AIFAnewsletter n. 230 anno XIV del 31/01/2016 |
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In questo numero:
1. EVENTI
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2. VARIE
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3. RASSEGNA STAMPA
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1. EVENTI | |
6 febbraio 2016 Milano |
“Insieme si può! Evento su ADHD e DSA” |
Nel contesto del progetto DIRE-FARE-EDUCARE del Comune di Milano, AIFA Onlus Lombardia, AID e LEDHA presentano la seconda giornata di formazione su ADHD e DSA, dedicata interamente a tutti i docenti di ogni ordine e grado di Milano e dintorni.
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Largo Gemelli, 1 – Aula Pio XI Programma: 9,00 – 13,00
14,30 – 17,00 Sessioni parallele
Ingresso gratuito, a causa dei posti limitati è obbligatorio registrarsi a questo link:
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12 e 13 febbraio 2016
Milano |
Corso di formazione: “I disturbi del Neurosviluppo: dalla diagnosi precoce alla presa in carico tempestiva” |
Presso Associazione Ecopoiesis Via Prato 2, Reggio di Calabria
Programma: 12 febbraio 15.00-19.00 – Il concetto di Neurosviluppo – I disturbi del Neurosviluppo nel DSM IV 13 febbraio 9.00 – 18.00 – La diagnosi precoce: quando, perché e come? – Tecniche e strumenti per l’assessment nella prima infanzia – Dalla diagnosi precoce alla presa in carico tempestica, una strada molto breve – Le principali aree di intervento per i disturbi di Neurosviluppo Docenti: Fabio Apicella, dirigente Psicologo IRCCS Fondazione Stella Maris (Pisa) Giulia Purpura, terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età evolutiva IRCCS Fondazione Stella Maris (Pisa) Sono stati richiesti 13 crediti ECM Per iscrizione ed informazioni contattare tel. 0965.899877 – email info@ecopoiesis.it |
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25 febbraio 2016
Milano
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“Tutoring psicoeducativo: sostenere l’apprendimento e l’autoregolazione di ragazzi con Deficit d’Attenzione e Iperattività (ADHD)” |
Università Cattolica del Sacro Cuore, Via Carducci 30 – Milano
Facoltà di Psicologia SPAEE – Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione in Età Evolutiva Formazione Permanente Programma 1. ADHD: Il disturbo 2. ADHD e comorbilità 3. Aspetti emotivi e relazionali nell’ADHD 4. Il tutoring scolastico 5. Il tutoring domiciliare
Informazioni e iscrizioni Le iscrizioni, corredate da un curriculum, dovranno pervenire a: Università Cattolica del Sacro Cuore Formazione Permanente Via Carducci, 30 – Milano Fax. 02.7234.5706 e-mail formazione.permanente-mi@unicatt.it |
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1 aprile 2016
Terni |
3° Convegno Regionale Umbria AIFA Onlus: “Sopravvivere all’ADHD: le sfide aperte dall’infanzia all’età adulta” |
Palazzo Gazzoli ore 14,30
Ingresso gratuito
Programma 1° Parte: Moderatore Paolo De Luca
14,30: Registrazione dei partecipanti
14,45: Saluti dell’Assessore alla Cultura Comune di Terni dr. Giorgio ARMILLEI,
Assessorato alla Salute della Regione Umbria, USL Umbria 2
15.00: Presentazione del convegno ed il punto sullo stato dell’arte dell’ADHD in Umbria:
Paolo DE LUCA (Referente per l’Umbria dell’AIFA onlus)
15.20: Pillole di ADHD. Dr.ssa Mariella Allegretti npi (Responsabile del Centro
Diagnosi e Terapia per l’Umbria dell’ADHD USL Umbria 2)
15.40: Il Centro Umbro di Diagnosi e Terapia dell’ADHD di Terni: Il bilancio di 12 mesi.
dr. Massimo STORTINI npi (Direttore dell’Unità di NPI USL Umbria 2) – Dr.ssa
Silvia PILARDI psicologa, psicoterapeuta.
16,00: I genitori raccontano: Testimonianze.
16,20: L’ADHD un disturbo che permane anche nell’età adulta e le criticità del passaggio
dalla Neuropsichiatria Infantile a Psichiatria. dr.ssa Antonia TAMANTINI
(Direttore Dipartimento Salute Mentale Adulti USL Umbria 2)
16,40: Pausa
2° Parte: Moderatore dr. Gabriele Goretti
16,55: Introduzione alla 2° parte: Focus sulla scuola tra passato e presente: dr. Gabriele
GORETTI (già Direttore Didattico 1° Circolo Perugia)
17,05: Le sfide didattiche che pongono alla scuola i Bisogni Educativi Speciali, alla luce
della nota USR Umbria del 16 novembre 2015: dr.ssa Sabrina BOARELLI
(Direttore Generale USR. per l’Umbria)
17,25: In classe con lo studente affetto da ADHD: dr.ssa Fiorella LISTANTI
(Pedagogista)
17,45: I genitori raccontano: Testimonianze.
