========= AIFAnewsletter n.108 del 21/01/2005 =============================
In questo numero:
1. MASTER SUI DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO
2. CONVEGNO A MILANO SULLE DIFFICOLTA’
DI APPRENDIMENTO NEI BAMBINI ADOTTATI
3. FILE MULTIMEDIALI SULL’ADHD
4. RASSEGNA STAMPA
5. CORSI SULL’ADHD A PSICOPEDAGOGISTI CLINICI
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1. MASTER SUI DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO
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BANDO PER L. AMMISSIONE AL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN
DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE DISABILITA.
DI APPRENDIMENTO IN ETA. EVOLUTIVA
Download: www.aifa.it/documenti/masterDSA2005.zip
L.Università degli Studi dell.Insubria, l.Università degli Studi di Pavia e
La Nostra Famiglia hanno costituito un.Associazione Temporanea di Scopo per
realizzare un Master Universitario cofinanziato dalla Regione Lombardia e
dal Fondo Sociale Europeo rivolto a persone laureate in Medicina e Chirurgia
o in Psicologia.
FINALITA. DEL CORSO:
Il Master ha la finalità di preparare dei professionisti in grado di fornire
a singoli utenti e ad enti sanitari ed educativi servizi di consulenza,
diagnosi e trattamento nell.ambito delle disabilità di apprendimento, dalla
prima infanzia all.età adulta. La formazione ricevuta consentirà inoltre di
organizzare servizi o iniziative atte a prevenire le disabilità di
apprendimento attraverso l.individuazione dei fattori di rischio e l.
intervento precoce. Il corso di studi fornirà gli strumenti tecnici e
operativi per una immediata operatività. Verranno inoltre forniti le basi e
gli strumenti per realizzare attività di ricerca e valutare l.efficacia
degli interventi diagnostico-terapeutici in questo ambito.
OBIETTIVI DEL CORSO:
Il progetto mira a fornire le basi teoriche e pratiche per condurre le
complesse procedure diagnostiche e terapeutiche nei seguenti ambiti delle
disabilità di apprendimento e della neuropsicologia dell.età evolutiva:
disturbi della lettura, della scrittura e del calcolo; disgrafia e
disprassia; disturbi del linguaggio; difficoltà negli apprendimenti
complessi; metacognizione; disturbi della memoria e delle funzioni
esecutive; disturbo da deficit dell.attenzione/iperattività; ritardo
mentale; autismo infantile.
Gli obiettivi formativi sono i seguenti:
1. fornire le conoscenze anatomiche e fisiologiche per poter comprendere la
natura delle principali funzioni neuropsicologiche, del loro sviluppo  e
delle loro perturbazioni, nonché i requisiti teorici indispensabili a
comprendere i processi di apprendimento;
2. fornire la conoscenza dei sintomi e dei quadri clinici delle disabilità
di apprendimento e le loro implicazioni per il bambino, la sua famiglia e la
scuola, nella prospettiva dei principali sistemi classificativi dei disturbi
dell.infanzia e dell.adolescenza;
3. fornire le basi teoriche e pratiche (utilizzo dei test) per condurre le
complesse procedure diagnostiche e per impostare la riabilitazione. I
discenti potranno infatti seguire direttamente professionisti già formati
nell’ambito delle disabilità di apprendimento durante la somministrazione
degli strumenti testali per giungere alle principali diagnosi in questo
ambito. Impareranno dunque ad impiegare tali strumenti nonché ad impostare e
seguire direttamente processi riabilitativi specifici per tali disabilità;
4. fornire le basi teoriche per comprendere l.influenza delle culture sui
comportamenti, sugli incontri professionali, sull.organizzazione del lavoro;
la normativa di riferimento e le politiche per le pari opportunità;
strategie di self-empowerment per agire; comportamenti efficaci in contesti
di pregiudizio e di stereotipi;
5. ottenere una professionalità clinica, diagnostica e terapeutica,
impiegabile nei servizi socio-sanitari per l.età evolutiva come le Unità
Operative di Neuropsichiatria dell.Infanzia e dell.Adolescenza o i Servizi
Materno-Infantili delle Aziende Sanitarie Locali o i Centri di
Riabilitazione per l.età evolutiva pubblici o privati. Consentirà inoltre di
raggiungere la competenza indispensabile per la Consulenza  nelle scuole.
