. Stella: “La comorbiltà nei disturbi del neurosviluppo: esiste davvero? ”
11.00-11.15 Pausa
11.15-12.00 G.M. Marzocchi: “I bambini con ADHD hanno veramente un deficit delle Funzioni Esecutive?”
12.00-12.45 C. Vio: “Il problema della comorbilità tra ADHD e DSA: analisi delle relazioni tra i due disturbi”
14.00- 14.45 I. Mammarella: “Diagnosi Differenziale e comorbilità tra il disturbo di apprendimento non verbale e altri disturbi del neurosviluppo”
14.45-15.30 D. Maschietto: “ADHD verso Disturbi dirompenti del comportamento”
15.30-15.45 Pausa
15.45-16.30 P. Muratori: “Coping Power per prevenire le problematiche comportamentali nella scuola primaria”
16.30-17.15 T. Mattiuzzo e F. Guaran: “L’ autoregolazione comportamentale e problem-solving sociale nell’ADHD: l’intervento clinico e psicoeducativo”
17.15-18.00 Discussione – ECM
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4-5-6 dicembre 2016
Bolzano
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Congresso PSICHIATRIA DI TRANSIZIONE La complessità dell’ADHD |
Programma:
4 dicembre 5 dicembre 11.00 – 12.30 Chairmen: Emi Bondi, Donatella Arcangeli 14.00 – 15.30 15.30 – 16.00 Pausa caffè 16.00 – 17.30 CONDIVISIONE IN AUDITORIO DEI TAKE HOME MESSAGE GET-TOGETHER 17.30 – 19.00 VISITA AL PALAZZO MERCANTILE 6 dicembre 11.00 – 12.30 Chairmen: Josef Roman Pichler, Irene Berti 14.00 – 15.30 16.00 – 17.30 CONDIVISIONE IN AUDITORIO DEI TAKE HOME MESSAGE Sede Congresso: EURAC v.le Druso 1 – Bolzano Per informazioni ed iscrizione contattare: Segreteria organizzativa: EURAC Meeting Management |
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11 dicembre 2016
Palermo
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Corso ECM: Coping Power Program |
Palermo – Grand Hotel Des Palmes – Via Roma, 398 – Tel. 0916028111
Il Coping Power Program, nella componente per i bambini, prevede l’utilizzo di tecniche cognitivo‐comportamentali ed attività volte al potenziamento di diverse abilità quali intraprendere obiettivi a breve e a lungo termine, organizzare efficacemente lo studio, riconoscere e modulare i segnali fisiologici della rabbia, riconoscere il punto di vista altrui (perspective taking), risolvere adeguatamente le situazioni conflittuali, resistere alle pressioni dei pari ed entrare in contatto con gruppi sociali positivi. Il roleplaying e l’interazione con i pari sono i principali strumenti utilizzati dal programma allo scopo di incrementare la generalizzazione delle competenze acquisite al di fuori del setting terapeutico. La scelta del lavoro in gruppo permette ai bambini di fare esperienza “in vivo” di apprendimento di abilità interpersonali e competenze sociali, inoltre il rinforzo sociale del gruppo dei pari è in larga misura più efficace di quello dell’adulto in situazione diadica. Lo schema generale di ciascuna sessione prevede: 1) Verifica degli obiettivi conseguiti a scuola o a casa 2) Introduzione al tema specifico che verrà affrontato durante l’incontro 3) Attività specifiche, di volta in volta diverse, riguardanti il tema affrontato 4) Assegnazione dei punti in base agli obiettivi raggiunti e all’impegno profuso nell’attività di gruppo 5) Acquisizione dei premi 6) Momento di gioco libero Uno degli aspetti caratteristici e unici di questo tipo di intervento è l’inclusione di attività che prevedono l’induzione di un certo grado di attivazione affettiva; il bambino quindi può apprendere tecniche di controllo della rabbia proprio mentre è emotivamente attivato. Il Corso è a numero chiuso; Le iscrizioni saranno accettate in base all’ordine di arrivo presso la Segreteria Organizzativa. Per info scarica la brochure |
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12 dicembre 2016
Aosta
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Serata informativa sull’ADHD |
Aosta – 12 dicembre 2016 ore 20-22 – Palazzo Regionale – ingresso libero
Programma Apertura e discorso di introduzione : Dr. Giovanni Voltolin Breve presentazione AIFA Onlus: Nicoleta Pirlea, referente AIFA Onlus per la Valle d’Aosta ADHD: Aspetti clinici, iter diagnostico e comorbilità, riabilitazione, registro: D.ssa Chiara Leggero ,NPI Aosta Tecniche specifiche di intervento psicoeducativo comportamentale; strategie e procedure: Dott. Alessandro Rosina, Neuropsichiatra Infantile Aosta La famiglia: l’importanza dell’alleanza educativa scuola-famiglia terapista, Astrid Gollner e Cinzia Corradi, referenti AIFA Onlus Per informazioni contattare referente.aosta@aifa.it |
