==================   AIFAnewsletter n. 213 anno XII del 27/01/2014   ==================
Notiziario sul Deficit d’Attenzione con Iperattività, disturbi e problematiche ad esso correlati, diffuso dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD.
1. EVENTI:
• 2 aprile 2014 – Firenze – Seminario Internazionale Autismo: “educare e prendersi cura – Scuola e Sanità si incontrano”
• Gennaio-Marzo e Aprile-Giugno – Milano – Percorso riabilitativo-musicale rivolto a bambini con ADHD
2. GRUPPI DI MUTUO AIUTO e SPORTELLI D’ASCOLTO AIFA ONLUS 2014:
• Belluno, Bergamo, Cremona, Cuneo, Merano, Milano, Rovigo, Sesto S. Giovanni, Trento, Varese……..
3. CAMPUS AIFA ONLUS 2014 “NATURA E AVVENTURA”, 12 – 19 LUGLIO 2014
4. STORIE VERE: “ADHD e l’ingresso nel mondo del lavoro”
• Piero è stato assunto
• Il 2014 inizia una nuova vita
5. RASSEGNA STAMPA:
• articoli SI:    CAMICI & PIGIAMI “MALATTIE MENTALI E SAGGEZZA NELLE CURE”
EVENTI
2 aprile 2014
Firenze
Seminario Internazionale Autismo: “educare e prendersi cura – Scuola e Sanità si incontrano”
In occasione della giornata mondiale dell’autismo, mercoledì 2 aprile 2014,Giunti O.S. e Giunti Scuola organizzano il seminario internazionale “Autismo: educare e prendersi cura, scuola e sanità si incontrano”.
Programma provvisorio
MATTINA
Ore 9:00 – 9:30 Registrazione partecipanti
Ore 9:30 Saluti delle autorità (in corso di verifica)
Apertura Lavori:
Giovanni Marino, Presidente Federazione Fantasia
Marino Lupi, Presidente Autismo Toscana
Paola Pasotto, Direttore Editoriale Giunti O.S.Ore 10:00 – 13:00 RAPPORTO TRA SCUOLA E SANITA’ NEGLI INTERVENTI PSICOEDUCATIVI
Modera: Franco Nardocci
Interventi di:
Donata Vivanti – Il percorso verso l’inclusione nella prospettiva europea
VicepresidentEuropeanDisability Forum
Roberto Militerni – La diagnosi “dimensionale”, l’approccio scientifico e culturale all’utilizzo dell’ICF
Seconda Università di Napoli
Teresa Di Fiandra – Prospettive aperte dalle Linee di Indirizzo per l’Autismo.
Ministero della Salute
Raffaele Ciambrone – Lo sviluppo dell’applicazione della Direttiva Ministeriale sui BES.
Ministero dell’Istruzione
Giacomo Vivanti – L’intervento psico-educativo negli orientamenti della ricerca internazionale.
La TrobeUniversity di Melbourne
Tamara Zappaterra – Pedagogia Speciale per l’inclusione scolastica degli alunni con Autismo.
Università di Firenze13:00 – 13:30 domande

13.30 – 14.30 Pausa lavori

POMERIGGIO
14:30 – 15:30 DALLA RICERCA ALLA PRATICA EDUCATIVA A SCUOLA.
Giacomo Vivanti – La TrobeUniversity di Melbourne

15:30 – 17:00 AUTISMO COME E COSA FARE CON BAMBINI E RAGAZZI A SCUOLA. UNA PROPOSTA OPERATIVA
Interventi di:
Lucio Cottini – L’approccio metodologico didattico per rispondere ai bisogni speciali degli alunni con autismo.- Università di Udine
Rita Centra – Strumenti di intervento sui prerequisiti e sugli aspetti cognitivo curriculari
Psicologa Senior e Socio Fondatore Associazione Culturautismo
Benedetta Bonci – Strumenti di intervento sugli aspetti comunicativi e affettivo emozionali
Università di Urbino

17:00 – 17:30 Domande e chiusura lavori

Destinatari
Il seminario è destinato a tutte le figure interessate: Insegnanti, Psicologi, Medici, Neuropsichiatri, Psichiatri,  Pediatri, Logopedisti, Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Educatori professionali, Pedagogisti clinici, Assistenti sociali, Genitori, Studenti.
La partecipazione dà diritto all’esonero dal servizio del personale della scuola, nei limiti previsti dalla normativa vigente.