DESTINATARI e REQUISITI PER L.AMMISSIONE:
Il corso è aperto ai possessori di Laurea specialistica o di laurea a
vecchio ordinamento in Medicina e Chirurgia o in Psicologia. Il
riconoscimento dell.idoneità dei titoli di studio conseguiti all.estero ai
soli fini dell.ammissione ai corsi di master è deliberata dal Comitato
Scientifico didattico secondo i criteri indicati nel Regolamento di corso.
NUMERO DI POSTI DISPONIBILI E MODALITA. DI AMMISSIONE:
Il numero di posti disponibili è fissato in numero massimo di 30 unità. Per
l.attivazione del master è richiesto il numero minimo di 20 unità.
La selezione dei candidati avverrà con la predisposizione della graduatoria
di merito sulla base dei seguenti criteri:
a) punteggio attribuito al voto di laurea;
b) punteggio attribuito ai titoli culturali, scientifici, didattici e
professionali.
In caso di parità di merito verrà preferito il candidato con la minore età
anagrafica.
I criteri ed i parametri che verranno utilizzati per la predisposizione
della graduatoria di merito verranno definiti dalla Commissione esaminatrice
in sede di riunione preliminare.
La Commissione esaminatrice è nominata dal Rettore su proposta del Comitato
Scientifico Didattico.
L.elenco degli ammessi verrà reso noto mediante pubblicazione ufficiale
della graduatoria presso l.Albo Rettorale (via Ravasi, 2 . Varese) e sul
sito internet www.uninsubria.it, voce post-laurea o segreteria studenti.
La pubblicazione sostituisce a tutti gli effetti qualsiasi altra
comunicazione personale.
Contro il provvedimento finale può essere proposto ricorso giurisdizionale
al TAR o ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60
o 120 giorni dalla pubblicazione della graduatoria pena l.inoppugnabilità
del predetto provvedimento.
Gli ammessi al corso dovranno perfezionare la domanda di iscrizione
definitiva entro il 28/02/2005.
PROVE FINALI E TITOLO RILASCIATO:
Al termine del Master è previsto un esame finale da parte dell.Università
degli Studi dell.Insubria per certificare il conseguimento del Master
universitario di secondo livello in Diagnosi e trattamento delle disabilità
di apprendimento in età evolutiva secondo quanto previsto dalla Riforma
Universitaria. Il titolo rilasciato ha valore accademico e prevede l.
acquisizione di 60 crediti nella carriera formativa.
Ai partecipanti che avranno frequentato almeno il 75% del monte ore
complessivo del corso sarà rilasciato inoltre un Certificato di frequenza da
parte della Regione Lombardia.
STRUTTURA DEL MASTER:
Il Master prevede l.acquisizione di 60 crediti, per un totale di 800 ore,
così articolate: moduli didattici di complessive 320 ore, stages formativi
di tirocinio pratico di 320 ore nei servizi clinici delle Unità operative
coinvolte e/o convenzionate per l.apprendimento delle principali procedure
diagnostiche e riabilitative, e  160 ore di formazione a distanza.
Le Unità operative coinvolte e/o convenzionate sono le seguenti: UO di
Neuropsichiatria dell.Infanzia e dell.Adolescenza, Fondazione Macchi,
Università degli Studi dell.Insubria, Varese; IRCCS La Nostra Famiglia,
Bosisio Parini; il Dipartimento di Neuroscienze (Neuropsichiatria
Infantile), Università degli Studi di Pavia – IRCCS Mondino; il Centro di
Neuropsicologia Clinica dell.età evolutiva di Pesaro, ASL Pesaro, Università
degli Studi di Urbino (Direttore, Prof. G. Stella) e il Centro per la
diagnosi e lo studio delle patologie dei processi cognitivi (Responsabile,
Dott. E. Profumo), UONPIA Ospedale San Paolo.