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3. VARIE | |
Dichiarazione di ADHD-Europe per la Giornata Mondiale della Salute Mentale: “Aiuto! Il mio adolescente con ADHD sta diventando un adulto con ADHD!” Ve la riproponiamo qui di seguito: Recenti studi di ricerca dimostrano una mancanza nei Servizi di Transizione per giovani adulti (oltre 18 anni) con ADHD: questo va sistemato! I nostri bambini per i quali abbiamo lottato già 10 anni fa (Green Paper 2006) sono diventati giovani adulti ed i servizi che avevamo richiesti per tutti questi anni hanno potuto dare qualche miglioramento per questa fascia di età. Ciononostante, i membri di ADHD-Europe notano adesso che esistono tante difficoltà per i giovani adulti (dai 18 anni in su) laddove i servizi che erano disponibili quando loro erano bambini ed adolescenti non si occupano più di loro appena raggiungono i 17-18 anni di età, età critica per il loro sviluppo futuro perché necessitano ancora di formazione e training. Le ricerche ci dimostrano la persistenza dei sintomi e confermano che possono affacciarsi nuove comorbilità nell’età adulta; oggi è ampiamente riconosciuto che l’ADHD continua anche nell’età adulta nel 75%[1] delle persone che erano state diagnosticate da bambini o adolescenti. La severità dell’ADHD è direttamente collegata alla presenza e alla severità delle comorbilità; e questo in modo particolare laddove l’ADHD non era stato diagnosticato nell’infanzia o adolescenza. “In genere l’ADHD è un disturbo persistente. Molti dei giovani con una valida diagnosi avranno notevoli difficoltà nell’età adulta, che possono comprendere l’ADHD, i disturbi di personalità, le difficoltà emotive e sociali, un cattivo uso di sostanze, la perdita o addirittura la mancanza del posto di lavoro ed essi possono essere coinvolti anche in attività criminali”[2] Molti adolescenti con una sintomatologia dell’ADHD passano ai servizi sanitari per adulti, dove non ricevono alcun intervento utile per aiutarli concretamente. Il risultato è che molti di loro non sono motivati a continuare gli studi, cercano consolazione nella compagnia di altri giovani con difficoltà simili e spesso finiscono con l’abbandonare gli studi; questo li espone all’alto rischio di sviluppare problemi con l’abuso di sostanze e assumere comportamenti rischiosi o offensivi. In molti casi la ragione si può trovare nel fatto che gli psichiatri e gli psicologi che inviano questi giovani al servizio sanitario per adulti non hanno un’adeguata conoscenza e non hanno ricevuto una formazione sufficiente riguardo all’ADHD nell’età adulta e non comprendono le necessità di questi giovani (oltre i 18 anni), necessità che sono differenti nella diagnosi e nel trattamento nell’infanzia e nell’adolescenza. Siccome l’ADHD è molto spesso accompagnato da uno o più disordini psichiatrici come per esempi ansia, depressione, disturbi di personalità ecc., i giovani adulti che non sono stati diagnosticati o curati prima, ricevono più facilmente terapie per curare un’altra condizione psichiatrica e non l’ADHD; questo significa che molti di loro ricevono false diagnosi, spesso con ripercussioni disastrose. Allo stesso tempo, le cure farmacologiche per l’ADHD di cui avrebbero bisogno non sono più disponibili oppure – qualora fossero disponibili – non sono più rimborsati dal servizio sanitario. Questo significa un enorme carico economico sulle spalle dei loro genitori che molto spesso hanno più di un figlio affetto da ADHD e non possono sempre pagare queste medicine. E questo causa un notevole disastro in un periodo molto importante della vita di questi giovani. Inoltre, molto spesso, i necessari interventi psicosociali (es. coaching per ADHD, terapia cognitivo comportamentale, ecc.) non sono più disponibilei nel servizio pubblico però anche difficilmente reperibili e molto costosi nel privato. Dichiarazione scritta da ADHD Europe: I clinici per gli adulti dovrebbero essere in grado di offrire servizi di transizione alle persone giovani con ADHD dove essi possano continuare a ricevere le cure e gli interventi multimodali che erano disponibili per loro nell’infanzia e nell’adolescenza oppure dovrebbero creare adeguati interventi per quelli che ricevono la loro prima diagnosi in età adulta. • I servizi che sono disponibili per altri disturbi psichiatrici dovrebbero essere disponibili in modo specifico per giovani adulti (oltre 18 anni) con ADHD. • Gli psichiatri generici