Iscrizioni: online sul sito della Giunti:
http://www.giuntios.it/it/eventi/eventi-in-programma/2014/04/02/autismo-educare-e-prendersi-cura?Convegno-Autismotitolomain

gennaio-marzo e aprile-giugno 2014
Milano
Percorso riabilitativo-musicale rivolto a bambini con ADHD
Il Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione in Età Evolutiva (SPAEE) propone un trattamento riabilitativo a base musicale per favorire il miglioramento delle problematiche comportamentali correlate all’iperattività.
Il percorso prevede la partecipazione ad attività espressive che utilizzano prevalentemente il mediatore musicale all’interno di una cornice ludica.
Presso il servizio sono stati già condotti degli interventi sperimentali che hanno dimostrato come l’utilizzo di tecniche specifiche che coinvolgono la musica possa favorire progressi nel decorso dell’ADHD.
Gli incontri si svolgeranno presso la “Fabbrica del Talento” situata in Piazza Buonarroti 30, Milano (ingresso via Giotto). Per partecipare o richiedere ulteriori informazioni è sufficiente inviare una email all’indirizzo spaee@unicatt.it specificando nell’oggetto “Partecipazione training musicale ADHD”, oppure telefonare allo 02-72342284.
2. GRUPPI DI MUTUO AIUTO AIFA e SPORTELLI D’ASCOLTO 2014
Belluno, Bergamo, Cremona, Cuneo, Merano, Milano, Rovigo, Sesto S. Giovanni, Trento, Varese……..
Continuano anche nel 2014, con le scadenze settimanali o mensili, gli incontri dei gruppi di mutuo aiuto gestiti dai nostri referenti provinciali ed in alcune località gli sportelli d’ascolto per consulenza a genitori, insegnanti e chi avesse bisogno di informazioni sull’ADHD e sulle attività associative locali.
Per informazioni sui sugli incontri dei gruppi di mutuo aiuto che degli orari di apertura degli sportelli rivolgersi ai referenti locali che troverete sul sito www.aifaonlus.it nella pagina relativa alla vostra Regione.

Perché gruppi di auto mutuo aiuto per le famiglie con figli affetti da ADHD?

  • Per incontrare altri che vivono la stessa situazione e potersi confrontare con loro.
  • Per trovare uno spazio in cui poter parlare di sé e dei propri problemi senza sentirsi giudicati, in un clima di accettazione, ascolto, solidarietà e riservatezza.
  • Per creare una rete di amicizie.

Che cos’è un gruppo di Auto Mutuo Aiuto (AMA)?
Si tratta di un’esperienza di gruppo che consente a persone che vivono uno stesso problema, o una stessa situazione, di incontrarsi e confrontarsi in una dimensione di scambio reciproco.
Le persone partecipano secondo la propria disponibilità, raccontando le proprie storie di vita a cui tutti possono prendere parte,    ascoltando e  comunicando.
Parlare dei propri problemi con altri che hanno attraversato esperienze simili può aiutare ad affrontare le difficoltà quotidiane.
I gruppi sono solitamente da 10-12 persone e si incontrano con una cadenza settimanale, quindicinale o mensile.

3. CAMPUS AIFA ONLUS 2014 “NATURA E AVVENTURA”  12 – 19 LUGLIO 2014
Nel 2014, il sesto anno di questa bellissima esperienza che è il Campus AIFA Onlus per bambini e ragazzi con ADHD, ci spostiamo!