17,55: Un progetto per l’Umbria a tutela del benessere dei minori a scuola. dr.ssa Maria
Pia SERLUPINI (Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza dell’Umbria)
18.15: Domande e brevi interventi dei convenuti
18,50: Conclusioni. Patrizia STACCONI (Presidente Nazionale AIFA Onlus)
Responsabile Scientifico del Convegno: dr.ssa Mariella Allegretti
Responsabile Organizzativo Evento: Paolo DE LUCA – referente.umbria@aifa.it
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2. VARIE | |
Intervista a Michel Scandiffio referente Napoli sulla Disabilità “Le Associazioni devono protestare insieme!” by RICCARDO BRUNO NAPOLI – L’associazione Tutti a scuola per il 5 novembre 2015 ha proclamato una manifestazione nazionale a Roma contro la legge di stabilità che ha tagliato nuovamente i fondi per le disabilità. Tantissimi bimbi e ragazzi si vedono negato il diritto all’istruzione, perché a causa dei tagli gli enti locali non riescono a provvedere ai servizi di trasporto né assicurare gli insegnanti di sostegno scolastico. Tutti questi ostacoli vanno a sommarsi alle problematiche quotidiane che la persona disabile è costretta ad affrontare, sola. Nel nostro percorso alla scoperta delle attività associative a sostegno dei diritti delle persone disabili abbiamo incontrato Michele Scandiffio, referente AIFA, l’Associazione Italiana Famiglie ADHD, per Napoli e provincia. A lui abbiamo rivolto le nostre domande per saperne di più. Signor Scandiffio, cos’è l’ADHD? «È una patologia cronica che continua ad affliggere oltre la metà di coloro che ne soffrono da bambini e perdura nell’adolescenza e nella vita adulta. I sintomi principali sono deficit d’attenzione, impulsività e iperattività. L’ADHD comporta conflitti familiari, relazioni difficili, malesseri fisici psicosomatici, abuso di sostanze, disturbi dell’alimentazione. L’adolescenza è già di per sé un’età critica, figuriamoci le difficoltà dei ragazzi ADHD!» Che problematiche presentano gli adolescenti ADHD? «Vogliono decidere da soli cosa fare, dove andare, mentre i genitori li vorrebbero sempre con sé. Non riescono ad approfondire il pensiero e saltano facilmente da un argomento all’altro. Se contraddetti reagiscono con una risposta oppositiva, con un argomento contrario, non riescono mai ad accettare o ricordare tutto quello che non sembra loro logico e convincente. Insomma, la maggior parte delle indicazioni dei genitori!» Ciò che conseguenze ha? «Spesso, avventatamente, si dedicano ad attività pericolose. Hanno uno scarso autocontrollo e alcuni non hanno ancora raggiunto una certa autonomia. I ragazzi ADHD sono i primi a soffrire dei loro comportamenti estremi e delle reazioni che provocano negli altri. Si sentono soli e senza alcun aiuto, incompresi da tutti.» Come si ripercuote ciò sui loro rapporti? «Gli adolescenti ADHD si sentono osservati e criticati, ma sono consapevoli di essere diversi e si legano a ragazzi che avvertono simili a sé. Il peggio arriva quando crescono, con l’uso di alcol e droghe spesso a causa dell’emarginazione e del senso di fallimento che li accompagna.» Di cosa hanno bisogno? «Di punti di riferimento e a volte lo trovano in persone con cui riescono purtroppo a stabilire solo rapporti stretti, ma turbolenti. Molti invece possono cadere in profonda depressione. Persone esterne all’ambiente familiare che offrono il loro sostegno e la loro amicizia sono in grado di aiutarli. Di fondamentale importanza è la terapia multimodale (Terapia che combina i farmaci con interventi socioeducativi –ndr) operata da professionisti esperti assieme alla famiglia.» Cosa si può fare per aiutare le persone disabili? «Solo chi vive con una persona affetta da disabilità grave sa come si soffre, perchè è costretto a sacrificare un’ampia parte della propria vita per dedicarsi anima e corpo a prestare cure e aiuto a chi da solo non può farcela. Il disabile è considerato il livello più debole della società! Là dove ci vorrebbe un sostegno maggiore le Istituzioni effettuano sempre più tagli. LA POLITICA, LA SCUOLA, LA SOCIETÀ NON VEDONO I DISABILI O FANNO FINTA DI OCCUPARSENE . Le famiglie, sole, non potranno mai farcela, le difficoltà sono tante. La solita risposta dei politici, che non ci sono soldi, guarda caso colpisce sempre per i più deboli. Dobbiamo organizzarci in manifestazioni nazionali con tutte le Associazioni, solo così potremo cominciare ad avere i nostri diritti. Si deve dare maggiore sensibilità, rispetto e precedenza ai Disabili. http://www.crudiezine.it/?p=10993
