========= AIFAnewsletter n.140 del 17/12/2006 =====================
Notiziario sul Deficit d’Attenzione con Iperattività, disturbi e problematiche ad esso correlati, diffuso dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD Onlus.
In questo numero:
1. INCONTRO DIBATTITO A TERNI su “IL BAMBINO CON DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA’ ”
2. NOVITA’ EDITORIALI ERICKSON
3. PET THERAPY
4. QUALITA’ DELLA VITA PEGGIORE IN BAMBINI CON ADHD
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1. NCONTRO DIBATTITO A TERNI su “IL BAMBINO CON DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA’ “
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A Terni centro, presso la tenda espositiva
INCONTRO DIBATTITO SU
“Il bambino con deficit di attenzione e/o iperattività”
Ore 15,45: Inizio lavori e saluto degli organizzatori
– Sindrome da deficit di attenzione e iperattività ( ADHD ): chi è il bambino che ne soffre, perché viene questo disturbo. ( 15 minuti)
(Giovanni Mazzotta )
– L’esperienza di una famiglia (De Luca Paolo)
– Le difficoltà a scuola (Fiorella Listanti)
Ore 16,25: Discussione
Ore 16,35 – Cosa può fare il pediatra di famiglia (Laura Tavanti)
Ore 16,45 – Il ruolo delle cooperative – l’operatore familiare e l’integrazione sociale del bambino. (Alessia Bala- Susanna Angeli)
Ore 16,55 – L’arte terapia : esperienze a confronto. ( A. Orsini)
Ore 17,05 – Come aiutare la famiglia e la scuola. (Macchiarulo)
Ore 17,15 – Indirizzi di trattamento farmacologico Giovanni Mazzotta)
Ore 17,25 – I mezzi appropriati per la realizzazione di un’idonea rete di accoglienza. (Fabrizio Pacifici)
Moderatore L. Piermarini
Ore 17,35 – Discussione e conclusioni
Info AIFA onlus: referente.terni@aifa.it
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2. NOVITA’ EDITORIALI ERICKSON
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La Dislessia: Interventi della scuola e della famiglia
Chiara De Grandis
Il volume sarà disponibile dal 16 gennaio 2007
La dislessia è un disturbo del linguaggio molto frequente nei bambini; riuscire a diagnosticarla in tempo è estremamente importante, perché permette di evitare che l’alunno incontri difficoltà notevoli nell’apprendimento. Un bambino che legge male, infatti, avrà anche problemi in ortografia e sarà impacciato nella comprensione dell’enunciato delle sue consegne, impiegando più tempo ed energie per svolgere i suoi compiti.
Questo libro, rivolto a genitori e insegnanti, spiega che cos’è la dislessia, descrivendone nel dettaglio le cause e i possibili trattamenti, riservando particolare importanza anche alla disortografia. Dopo un’introduzione teorica l’autrice spiega, attraveso pratici suggerimenti, che cosa si può fare, a casa e a scuola, per sviluppare le potenzialità dei bambini dislessici e aiutarli a superare il loro problema coinvolgendoli con giochi, scioglilingua o strumenti multimediali.
L’Autoefficacia degli adolescenti.
Dallo sport ai comportamenti a rischio
L’autoefficacia è l’insieme delle convinzioni che una persona possiede riguardo alle proprie capacità di organizzare ed eseguire azioni necessarie al raggiungimento dei propri scopi. Questo libro focalizza l’attenzione sullo sviluppo dell’autoefficacia negli adolescenti e la sua importanza per raggiungere il successo non solo a scuola, ma anche nello sport e nel lavoro.
B. Caponi, G. Falco, R. Focchiatti, C. Cornoldi e D. Lucangeli
Didattica metacognitiva della amtematica
Nuove prospettive e strumenti
L’apprendimento della matematica comporta spesso difficoltà per molti alunni e una sfida complessa, anche se stimolante, per chi se ne occupa. In particolare sono le variabili emotive e attributive ad assumere un peso e una sfumatura specifica nell’influenzare le possibilità di successo. Il libro le esamina dal punto di vista dei vari attori coinvolti (alunni, insegnanti, genitori), proponendo piste di intervento specifiche per ciascuno, nell’ottica che la sinergia degli interventi sia condizione necessaria al successo formativo…
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3. PET THERAPY
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28/11/2006 Leggo ROMA Pag. 22
Pet Therapy: bilancio di un “super” Congresso
di Alessandro Benvenuti
Si svolto la scorsa settimana (22-24 novembre) a Roma, il III Congresso internazionale “Autismo oggi” presso l’Ospedale San Raffaele della capitale, organizzato dalla dr.ssa Savagnone, presidentessa dell’ARPA (cio l’Associazione italiana per la ricerca sulle psicosi e l’autismo), dal Prof. Albertini, dal Prof. Montinari e dal Prof. Rizzo.