Una settimana al Rifugio “Colle Le Cese” nei Monti Sibillini

Periodo : dal 12 al 19 luglio 2014
Partecipanti: 12 ragazzi e ragazze fra i 9 ed i 12 anni compiuti, figli di associati AIFA Onlus.
Informazioni: Rifugio Colle Le Cese, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini a 1500 metri di altitudine. Un rifugio lontano dai centri abitati e totalmente avvolto nel verde, con un ampia vista sul Gran Sasso. Il rifugio sarà riservato solamente alla nostro gruppo di ragazzi ed accompagnatori. Una settimana emozionante con attività come tiro con l’arco, percorso avventura,  rafting, escursioni con asini e cura degli stessi, giochi di gruppo…..
Obiettivi: Come ormai consueto , proponiamo attività finalizzate per ragazzi e ragazze che, pur non avendo esperienza, possono cimentarsi con successo nelle varie attrattive. Tutte le attività vengono proposte come evento giocoso ed avventuroso pur tenendo conto dell’età e delle caratteristiche dei partecipanti. Verrà invece valorizzato il risultato che ciascuno dei partecipanti raggiungerà. Il nostro intento è quello di fornire degli strumenti per la crescita individuale e contemporaneamente sviluppare il senso dell’amicizia, della fiducia nel compagno e della socializzazione.
Costo: € 450 per ogni partecipante.
Iscrizioni: contattare segreteria@aifa.it  tel. 0761 508126 per richiedere la modulistica.
Termine massimo 10 giugno, si consiglia di effettuare una pre-iscrizione più presto possibile!

