Per quanto concerne il mio calvario, è la storia di tanti, di tanti di noi adulti ADHD che scriviamo sul forum: vissuto adhd infantile e annessi e connessi di timidezza estrema e presunta fobia sociale, vissuto adhd adolescenziale con emarginazione dai gruppi e avvicinamento ai “diversi”, matrimonio con marito adhd e, ciliegina sulla torta, figlio adhd. Nel mare immenso delle difficoltà economiche e organizzative, si aggiunge la separazione, momenti di crollo, risalite obbligate e, finalmente, un nome da dare al disagio di una vita: l’adhd. Ma i problemi restano. Il problema di tanti, di tanti genitori adhd, quelli coinvolti nel forum nello specifico, è quello dell’emarginazione e della solitudine conseguenti alla disperazione e al dolore di vedere un figlio malato che cresce e che non guarisce ma -anzi- che a tratti va peggiorando. e siccome che i figli spesso non sono coscienti della loro malattia vanno dibattendosi nell’età difficile della adolescenza: si chiudono in se stessi, a loro volta nella disperazione, chi rifiuta di prendere il farmaco, chi si ribella alla scuola, ai genitori, chi li prende a calci e a pugni, chi piange. Le mamme non possono più stringere al loro petto i loro piccoli. E’ patetico, ma è la realtà. Come può una madre, soprattutto, assistere impotente a questa tragedia che le si svolge davanti agli occhi e si sente impotente? I medici non capiscono una mazza, gli insegnanti tanto meno, anzi a volte mettono i bastoni fra le ruote, umiliano i nostri figli e li allontanano. I figli sono derisi e allontanati dal gruppo, scappano di casa, alcuni hanno problemi con la legge e i genitori sono alle prese con il tribunale minorile e con gli assistenti sociali che i vicini di casa gli mandano dentro denunciando violenze supposte. I genitori finisce che scoppiano e le violenze in casa si perpetuano in questo clima malato, che continua a mangiarsi dentro se stesso. E i figli crescono in questa atmosfera è un incubo vero e proprio. Ci si mette anche psichiatria democratica e scientology, nonché i mass media a fare informazione scorretta, e ci si sente aggirati, contornati come alla caccia alle streghe. Si viene additati come genitori che drogano i figli. E poi ci sono le comorbilità, chi ha l’epilessia, chi ha le manie, le fissazioni, chi scappa di casa, chi si butta in mezzo alla strada per sfidare il pericolo delle auto che passano in corsa.Come si può vivere così, con i soldi che vengono a mancare dato che le cure costano assai, le visite pure e gli spostamenti da una parte all’altra dell’italia, e i viaggi della speranza all’estero, e gli speculatori… e due stipendi non bastano per stare addietro alle spese, e i fratelli normodotati che subiscono anch’essi una vita malata, che se poco poco erano sani iniziano a sviluppare disagi nel subconscio?

Lettera firmata, 13 febbraio 2005