Il Master avrà inizio il 28 Febbraio 2005 e si concluderà entro il Gennaio
2006 con lo svolgimento della prova finale attraverso la discussione di un
elaborato prodotto dal singolo corsista. Il rispetto degli obblighi di
frequenza (per un totale pari almeno al 75% del monte ore complessivo), e il
superamento di una verifica finale, permettono il conseguimento dei crediti
che consente di accedere alla prova finale. A coloro che avranno ultimato il
percorso formativo previsto, e superata la prova di esame finale, sarà
rilasciata la relativa certificazione prevista dal regolamento d.Ateneo.
MODALITA. DI PARTECIPAZIONE:
a) cittadini italiani e stranieri in possesso di titolo di studio italiano:
La domanda di ammissione al corso, redatta su apposito modulo in marca da
bollo da 11,00 . (disponibile presso la Segreteria Studenti . sede di Varese
e sul sito internet www.uninsubria.it, voce post-laurea o segreteria
studenti) deve essere presentata all.Ufficio Protocollo in Via Ravasi, 2 –
Varese (orari di apertura al pubblico: lun, mar, gio, dalle ore 9.00 alle
12.00 . merc. dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore 14.00 alle 16.00 . ven.
dalle ore 9.00 alle 14.00) nel periodo dal 13 gennaio 2005 al 16 febbraio
2005 entro e non oltre le ore 16.00.
Le domande di ammissione possono essere trasmesse mediante raccomandata con
avviso di ricevimento entro il prescritto termine del 16/02/2005. A tal fine
farà fede la data del giorno di ricezione della missiva presso l.Ufficio
Protocollo dell.Università degli Studi dell’Insubria, Via Ravasi, 2 . 21100
Varese. Le domande incomplete o pervenute oltre i termini stabiliti non
verranno accolte.
La domanda di ammissione, per coloro che fossero impossibilitati a
presentarsi personalmente, potrà essere presentata da una terza persona
purché munita di delega e di fotocopia di un documento di identità dell.
interessato.
La domanda dovrà essere corredata da curriculum vitae et studiorum, da
titoli culturali, scientifici, didattici e professionali e da una fotocopia
fronte-retro di un documento di riconoscimento.
Qualora i titoli non possano essere consegnati in originale, i candidati
potranno produrre una dichiarazione sostitutiva dell.atto di notorietà
attestante la conformità all.originale (art. 19 D.P.R. 445/2000).
b) I cittadini stranieri e italiani in possesso di un titolo accademico
straniero, che non sia già stato dichiarato equipollente a una laurea
italiana, dovranno – unicamente ai fini dell’ammissione al corso di master
al quale intendono partecipare – fare espressa richiesta di equipollenza
nella domanda di partecipazione (in marca da bollo da 11,00 .) ed inviare
all.Ufficio Protocollo entro il 16/02/2005 . ore 16.00, il titolo di studio
tradotto e legalizzato dalla Rappresentanza italiana (Ambasciata o
Consolato) nel Paese ove si è conseguito il titolo, la “dichiarazione di
valore in loco. da richiedere alla stessa Rappresentanza, la domanda di
ammissione al master, il curriculum vitae et studiorum, i titoli culturali,
scientifici, didattici e professionali e una fotocopia fronte-retro di un
documento di riconoscimento.
I moduli sono disponibili presso la Segreteria Studenti della Facoltà di
Medicina e Chirurgia, Via Ravasi, 2- Varese e sul sito internet
www.uninsubria.it, voce post-laurea o segreteria studenti.
Portatori di Handicap:
Al fine di poter predisporre gli ausili necessari, nonché determinare gli
eventuali tempi aggiuntivi necessari all.espletamento della prova in
relazione allo specifico handicap (ai sensi dell.art. 20 della L. 104/92,
integrata e modificata dalla L. 17/1999), i candidati portatori di handicap
debbono far pervenire alla Segreteria Studenti idoneo certificato della
competente ASL entro i termini di presentazione delle domande.
INFORMAZIONI e SEDI del CORSO:
Il corso è cofinanziato dalla Regione Lombardia e dal Fondo Sociale Europeo.