4. STORIE VERE: “ADHD e l’ingresso nel mondo del lavoro”
Piero è stato assunto
Ci credereste …… mio figlio è stato assunto fino al 30.04.2014.
Piero ha conseguito nel 2010 il diploma di scuola superiore “Tecnico delle Industrie Meccaniche”.
L’azienda che lo ha assunto produce stampi di tutti i tipi per plastica e metalli. Alla proposta di andare alla catena di montaggio Paolo ha giustificato il suo mancato entusiasmo, dicendo che sarebbe deprofessionalizzante in considerazione al suo titolo di studio e all’esperienza di tre anni sulle Macchine a Controllo Numerico maturata presso un’importante azienda del settore ottica (in barba al lavoro ai giovani quando sono scattati i 36 mesi e dovevano assumerlo a tempo indeterminato, l’hanno lasciato a casa: 3 anni di lavoro e 11 rinnovi di contratto).
……..Mamma, alla catena …. dopo un po’ dovranno metterla loro a me…. (l’ho consigliato di lasciar perdere se l’offerta era quella).
Al secondo colloquio ha espresso il desiderio di apprendere cose nuove, di essere interessato a imparare a lavorare su macchine per acciaio di alta precisione presenti in quell’Azienda.
Piero per la prima oretta incanta tutti, è straordinariamente gradevole, simpatico, con tante sane e belle idee, si presenta anche fisicamente molto bene…. quando va ai colloqui ci mette un paio d’ore a prepararsi: cura i minimi particolari, barbetta, capelli, abbigliamento, scarpe, ecc.  (poi io devo passare a raccogliere: calzini, mutande, magliette, ecc.)
Lo sa anche lui che al primo impatto ammaglia tutti.
Dopo la prima oretta sfinisce chiunque, per fortuna che i colloqui si esauriscono più o meno in quell’arco temporale.
Con i colleghi  di lavoro, finora ha saputo convivere. Un po’ lo sopportano e un po’ lo mandano a quel paese, alla fine è simpatico e allora  si fa anche un po’ ben volere.
PENSO: quanti NON ADHD sono pesanti, stancano, si devono sopportare e non sono neppure un po’ brillanti.
Lo hanno assunto per il  reparto di manutenzione, affiancato a una persona con esperienza, sei mesi, con orario dalle 07:30 alle 16:30 (l’orario è importantissimo per il suo equilibrio).
Sono molto contenta, spero con tutto il cuore che sappia mantenersi questo lavoro e sappia farsi apprezzare.Lettera firmata
Testimonianza di un inserimento lavorativo riuscito
Ho un figlio di 23 anni affetto da ADHD grave e con un bel codazzo di comorbilità (disturbo d’ansia, discalculia, disprassia per citarne solo alcune). La scuola è stata un capitolo molto travagliato ma si è conclusa quasi 5 anni fa con l’attestato di frequenza.
Poi … è iniziato il percorso dell’inserimento lavorativo.
Per quasi un anno e mezzo mio figlio fa un tirocinio con tutor presso una locale catena di negozi dove aveva già lavorato durante gli stage delle superiori. Si comporta bene e tutti sono molto soddisfatti sia del percorso evolutivo che ha fatto sia del lavoro in sé che sta svolgendo. In dicembre del 2010 cade finalmente la tanto agognata frase che c’è l’intenzione di assumerlo a tempo indeterminato… ma purtroppo non è possibile subito e bisogna aspettare fino a marzo 2011 quando si libererà un posto di lavoro. Aspettare due-tre mesi non è grave ed in famiglia la prendiamo come ferie prima del grande inizio nel mondo del lavoro. Ma passa marzo e poi anche aprile e nulla cambia nello status di disoccupato di L.
Inizio a fare qualche telefonata e mi si promette che a fine maggio, massimo prima metà di giugno, si potrà concretizzare. Ma passano maggio e poi giugno; le promesse vengono rinnovate ma nulla cambia.
Poi è estate e l’Italia come al solito si ferma e dunque passano anche luglio e agosto senza un nulla di fatto. Ma ora dico basta e mobilito mari e monti per avere finalmente una risposta certa (e ovviamente sempre con la grande speranza che sia positiva). In settembre la risposta è definitiva ed è un … NO. Per mesi e mesi ci è stato promesso un posto di lavoro e poi alla fine è un NO secco e deciso, con la motivazione che nel frattempo l’azienda ha cambiato politica per quanto riguarda l’assunzione di portatori di handicap (ora solo portatori di handicap fisico). Ancora oggi, a più di due anni di distanza, mi viene una gran voglia di strozzare con le mie mani quei … “personaggi”. Non ce l’ho con loro perché non l’hanno assunto (non sono periodi facili per nessuno e ne siamo consapevoli), ma perché non l’hanno detto fin dall’inizio e ci hanno fatto perdere più di un anno dove avremmo potuto prendere in considerazione altre opportunità di inserimento lavorativo.
Dopo il NO di cui sopra, insieme all’Agenzia del Lavoro e all’assistenza sociale, abbiamo iniziato a valutare la situazione nel suo insieme e cercato una nuova opportunità di inserimento lavorativo per il ragazzo. Nella valutazione non abbiamo tenuto conto solo ed esclusivamente delle sue attitudini e capacità, ma anche dell’attuale situazione di crisi generalizzata e dell’isolamento sociale nel quale mio figlio purtroppo vive. Per tutti questi motivi decidiamo di non cercare di inserire L. nel “normale” mondo del lavoro ma di fare un “passo indietro” e provare ad inserirlo in un ambito nel quale fosse posto l’accento non solo sul lavoro in sé ma dove sia altrettanto importante la socializzazione.E così in febbraio 2012 finalmente inizia a lavorare in una cooperativa di tipo A (questo tipo di cooperativa favorisce l’inserimento lavorativo per ragazzi in situazione di handicap o difficoltà e pone l’accento in primo piano sul aspetto educativo/sociale e in secondo piano sul aspetto lavorativo). Come fatto a suo tempo con la scuola e con il primo tentativo di inserimento lavorativo cerco il dialogo con gli educatori, ma l’ostruzionismo è totale e dopo due mesi L. viene licenziato per scarso rendimento… Tuttavia il ragazzo ha iniziato a relazionarsi con i suoi pari e da questo punto di vista abbiamo avuto la conferma che avevamo fatto bene a fare “un passo indietro”.Poi è la volta di una serra, sempre sotto forma di cooperativa di tipo A, e qui le cose vanno un po’ meglio. Nonostante sia stato più volte sottolineato che il ragazzo ha tempi lunghi di adattamento e che ha bisogno di un posto di lavoro che non duri solo alcuni mesi, a dicembre 2012 il tirocinio si conclude senza possibilità di prolungamento.