Sono stato invitato a parlare dell’importanza della Pet Therapy per la cura dei bambini affetti appunto da questa grave patologia. Ho avuto la possibilit di portare il mio piccolo contributo dopo avere ascoltato delle relazioni interessantissime che hanno fatto emergere dei risultati ed una nuova teoria a dir poco sconvolgente. Difatti il Prof. Shattock, del Centro universitario di Sunderland U.K., ha evidenziato come da sue ricerche l’autismo possa avere origini da fattori tossici che vanno ad alterare la membrana neuronale modificandone la sua normale funzione di protezione e Determinando i deficit classici dell’autismo.
Il Prof. Montinari ha invece parlato di questa teoria avvalorata anche da studi biochimici effettuati da centri di ricerca in Giappone e ha descritto il suo modello terapeutico che tanti benefici sta portando a bambini autistici di tutta Europa.
In poche parole, l’organismo, intossicato da agenti di diverse origini (ambiente, alimentare, iatrogeno), viene drenato seguendo delle idonee indicazioni alimentari e terapeutiche ottenendo dei risultati veramente sorprendenti.
In questo percorso terapeutico la Pet Therapy può dare un valido aiuto con la sua azione di “lubrificante sociale”, stimolando il mondo percettivo-sensoriale del paziente, sollecitando l’espressione delle emozioni ed aiutando nell’incremento dell’autostima con l’interazione e la cura con l’animale.
A questo proposito vorrei ringraziare Andrea, un ragazzo autistico che intervenuto alla fine della mia relazione testimoniando l’importanza della ippoterapia. Proprio a questo riguardo, il ragazzo ha raccontato non solo dei benefici da lui apportati ma anche del fatto che lui adesso sta svolgendo un’attivit agonistica, con numerose vittorie, che hanno determinato in lui un profondo cambiamento nel senso di autostima. Mi sono commosso profondamente quando lui ha pronunciato queste parole, ringraziandomi di cuore per aver trattato dinanzi una platea cos affollata un tema di tale importanza per loro autistici, che grazie agli animali riescono a volte ad uscire fuori dal tunnel di non comunicazione.
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4. QUALITA’ DELLA VITA PEGGIORE IN BAMBINI CON ADHD
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Rodrigo Escobar, Cesar A. Soutullo, Amaia Hervas, Xavier Gastaminza, Pepa Polavieja e Inmaculada Gilaberte
Pediatrics 2005
url: http://pediatrics.aappublications.org/cgi/reprint/116/3/e364.pdf (documento integrale – inglese)
RIASSUNTO:
Obiettivo: Valutare la qualità di vita dei bambini affetti da disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) di recente diagnosi ma non trattatu, confrontati con bambini asmatici e bambini sani.
Risultati: La qualità della vita dei bambini con ADHD è risultata peggiore rispetto a quella dei bambini asmatici o sani, nella maggior parte dei domini del Child Health Questionaire. Le maggiori differenze sono state riscontrate per quanto riguarda comportamento, limitazioni sociali attribuibili a problemi fisici, impatto emotivo sui genitori e attività familiari. Quasi tutti i domini psicosociali erano più interessati rispetto a quanto osservato nei bambini asmatici, così come lo erano tutti i domini sia psicosociali che fisici rispetto ai bambini sani.
Conclusioni: L’ADHD interferisce con la vita quotidiana dei bambini, dei genitori e della famiglie ancor più dell’asma, soprattutto nelle aree correlate al funzionamento psicosociale, sebbene sia emersa una compromissione del funzionamento fisico. Il ritardo nella diagnosi, valutazione e trattamento dell’ADHD possono influire negativamente sulla qualità di vita di questi bambini