La partecipazione al Master è gratuita e prevede inoltre l.erogazione di un
buono pasto per ogni giornata intera di frequenza.
Sedi del corso:  Università degli Studi dell.Insubria, Via Ravasi 2 .
Varese, IRCCS C. Mondino, Università di Pavia e IRCCS .La Nostra Famiglia di
Bosisio Parini..
Responsabile del Progetto: prof. Umberto Balottin, Professore Ordinario,
Direttore U.O.N.P.I.A, Università dell.Insubria, Azienda Osp. Macchi.
Telefono: 0332 299352 – Fax: 0332 299381 – E-Mail:
umberto.balottin@uninsubria.it
Responsabile del Procedimento
Il Responsabile del Procedimento Amministrativo ai sensi degli artt. 4, 5 e
6 della L. 241/90 è la Dott.ssa Sara Coppes, Responsabile dell.Ufficio
Master.
Per informazioni relative all.organizzazione del Corso di master contattare:
Dott.ssa Michela Racca:  reparto: 0332-299410/299411; cellulare:
338-8655829;
Dott.ssa Ioana Sorete: reparto: 0332-299410/299411; cellulare: 333-2116260.
Per informazioni di carattere amministrativo contattare:
Segreteria Studenti, Ufficio Master Via Ravasi, 2, Varese,  tel.
0332-219062/219071.
LA PARTECIPAZIONE AL CORSO E. GRATUITA
Varese, 13/01/2005
Il Direttore Amministrativo       Il Rettore
(Dott. Marino Balzani)                (Prof. Renzo Dionigi)

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2. CONVEGNO A MILANO SULLE DIFFICOLTA’
DI APPRENDIMENTO NEI BAMBINI ADOTTATI
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Milano,11/03/2005
Le difficoltà di apprendimento nei bambini adottati.
Sala Assemblee Fondazione Cariplo – Piazza Belgioioso
Info: CIAI Tel. 02.540041 – fax: 02.54122274
info@ciai.it  www.ciai.it
Download programma: www.aifa.it/documenti/convCIAI11-3-05.zip

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3. FILE MULTIMEDIALI SULL’ADHD
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Continua la raccolta di file multimediali sull’ADHD nella nuova sezione del
sito www.aifa.it\documenti_multimediali.htm
Gli ultimi file pubblicati sono:
* 2° Convegno Nazionale AIFA – ADHD: dalla clinica, alla scuola, alla
famiglia
VIDEOAifa – Roma, 15/11/2003
Tema: Saluto dell’Onorevole Olimpia Tarzia
Riprese: VideoNetService
Commento: Il saluto introduttivo al 2° Convegno AIFA di Olimpia Tarzia,
presidente dell’Osservatore Permanente sulle famiglie

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4. RASSEGNA STAMPA
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Il Secolo XIX – “il convegno Bimbi troppo vivaci può essere una patologia”
Il professor Aldo Jester, pediatra psicologo del Gaslini, racconta del
disturbo dell’ADHD spesso confuso con problemi caratteriali,
comportamentali, sociali. Secondo la casistica circa il 6% dei bambini è
iperattivo; in programma domani ci sarà un convegno aperto a tutti
intitolato “Il bambino che si arrampica sui muri: i tanti modi per definire
le situazioni di disagio dei bambini, iperattività e disturbi
dell’attenzione Ddai, Adhd”. Il convegno è organizzato dall’Associazione
nazionale Unitaria Psicomotricisti italiani, di cui è coordinatore regionale
Anton Maria Chiossone.