Non demordiamo e, insieme all’Agenzia del Lavoro, si ricomincia a cercare un altro posto per l’inserimento lavorativo per L. Subito dopo Pasqua (e siamo nel 2013) c’è per lui l’opportunità di lavorare in una piccola mensa. Anche questa è una cooperativa, ma stavolta di tipo B (a differenza della cooperativa di tipo A nella cooperativa di tipo B l’accento in primo piano viene messo sull’aspetto lavorativo e gli aspetti educativo e di socializzazione sono solo in secondo piano). Sin dall’inizio la collaborazione tra operatori e famiglia è ottimale e, guarda caso, L. si comporta molto bene. Avrebbe dovuto restare solo tre mesi in sostituzione di una ragazza. Due giorni prima della fine del tirocinio di mio figlio la ragazza torna in cooperativa … ma poi, al colloquio finale, nonostante la ragazza sia tornata, tengono anche lui con la motivazione che ha fatto un bellissimo percorso di maturazione e che c’è ancora molto potenziale in lui da sfruttare. Gli rinnovano il contratto di tirocinio fino alla fine dell’anno.

Ora l’anno 2013 è finito e con lui anche il contratto di tirocinio. Ma con il 2014 … L. è stato assunto a tempo indeterminato nella stessa cooperativa !!! Per noi non conta che sia solo part-time e che la paga che riceverà sarà bassina (per usare un eufemismo), conta solo che lui si senta realizzato e che abbia trovato il suo posto nel mondo, che abbia la sua stabilità e le sue sicurezze, che abbia una base dalla quale partire e sulla quale poter iniziare a costruire il suo futuro, professionale e sociale.

La vita di mio figlio sicuramente non è iniziata nel migliore dei modi e per lunghi anni abbiamo dovuto combattere contro un nemico terribile.
E’ stato sconfitto? Sicuramente no, ma è stato messo a cuccia ed è sotto controllo.
E questo è già molto molto molto molto di più di quello che a suo tempo io avrei anche solo osato sperare.

Auguro a tutti voi che la speranza vi resti sempre viva, che la forza non vi abbandoni mai e che magari non proprio oggi ma sicuramente domani possiate raggiungere tutti gli obiettivi che vi siete posti.
Con un abbraccio grande quanto l’AIFA Onlus.

Lettera firmata

5. RASSEGNA STAMPA
La Repubblica del 03-12-2013 CAMICI & PIGIAMI “MALATTIE MENTALI E SAGGEZZA NELLE CURE”
di Paolo Cornaglia Ferraris
Le malattie della psiche sono realtà scientificamente definite sia nell’infanzia che in adolescenza.
Raccontate nel bellissimo libro di Stefano Vicari (L’insalata sotto il cuscino, Ed. Tea, segnalato sullo scorso RSalute) autismo, anoressia, depressione, schizofrenia, ossessioni, Adhd, Tourette, diventano storie emozionanti.
Le famiglie coinvolte hanno vita amara, tanto dolorosa quanto ignota ai più. Ma i servizi psichiatrici sono poco attrezzati per affrontarla. Il libro di Vicari, neuropsichiatra al Bambino Gesù di Roma, racconta di ragazze, ragazzi e genitori sofferenti, che lottano con coraggio e speranze di guarigione.
Fuori dagli psicologismi analitici che confondono (e si pagano in contanti), le storie raccontate aiutano a superare i pregiudizi, per affrontare consapevolmente la realtà.Pagine che dovrebbero leggere pediatri e psicologi, ma anche i familiari di chi, travolto da malattie mentali croniche, può essere ben curato solo da chi sa combinare con saggezza psicoterapia e farmaci.