======================== AIFAnewsletter n. 206 anno XI del 31/05/2013 =====================
Notiziario sul Deficit d’Attenzione con Iperattività, disturbi e problematiche ad esso correlati, diffuso dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD.

1. EVENTI:
• 7 giugno 2013 MILANO: PATIENT’S DAY “ADHD Come si arriva all’età adulta”, Cinema Orizzonte presso la Parrocchia “Sant’Ildefonso”, Piazzale Damiano Chiesa
• 4-5 giugno 2013 ROMA: AUTISMO: CHI SONO LE PERSONE ASPERGER?
Aula Magna della Facoltà di Medicina e Psicologia “LaSapienza” Via dei Marsi, 78

2. STORIE VERIE:
Lettera  di una mamma: Il mio bambino adesso sta meglio
RICHIESTA DI AIUTO: Stralci dalla mail di una mamma, maggio 2013

. RASSEGNA STAMPA:
• BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E DIDATTICA INCLUSIVA: alcune opportunità da cogliere
• Per il 30% dei bimbi iperattivi il disturbo non cessa
• Insonni anche per colpa di tablet e smartphone

1EVENTI

7 giugno 2013 MILANO:

PATIENT’S DAY “ADHD
Come si arriva all’età adulta”, Cinema Orizzonte presso la Parrocchia “Sant’Ildefonso”, Piazzale Damiano Chiesa

Il 7 giugno l’AIFA, su esplicita richiesta della Federazione Mondiale dell’ADHD, propone un convegno su tematiche riguardo l’ADHD che toccano tutto l’arco della vita: si parte dall’età prescolare per arrivare alle difficoltà della vita di una persona adulta affetta da ADHD. La sede del convegno è nelle immediate vicinanze al Centro del Congresso Mondiale, questo ci permette di avvalerci di relatori stranieri di fama mondiale ma anche di avere con noi relatori italiani che con molta esperienza e professionalità si occupano di ADHD da molto tempo.

ADHD
(Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività)
Come si arriva all’età adulta
INGRESSO GRATUITO
ISCRIZIONE OBBLIGATORIA
email 
registrazioni@aifa.it
Fai click qui per scaricare il programma e la scheda di iscrizione
È prevista la traduzione simultanea degli interventi dei relatori stranieri

4-5 giugno 2013 ROMA

AUTISMO:CHI SONO LE PERSONE ASPERGER?
Aula Magna della Facoltà di Medicina e Psicologia “LaSapienza” Via dei Marsi, 78

Con il Prof. Tony Attwood, che risponde su come scoprire le Donne, i Bambini, gli Adolescenti, gli Adulti nello spettro Autistico ad alto funzionamento e sindrome di Asperger e descrive le strategie di intervento

Sono disponibili 16 crediti ECM. Iscriviti su: 
http://www.spazioasperger.it/attwood

. STORIE VERE

Lettera  di una mamma: Il mio bambino adesso sta meglio

La scorsa settimana il mio bambino ha fatto la dose prova del Ritalin. Ha reagito bene e il Dottor X ha deciso così di sottoporlo a terapia spiegandoci le modalità della somministrazione.
Mio figlio ha cominciato subito a stare bene: è più calmo, non grida più, a scuola riesce a dare risultati attentivi migliori e soddisfacenti. Ogni tanto sbatte ancora le mani contro le finestre ma credo e spero che il suo organismo di soli 8 anni si debba abituare al nuovo farmaco. Lo vediamo diverso e speriamo che le cose possano solo migliorare da qui in avanti. Grazie per avermi sempre confortata nella disperazione….
Dimenticavo poi di dirle che lo spostamento nella scuola statale è stato positivo. Si è subito ben inserito, le insegnanti non hanno avuto paura di un bambino ADHD, anzi lo hanno preso subito a cuore perché è molto tenero. E’ rinato, parla con tutti i bambini, si sente amato e accettato per quello che è. E questo suo cambiamento è cominciato quando ha capito che cambiandogli la scuola gli avremmo dato una chance in più. A presto e un grande abbraccio,
lettera firmata da una mamma

RICHIESTA DI AIUTO: S tralci dalla mail di una mamma, maggio 2013

Mio figlio, oggi 20 anni, manifesta da sempre il comportamento simil ADHD.
All’inizio del percorso, da piccolino, vivevamo all’estero, abbiamo fatto una prima visita, dove veniva diagnosticato l’ ADHD.  In  una seconda valutazione, veniva descritto un bambino estremamente intelligente, ma privo di stimoli.
Una volta rientrati in Italia,  in prima elementare, aveva tanti problemi di concentrazione e di restare seduto  al suo posto.
……………
all’età di 15 anni  sono invece nati problemi seri, con aggressioni, rivolte prevalentemente verso di me, poiché sono quella maggiormente in casa, e presente nella vita.
Se non intervengo e mi lasciò manipolare da lui, tutto fila liscio, ma appena noto che qualcosa non va e intervengo, inizia prima una fase di negazione, bugie e tante altre cose insopportabili, i quali mi irritano fino ad arrivare a sfinirmi, e poi  comincia la distruzione della nostra casa.
Di solito solo la sua camera.

