===================== AIFAnewsletter n.200 anno X del 18/09/2012 ==================== Notiziario sul Deficit d’Attenzione con Iperattività, disturbi e problematiche ad esso correlati, diffuso dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD n. 200 In questo numero: |
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1. EVENTI: – PONZANO ROMANO: 21/23-09-2012. 11° Raduno Annuale Referenti AIFA Onlus |
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2.NOTIZIE – Collaborazione Erickson-AIFA Onlus a seguito primo corso ADHD Homework Tutor |
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3.RASSEGNA STAMPA – Corriere della Sera/Cronache scuola: polemiche sulle bocciature: tre alunni sono stranieri – “La Repubblica” di Mario Pirani. “Aiutiamo le famiglie a curare i bimbi disabili” |
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1. EVENTI |
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21/23 Settembre |
11° Raduno Annuale Referenti AIFA Onlus |
23 Settembre |
Convegno AIFA Onlus:” ADHD: famiglie ed istituzioni a confronto” Presso il Palazzo Comunale, sala Fregosi, Piazza Cavalieri Caccia. Quali sono i bisogni delle famiglie? Quali le risposte delle nostre istituzioni?Una giornata organizzata dall’AIFA Onlus nell’ambito del suo 11° Raduno Nazionale, che vuole essere un’occasione per far conoscere l’ADHD e le strategie terapeutiche più efficaci proprio durante “La settimana europea della consapevolezza dell’ADHD”. Si fa presente che le operazioni di registrazione dei partecipanti inizieranno alle ore 08,00 per poter rispettare l’orario di inizio del convegno, previsto alle ore 09,00. Si ricorda che l’iscrizione è obbligatoria e la partecipazione gratuita. Modalità di iscrizione, programma e ulteriori dettagli potete trovarli sull’ homepage del nostro sito www.aifaonlus.it. |
13 Ottobre 2012 Napoli |
1°Convegno AIFA CAMPANIA: |
Programma: 8.30 Registrazione partecipanti PRIMA SESSIONE Moderatore 9.40 Attività dei Centri diagnosi e cura campani 10.15 L’ADHD nell’adulto 11.45 Tavola Rotonda SECONDA SESSIONE Dr.ssa. Stornaiuolo R. Dirigente Scolastica 15.35 Teacher training, gestione del bambino ADHD nella scuola primaria 16.00 Discussione |
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18 – 25 – 27 Settembre 2012 Appiano Gentile (CO) |
Corso di formazione per docenti sul “Disturbo da Deficit d’Attenzione ed Iperattività”. |
L’AIFA Onlus Lombardia in collaborazione con il CIRH ( Centro Territoriale Risorse Handicap ) ha organizzato un corso di formazione per docenti sul “Disturbo da Deficit d’Attenzione ed Iperattività”. PRIMO INCONTO: 18 SETTEMBRE ore 14.30-17.30 Dott. Termine, UONPIA Varese -Cos’è l’ADHD (Attention Deficit and Hiperactivity Disorder). Aspetti clinici, iter diagnostico, terapia. -Comportamenti critici relativi a disattenzione, iperattività e impulsività nonché l’impatto sfavorevole che il bambino ADHD sperimenta nella vita sociale. -Comorbilità ovvero disturbi che si presentano associati all’ADHD come, ad esempio, i disturbi specifici dell’apprendimento. 2° INCONTRO: 25 SETTEMBRE ore 14.30-17.30 3° INCONTRO: 27 SETTEMBRE ore 14.30-17.30 -La circolare MIUR e la sua applicazione. Il rapporto scuola-UONPIA. 4° INCONTRO: DATA DA STABILIRE |
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ROMA , 29 Settembre 2012 |
Disabilità dono nella scuola e nella società una ricerca in 16 regioni italia |
Palazzo Rospigliosi – Via XXIV Maggio, 43
per informazioni progetti@forumfamiglie.org PROGRAMMA 12.45 – 13.15 Intervento del Ministro del ‘Istruzione, del ‘Università e del a Ricerca |
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2. NOTIZIE |
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Corso ADHD Homework Tutor: Collaborazione Erickson-AIFA Onlus lI Centro Studi Erikson di Trento ha organizzato, dal 27 al 30 agosto u.s., il primo corso ADHD Homework Tutor – Formazione di figure professionali a supporto del bambino, della famiglia e della scuola. Al termine del corso, grazie alla forma di collaborazione richiesta e sancita con l’Aifa Onlus, i partecipanti, tutti con formazione universitaria in ambito psicoeducativo o sanitario, potranno svolgere tirocinio presso famiglie di iscritti all’associazione disposte ad “ospitare” il partecipante per le 30 ore di tirocinio. |
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Protocollo d’intesa tra il MIUR ed il Ministero della Salute |
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3. RASSEGNA STAMPA |