Il convegno Bimbi troppo vivaci può essere una patologia
Il Secolo XIX 21/01/2005
Una volta si diceva di lui «non sta mai fermo». Oggi si chiama bambino
iperattivo. Ed è una
patologia. Racconta il professor Aldo Jester, pediatra psicologo del
Gaslini, che dei 350 bambini
che si sono presentati negli ambulatori dell’istituto con sintomi allarmanti
solo 31 erano iperattivi,
conclamati. «La patologia può dirsi presente se il bambino, che deve avere
almeno sette anni,
manifesta sei sintomi “classici”, da oltre sei mesi, e presenti sempre, in
ogni momento della
giornata, a scuola come sul campo di calcio o a casa. E con una certa
consistenza clinica. Sintomi
quali l’impulsività, l’iperattività, il deficit d’attenzione». La precisione
dell’esperto è doverosa:
confondere un bambino “solo” con problemi caratteriali, comportamentali,
sociali, con un bambino
iperattivo significa sbagliare terapia, fare danni. Secondo la casistica,
precisa il professor Jester,
circa il 6 per cento è iperattivo. «Quasi un’emergenza, comunque un
incremento preoccupante, così
come le cefalee, i dolori addominali e tutte le patologie suscitate dai
problemi della famiglia, del
contesto sociale. Per non parlare dell’impennata di stati d’ansia e
depressioni che noi stessi
registriamo nei nostri ambulatori».
Si parla di iperattività e con valenti esperti (fra cui lo stesso professor
Jester), domani, ai Magazzini
dell’Abbondanza, in via del Molo, in un convegno aperto a tutti, e dalla
partecipazione gratuita,
intitolato “Il bambino che si arrampica sui muri: i tanti modi per definire
le situazioni di disagio dei
bambini, iperattività e disturbi dell’attenzione Ddai,Adhd” organizzato
dall’Associazione Nazionale
Unitaria Psicomotricisti italiani, di cui Anton Maria Chiossone, maestro nei
Poli Gravi in Valbisagno,
è coordinatore regionale.
«Affrontiamo un terreno scivoloso, laddove come si intuisce, alcune
disfunzioni comportamentali
non devono essere confuse con iperattività. Una definizione che può star
dentro una nebulosa e far
sì che quasi tutti i nostri figli, i nostri alunni, possano essere
(erroneamente) definiti tali. Riguarda il
corpo del bambino, la disattenzione ha a che fare con i suoi aspetti
cognitivi, l’oppositività colpisce
le sue emozioni. Per questo pensiamo sia importante discutere su questa
linea di demarcazione»
spiega Anton Maria Chiossone. Senza sottovalutare il dibattito sul farmaco,
che si farà feroce
quando verrà e se verrà approvata la distribuzione. Chiossone si pone il
problema anche educativo:
«Che farà un bambino iperattivo con un servizio scolastico sostanzialmente
ridotto, laddove non
esistono più, o quasi, gli psicomotricisti, e nel momento in cui si
indeboliscono anche i consultori e
le specifiche risorse?».
D.B.
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Libero – “L’occhio del bimbo rivela la sindrome d’iperattività”
Xagena – “Diagnosi precoce del disturbo da deficit di attenzione e di
iperattività grazie ad un test oculare”
Xagena – “Un esame dei movimenti oculari permette di individuare il disturbo
da deficit di attenzione e di iperattività”
Italiasalute.it – “Un test oculare svela il deficit d’attenzione”
Giorgios Pavlidis, della Brunel University di Londra, ha realizzato un test
per la diagnosi precoce idell’ADHD. Si tratta di un test oculare da
somministrare ai bambini prima dell’età scolare, che identifica chiaramente
quelli affetti dalla malattia.
UN TEST OCULARE SVELA IL DEFICIT D’ATTENZIONE
Italiasalute.it 18/01/2005
Un test automatizzato ed economico dell’occhio e che dura solo 10 minuti ha
consentito di giungere
ad una diagnosi corretta dell’ADHD, il disturbo da iperattività e deficit di
attenzione, in più del 90%
dei bambini esaminati. L’ADHD è uno dei più frequenti disturbi
neuropsichiatrici dell.età evolutiva
che esordisce in età pediatrica caratterizzato da un marcato livello di
disattenzione e da una serie di
comportamenti secondari che denotano iperattività e impulsività. I bambini
affetti da ADHD,
pertanto, non riescono a controllare le loro risposte all.ambiente, sono
disattenti, iperattivi e
impulsivi tale da compromettere la loro vita di relazione e scolastica.