…….Siamo praticamente terrorizzati da lui, poiché non riusciamo a comunicare. Qualunque cosa o maniera proviamo finisce in un litigio….
Lui non riesce ad accettare nessuno errore da lui commesso, e nessuna critica.
Inoltre cerca amicizie ambigue, con comportamenti poco raccomandabili. Gente tutto sommato non male, ma con chi finisce nei guai.
………
La nostra convivenza, come famiglia è  arrivata al termine……………….. nonostante sto male in  questa situazione, non posso più  permettere tutti questi maltrattamenti.
Non dormo da 5 anni, perché devo controllare che nostro figlio vada a letto e che si sveglia alla mattina. Anche quella e uno stress per tutti, poiché lui fa fatica a  svegliarsi. Ogni mattina parte male.
Sono disperata e non so più che cosa fare. Se aspetto che mio marito reagisca, resto ad aspettare.
Ho un passato di anni in depressione, ……………… devo lottare in continuazione contro i mulini di vento. Adesso, pian piano ……………, sto riprendendo la mia vita. È me ne rendo conto che da sola non ce la faccio con il nostro figlio. Ho bisogno di aiuto.

Vorrei inoltre sapere se anch’io sono affetta  da  ADHD, poiché alcuni sintomi mi sono familiari. Come per esempio la incapacità di concentrare a lungo termine. Ipersensibilità ecc.  Inoltre ho un passato con mia  madre molto simile caratterialmente/comportamentale di mio figlio.
Lo noto adesso da età adulta. (Di mio figlio)

. RASSEGNA STAMPA

Superando.it

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E DIDATTICA INCLUSIVA: alcune opportunità da cogliere

Dario Ianes
I recenti atti ministeriali sul tema alunni con BES e gestione dell’inclusione hanno prodotto un dibattito notevole nel nostro Paese, con posizioni molto diverse; in modo molto sintetico, ma spero chiaro, vorrei riassumere nei punti seguenti la mia posizione
1. Il concetto di “bisogno” ha anche delle connotazioni negative nella nostra lingua e credo che tale negatività condizioni troppo alcune posizioni critiche nei confronti del concetto di BES, ma questo effetto alone improprio va superato. Credo si dovrebbe considerare il concetto di bisogno non tanto come una mancanza, privazione o deficienza , in sé negativa, ma come una situazione di dipendenza (interdipendenza) della persona dai suoi ecosistemi, relazione che (se tutto va sufficientemente bene) porta alla persona che cresce alimenti positivi per il suo sviluppo. In altre parole, la persona cresce bene in apprendimenti e partecipazione se questa relazione porta risposte ed alimenti adeguati al suo sviluppo.
2. Il bisogno educativo speciale non è diverso da uno normale, è divenuto tale quando la situazione di funzionamento bio psicosociale problematica della persona ha reso per lei difficile trovare una risposta adeguata ai suoi bisogni. Ad esempio, un bambino di 4 anni potrebbe trovare un carente alimento al suo bisogno di autonomia vivendo in un contesto familiare deprivante e problematico.
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La Cittadella
26-04-2013

Per il 30% dei bimbi iperattivi il disturbo non cessa

Indagine su 6.000 giovani seguiti dall’età pediatrica.
Quasi un bambino su tre con Adhd, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, crescerà portandosi dietro questo disturbo o svilupperà altre forme di disagio come ansia e depressione. E’ quanto emerge da un’indagine dell’ospedale pediatrico di Boston pubblicata su Pediatrics.
Lo studio ha coinvolto quasi 6000 giovani nati tra il 1976 e il 1982 ed è il primo ad aver esaminato un campione considerevole seguendolo per un periodo che va dall’eta’ pediatrica all’adulta

TST Tutto Scienze e Tecnologie (La Stampa)29-05-2013

Insonni anche per colpa di tablet e smartphone

La luce artificiale ci toglie il sonno e il proliferare di tablet e smartphone, con la particolare luminescenza che emettono, contribuirà a peggiorare la già critica situazione dì carenza di sonno che contraddistingue la nostra società. L’ha spiegato sulla rivista «Nature» Charles Czeisler del prestigioso Brigham & Women’s Hospìtal e Harvard Medical School a Boston. La stanchezza cronica sottolinea provoca nei bambini reazioni comportamentali che possono essere scambiate per la sindrome dell’Adhd (il disturbo da iperattività e deficit di attenzione), mentre negli adulti genera problemi immunologíci, cardiovascolari e metabolici (favorisce la resistenza all’insulina).