========= AIFAnewsletter n.19 del 28/02/2003 ============
In questo numero
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1. CORSI DI PARENT-TRAINING E DI TEACHER-TRAINING IN LOMBARDIALa sezione lombarda dell’AIDAI organizza a Brescia e a Milano corsi di Parent-training col seguente calendario: 22/2/03 – 1/3/03 – 8/3/03 – 15/3/03 – 22/3/03 – 29/3/03 – 5/4/03 – 12/4/03 e propone Corsi di formazione e aggiornamento per gli insegnanti nella Regione Lombardia. Per prenotazioni e/o informazioni: Dott.ssa Doria M. Luisa, psicologa – Tel 348 3940024 e-mail: madoria@tin.it Lucia Rizzi, insegnante elementare, specialista gestione comportamentale (Dr.Swanson – California) ore serali 02 683136 e-mail: lrizzi@tin.it Programma: http://www.aifa.it/documenti/corsilombardiascuole.zip |
2. L’AIFA VISTA DA MIRIAM, SORELLA DI UN BAMBINO ADHDUn bellissimo disegno ad acquarello dedicato all’AIFA da Miriam di Roma, ragazza di 12 anni, sorella di un bambino ADHD www.aifa.it\storie_fratelli.htm Il disegno di Miriam ci ricorda che è in atto la raccolta di scritti e disegni di fratelli e sorelle di bambini ADHD (vedi Newletter n.20). |
3. L’AIFA ENTRA ANCHE A SCUOLAIl 24 febbraio, la referente AIFA del Trentino Alto Adige, Laura Arcari e la referente di Bolzano, Anna Haller, hanno aderito come AIFA alla formazione del GRUPPO H, presso l’ Istituto Comprensivo Merano 1. Questo gruppo – riferisce la referente regionale – nasce a seguito dell’ interpretazione e applicazione della Legge Statale N° 104 del febbraio 1992, riguardante l’attuazione delle fasi procedurali dell’individuazione dell’ Handicap, alla programmazione individualizzata, nonchè alla integrazione reale dei soggetti portatori di handicap. Su iniziativa di alcuni docenti di sostegno scolastico meranesi, particolarmente sensibili ma già da tempo demotivati e scoraggiati per il persistere di una situazione “ferma o addirittura regressiva”, si è voluto dare la possibilità ai componenti presenti, di stringersi intorno ad un tavolo per scambiarsi proposte e informazioni relativamente al miglioramento della collaborazione fra le diverse figureche ruotano nel mondo scolastico. Erano presenti (volutamente in numero ridotto) il capo d’istituto, il personale docente di sostegno, i docenti curricolari, gli educatori ed assistenti ai portatori di handicap, gli psicologi, terapisti, medici, i genitori. Questo primo incontro, oltre a farci conoscere, è servito per verificare le nostre aspettative rispetto a questo nuovo gruppo di lavoro, che si dovrebbe occupare in futuro di temi specifici sull’integrazione e la sua ottimizzazione. Abbiamo insieme optato (per questo primo anno) alla continuità di un gruppo aperto e flessibile, per permettere, inizialmente, un maggior scambio di proposte ed informazioni, in particolare rispetto anche alle “diverse” problematiche che emergono e creano disagio agli studenti quali: i disturbi in ambito cognitivo, comunicativo, sociale, affettivo e motorio. Dopo aver chiarito i compiti e l’orientamento di questo Gruppo, abbiamo fissato un’ulteriore convocazione (prima di Pasqua) per “cominciare a lavorare” insieme. |
4. UN IMPORTANTE APPUNTAMENTO ITALIANO PER L’ADHDSi svolgerà a Cagliari su iniziativa di Alessandro Zuddas e Maurizio Bonati, nei giorni 6 e 7 marzo p.v. un importante Convegno Nazionale di Consensus tra le varie Società scientifiche e Associazioni che si occupano di bambini, dal titolo “Indicazioni e strategie terapeutiche per i bambini e gli adolescenti con disturbo da deficit di attenzione e iperattività”. L’ ingresso è riservato ai soli invitati. Con la partecipazione delle competenze più direttamente coinvolte a garantire la miglior assistenza ai bambini e agli adolescenti con ADHD la Conferenza Nazionale di Consenso si proporrà, tramite l’identificazione di strumenti e percorsi di delineare approcci diagnostici-terapeutici condivisi dalle diverse figure professionali coinvolte nell’individuazione e gestione dell’ADHD; consentire la formulazione di un protocollo formale di studio, prospettico e nazionale, che consenta di stimare la prevalenza dell’ADHD nella popolazione pediatrica italiana, caratterizzandone i sottogruppi e indicando potenziali fattori di rischio e comorbidità; valutare l’efficacia delle diagnosi e delle terapie e l’efficienza della rete di servizi coinvolti; costituire una coorte di “primi casi” che potrebbero poi essere seguiti a lungo tempo, indipendentemente dalla durata dello studio, così da descrivere l’evoluzione clinica e le potenziali sequele psicosociali. Il programma può essere letto all’indirizzo http://www.aifa.it/documenti/confConsCagl-6-3-03.zip |