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Corriere della Sera/Cronache scuola: polemiche sulle bocciature: tre alunni sono stranieri PONTREMOLI (Massa Carrara) – Quando sono stati affissi i tabelloni degli scrutini all’Istituto «Giulio Tifoni» di Pontremoli (in provincia di Massa Carrara) in tanti hanno pensato a un errore e i nomi di quei cinque bocciati un paradosso: non solo perché la classe tartassata era la prima elementare, ma uno dei cinque bambini respinti era addirittura disabile. Inevitabili le polemiche, e la decisione dei genitori di fare ricorso per chiedere di annullare i provvedimenti ma anche di chiedere i danni al ministero e ai dirigenti scolastici pensando a una class action. «Queste bocciature sono ingiuste e pericolose soprattutto per la psiche dei nostri figli», hanno spiegato padri e madri dei bambini respinti. TRE STRANIERI – Dei cinque alunni non ammessi alla seconda elementare tre sono figli di famiglie straniere, due sono italiani e tra questi c’è un piccolo disabile. «Davvero un sistema di altissima pedagogia per garantire l’integrazione di bambini di appena sei anni», dicono ironicamente i genitori. IL SINDACO CON GLI INSEGNANTI – A difendere l’operato degli insegnanti è scesa in campo il sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini (centro destra), anche lei docente. «Tutto è stato deciso dopo un’attenta analisi per salvaguardare il percorso formativo di ogni singolo alunno – spiega – con la condivisione delle famiglie». La scuola in passato era stata al centro di altre polemiche per le così dette «classi pollaio», cioè composte da un numero troppo alto di bambini. |
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“La Repubblica” di Mario Pirani. “Aiutiamo le famiglie a curare i bimbi disabili” Stanno venendo meno, anche in campo sanitario, le leggi e le misure di protezione delle patologie più gravi, alcune contradditorie e spenderecce ma nell’assieme tali da costituire una barriera difensiva a favore dei gruppi più deboli e indifesi. Del resto è un discorso ormai valido in ogni campo. Al disgregarsi progressivo della filosofia complessiva del Welfare che, pur subendo l’impatto dell’eccesso di spesa pubblica, lasciava uno zoccolo ideale, sia pure frantumato , per mantenere i pilastri di un diritto dei lavoratori come detentori di valori generali (di lavoratore, cittadino, studente, malato, disoccupato, ecc.) è subentrata la “spending review” non come metodo per diminuire tutte le spese , a comincire da quelle pubbliche, ma per tagliarle in via prioritaria, cancellando dalla loro rivendicazione ogni dignità valoriale. Qualche reazione comincia a farsi sentire, non per pretestuose manovre di opposizione al governo Monti ma per riappropriarsi di un diritto di controproposta e di azione. La gravità, ad esempio, delle forme degenerative nella salute mentale dei minori sta sollecitando misure di riforma in grado di affrontarle. In Italia le famiglie con un figlio (da 0 a 18 anni) che deve essere seguito per un problema neuropsichiatrico sono oltre 800mila. Le cure durano in media dai 3 ai 5 anni. I disturbi sono molto diversi: dai piccoli ritardi ai gravi squilibri dello sviluppo intellettivo, dal blocco dell’apprendimento all’autismo, dalla depressione alle crisi d’ansia, dalla goffagine motoria all’iperattività. Un grave errore di approccio è di suddividere schematicamente diagnosi e cure. Per esempio molti bambini hanno più di un problema, leggono male: (dislessia?); sono disattenti: (sindrome: Adhd); si avviliscono facilmente: (depressione?). L’intervento settoriale rischia di far percepire un solo problema e che si ignorino gli altri, spesso aggravandoli. Solo studiando la prospettiva nel suo assieme siamo in grado di affrontare le situazioni nella loro realtà, si migliora l’intervento e si risparmiano mezzi. Negli ultimi anni il problema si è inceppato. Il punto più drammatico è questo: 10 anni fa il rapporto fra numero di diagnosi fatte e il numero di cure riabilitative proposte era di 1 a 6. Negli ultimi anni è sceso al di sotto di 1 a 3, per effetto del taglio dei soldi per la cura. Molti genitori sono costretti a dilazionare e diluire la terapia, rischiando di aggravare irreparabilmente le difficoltà. Inoltre molte esenzioni sanitarie vengono limitate ai 6 anni mentre dovrebbero arrivare almeno ai 12. La contrazione della spesa per i servizi specialistici nella sanità scarica i problemi della salute mentale sui servizi sociali e sulla scuola . Oggi finalmente si comincia a percepire la natura dei tanti aspetti del diffuso disagio giovanile. Una folta rappresentanza di senatori di tutti i gruppi, ispirati dai sen. Bianconi, Adragna e Finocchiaro dopo accurate discussioni con i ministeri competenti, l’Istituto di Sanità, l’Istituto Bollea dell’Università di Roma, guidato dal prof. Gabriel Levi, hanno presentato al Parlamento una proposta costruttiva di Legge sulla salute mentale in età evolutiva che ha raccolto il consenso di tutte le forze politiche. I punti qualificanti sono: 1) Consolidare una rete di servizi autonomi (quindi non soggetti a pastoie burocratiche, ammini-strative, ecc) di Neuropsichiatria infantile su tutto il territorio nazionale: uno ogni 100mila bambini/ ragazze da 0 a 18 anni. 2) Definire una politica integrata di interventi che colleghi i progetti evitando gli approcci a francobollo per singole patologie che, quando sono separati costano molto e rendono poco. 3) Priorità agli interventi che possono prevenire la malattia mentale prima dei 13/14 anni. 4) Una relazione annuale sulla salute mentale in età evolutiva da presentare ad una competente Commissione parlamentare, per ottenere valutazioni, indirizzi ed indicazioni operative. Non dimenticando che i disturbi incombono nell’età dello sviluppo e possono essere curati durante lo sviluppo. |