Dati statistici disabilità anno scolastico 2014/15 Dal sito http://www.istruzione.it/ Vi riportiamo qui un breve stralcio sui dati statici nelle scuole italiane sulla disabilità Le tipologie di disabilità: Relativamente alle tipologie di disabilità, sul numero complessivo di alunni con disabilità frequentanti le scuole, sia statali che non statali, di ogni ordine e grado, il 95,8% è portatore di disabilità psicofisica (Tav. 11), di cui il 65,3% (152.551 alunni) presenta una disabilità intellettiva, il 3,5% (8.080 alunni) una disabilità motoria e il 27% (62.991 alunni) è portatore di altro tipo di disabilità (tale categoria comprende problemi psichiatrici precoci, disturbi specifici di apprendimento, qualora certificati in comorbilità con altri disturbi, e sindrome da deficit di attenzione e iperattività – Adhd). L’1,6% (3.638 unità) è portatore invece di una disabilità visiva e il 2,7% (6.217 alunni) di una disabilità uditiva. Osservando la distribuzione per tipologia di disabilità nei vari ordini di scuola, si notano alcune significative differenze, soprattutto con riguardo agli alunni con disabilità intellettiva e agli alunni compresi nelle “altre disabilità”. Gli alunni con disabilità intellettiva rappresentano la maggioranza in ogni ordine e grado di scuola; raggiungono il 69% del totale nella scuola primaria e il 71,9% nella scuola secondaria di I grado; nella scuola dell’infanzia e soprattutto nella scuola secondaria di II grado si attestano su percentuali inferiori. Gli alunni con “altra disabilità”, nella secondaria di II grado, rappresentano il 34,2% del totale degli alunni certificati, quota particolarmente elevata se confrontata alla quota degli alunni con “altra disabilità” frequentanti gli altri ordini di scuola. L’intero articolo lo trovate qui: |
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3. RASSEGNA STAMPA | |
Lo sfogo di una madre con un figlio affetto da DSA e ADHD e che non riesce a trovare nella scuola un valido alleato:
“Dunque nostro figlio affetto da ADHD in forma combinata ,da DSA (dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia) e disturbo del linguaggio espressivo ha ricevuto diverse umiliazioni dall’ insegnante già richiamata negli anni precedenti per gli stessi motivi dal ministero dell’ istruzione di Roma Guido dell’Acqua. Quest’anno purtroppo si sono verificati di nuovo fatti spiacevoli per il quale noi genitori siamo intervenuti inviando lettera di sollecito a un chiarimento ai fatti. Siamo stati convocati ieri dal Dirigente Scolastico in presenza dell’ insegnante in questione e di altre insegnanti… Non so se si può menzionare la scuola o l’insegnante ma vorrei diffondere informazione su ADHD e DSA spesso sconosciute, invitare insegnanti a documentarsi sui bisogni educativi speciali, esiste un ufficio BES, le associazioni Aifa Onlus e AID, dove noi genitori ci rivolgiamo per sostegni morali ,per informazioni, per tutto ciò che riguarda queste patologie. La pagina facebook,”ADHD: questo sconosciuto” dove si evidenziano casi inverosimili tipo il nostro caso, famiglie disperate, demoralizzate ,offese e ferite .. Mi domando perché… Noi siamo feriti nel sapere che nostro figlio frequenta una scuola dove non è ben accetto perché ha dei disturbi che non sono poi così gravi ma che basterebbe quel poco di umanità, di pazienza e di attenzione per offrirgli una serenità scolastica… A volte penso (non con cattiveria, ma con il cuore ferito) che avrei preferito fosse down, sarebbe stato compreso almeno…e invece ci ritroviamo a lottare contro un muro che si innalza ogni volta, tornando a casa sconfitti, piangendo ,mandando giù bocconi amari, sorridere a nostro figlio e dire: ‘oggi abbiamo chiarito a scuola, tutto ok, sai la prof. era dispiaciuta per quello che è successo, vedrai che le cose andranno meglio’…… Invece la verità è che la scuola non lo vuole o meglio l’insegnante che dice ‘se non va via dalla scuola mi metto io in malattia’…. e il dirigente non ha detto nulla e nessuno si è degnato di porci delle scuse… cosa significa? che sono tutti d’accordo con quello che lei ha detto?…. non so più cosa pensare… Penso solo e mi domando quale sia la soluzione giusta per il bene di mio figlio…chiedo aiuto alla psicologa, al neuropsichiatra, all’associazione….. combattuta tra testa e cuore pensando sempre che veramente basterebbe poco, un pò di umanità… Sono una mamma come tante di figli problematici ma speciali. perché solo noi sappiamo quanta sensibilità hanno i nostri ragazzi e quanto hanno da dare ed insegnare! Hanno bisogno di attenzioni, coccole e di essere apprezzati in quello che più riescono…. ripeto basta davvero poco. E’ lo sfogo di una mamma ferita che urla giustizia per questi ragazzi che hanno disturbi incompresi.” VareseNews 22 nov 2015 www.varesenews.it/2015/11/sono -la-madre-di-un-bimbo-speciale |