dovrebbero prendere confidenza con i sintomi dell’ADHD nei giovani adulti e con le specifiche necessità di questi giovani, così come lo dovrebbero fare con le comorbilità che essi possano sviluppare in quell’età. • La cura farmacologica per i giovani con ADHD dovrebbe essere disponibile e rimborsata in tutta Europa. •Gli interventi psicosociali espressamente indirizzati alle necessità dei giovani adulti con ADHD dovrebbero essere disponibili nei servizi pubblici di tutta Europa. • Interventi e strategie educative che possano aiutare i giovani adulti con ADHD nelle scuole di grado superiore e nelle università dovrebbero essere emanate da tutte le Istituzioni Educative Europee. •La transizione dai servizi dell’infanzia e dell’adolescenza dovrebbe avvenire senza alcuna interruzione dei trattamenti. • la mancanza dei servizi per gli adulti non dovrebbe causare il recesso del trattamento. [1] Questo dato risulta dal una serie di documenti di ricerca che indicano una quota tra il 50% ed il 82%, a seconda dei sintomi e delle condizioni co-esistenti. [2] NICE Guidelines February 2016 Appello sullo stato dei servizi di Neuropsichiatria Vi invitiamo a firmare il comunicato della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria per l’Infanzia e l’Adolescenza) sullo stato dei servizi. Lo trovate per intero sul nostro sito in prima pagina www.aifaonlus.it |
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4. RASSEGNA STAMPA | |
25.10.2016 | Aosta Cronaca |
Riportiamo un breve stralcio dall’articolo apparso su Aosta Cronaca dopo l’incontro aperto al pubblico organizzato dalla neoreferente di Aosta Nicoleta Pirlea nel mese di ottobre:
“L’Aifa onlus, anche ad Aosta per sostenete famigliari di bimbi iperattivi. L’Associazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e di auto-mutuo aiuto, oltre che di informazione, promozione della divulgazione scientifica nel campo dei disturbi dell’attenzione e dell’iperattività.
‘La nostra attività è a sostenere e aiutare le famiglie, che rappresentano il cuore dell’Associazione, si esprimono in un progetto denominato Progetto ADHD Parents for Parents’. Nicoletta Pirlea, promotrice, animatrice e coordinatrice della nuova associazione costituita in Valle, riassume gli obiettivi dell’Aifa onlus sezione VdA. Adhd è l’acronimo di “Sindrome da deficit di attenzione ed iperattività” che colpisce il 4 per cento dei bambini. ….” |
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Redazione ANSA Roma 15.11.2016 |
Emergenza ricoveri per disturbi psiche ragazzi, 27 al giorno |
E’ emergenza per i problemi psichiatrici negli adolescenti, con una media nazionale di 27 ricoveri al giorno. A sottolinearlo è la Società Italiana di farmacia ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle aziende sanitarie (SIFO), che evidenzia la mancanza e, dunque, la forte necessità di strutture ad hoc. Dell’aumento dei problemi psichiatrici tra gli adolescenti si parlerà al XXXVII Congresso SIFO, in programma a Milano dall’1 al 4 dicembre con la partecipazione del presidente della Società Italiana di Psichiatria, Claudio Mencacci. La depressione, di cui SIFO si occupa con l’Area scientifica Psichiatria, è sempre più diffusa: l’Oms ha stimato che, nel 2030, sarà la patologia cronica più diffusa al mondo. Il tema richiede attenzione, anche perché l’aumento della casistica comporta una crescita dei costi per il Servizio sanitario nazionale e per l’area sociale, poiché si tratta di una patologia che riduce le funzioni della persona, limitando o impedendo il lavoro e la gestione familiare. Ma i disturbi psichiatrici, del comportamento alimentare o della personalità, talvolta in compresenza di abusi di sostanze, avvertono gli esperti, sono molto diffusi anche tra gli adolescenti, sempre più spesso costretti al ricovero. Il fenomeno, ormai, rileva la SIFO, “rappresenta una vera e propria emergenza. Eppure, in Italia c’è ancora carenza di strutture dedicate alla psicopatologia di pazienti d’età compresa tra i 14 e i 18 anni. Capita spesso, infatti, che i ragazzi bisognosi di cure nelle fasi acute vengano ricoverati nei reparti psichiatrici per adulti”. Nel 2014, a livello nazionale, ci sono stati 9.924 ricoveri di adolescenti nella fascia 14-18: una media annua di 27 ricoveri al giorno. Sul totale dei ricoveri, quasi uno su tre (il 27%) è avvenuto nei reparti di Psichiatria per adulti. (ANSA). S&B Salute e Benessere Salute Bambini – 15.11.2016 – Redazione ANSA Roma |