Il test è stato messo a punto dopo tre anni di ricerca, dagli scienziati
britannici della Brunel
University di Londra guidati da Giorgos Pavlidis che hanno annunciato che
l’ADHD può essere
diagnosticata nei bambini in bambini in età prescolare utilizzando un
semplice test. La malattia
attualmente è diagnosticata principalmente attraverso dei questionari. Il
test messo a punto è
invece di tipo biologico e può quindi offrire dei risultati più obiettivi e
con elevati livelli di affidabilità. Il
test consente di superare gli ostacoli culturali che dei questionari possono
comportare, come lingua,
etnia, status sociale, cultura e quoziente d’intelligenza. I ricercatori
hanno voluto verificare se ci
fosse una correlazione significativa fra il movimento dell’occhio nei
bambini d’età compresa tra i
quattro e i sei anni e i sintomi dell’ADHD. I bambini presi in esame erano
greci, circa la metà dei
quale con una diagnosi di ADHD. Un sistema completamente automatizzato ha
misurato ed
analizzato i risultati. Sono state rilevate delle grandi differenze fra i
bambini che hanno avuto sintomi
di ADHD e gli altri. I bambini senza ADHD, per esempio, sono stati in grado
di seguire il punto
luminoso che è stato mostrato loro nel test per un periodo lungo da 30
secondi a cinque minuti,
mentre quelli con ADHD erano in grado di seguirlo soltanto per tre – cinque
secondi. In totale, il test
è stato in grado di classificare correttamente il 93,1% dei bambini come
rientranti tra quelli con il
disturbo o no.
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New York Times – “The tics Tourette’s often go undiagnosed”
Testimonianza di un uomo che descrive il comportamento isterico di una
donna, sua vicina di casa, in realtà affetta dalla sindrome di Tourette.
Questo tipo di disturbo spesso non viene diagnosticato e riconosciuto, ma
include comportamenti e atteggiamenti simili all’ADHD, disordini
compulsivo-ossessivi, incapacità a comprendere, ansia, disturbi di umore e
difficoltà ad addormentarsi. Il dottor Zinner, pediatra dell’Università di
Washington specializzato in problemi di sviluppo e comportamento, stima 1
caso ogni 2000 persone e spiega che molti pazienti mostrano segnali di ADHD
prima di degenerare nei tic della malattia.
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Wall Street Journal – “Training the ADHD brain”
Uno studio recente sembrerebbe mettere in relazione le onde
elettromagnetiche del cervello con l’ADHD. Attraverso il neurofeedback, una
tecnica che utilizza i giochi per imparare ad alterare le proprie onde
cerebrali, sembrerebbe che persone affette da ADHD riescano a migliorare il
proprio stato per brevi periodi.
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Reuters U.S. – “ADHD linked to Mom’s iodine levels”
Un gruppo di ricercatori italiani sta effettuando quotidianamente screening
della tiroide nelle donne nei primi mesi di gravidanza, perché sembrerebbe
che l’ADHD dei piccoli, possa essere associata a una carenza di iodio nelle
mamme.I risultati degli studi sarranno pubblicati a dicembre sul Journal of
Clinical Endocrinology and Metabolism.
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Farmacia.it – “Psichiatria: GB, primo test diagnosi deficit attenzione”
BBC online – “Test hope for behaviour disorder”
Giorgios Pavlidis, della Brunel University di Londra, ha realizzato un test
precoce per diagnosticare l’ADHD. Si tratta di un test oculare da
somministrare ai bambini prima dell’età scolare, che identifica chiaramente
quelli affetti dalla malattia.

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5. CORSI SULL’ADHD A PSICOPEDAGOGISTI CLINICI
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Formazione sulle strategie pedagogico-cliniche e didattiche sull’ADHD.
Corso rivolto a Pedagogisti clinici promosso dall’ANPEC
* 29/01/2005 – 30/01/2005
Milano
Hotel Mennini via Napo Torrioni
info:ANPEC dr.nardella@inwind.it
* 24/02/2005 – 25/02/2005
Firenze
Sede ISFAR Post-Università delle Professioni Via del Moro 28
Info:ANPEC dr.nardella@inwind.itFormazione