================== AIFAnewsletter n. 217 anno XII del 20/09/2014 ================== Notiziario sul Deficit d’Attenzione ed Iperattività, disturbi e problematiche ad esso correlati, diffuso dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD. |
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In questo numero:
1. EVENTI:
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2. Premiazione del concorso “I colori dell’ADHD” 31.5.2014 – Mondovì (CN) | |
3. Comunicato dell’Università degli Studi di Milano per studenti con DSA | |
4. Lettera di una mamma contenta… | |
5. RASSEGNA STAMPA:
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1. EVENTI | |
22 settembre 2014 Aversa (CE) |
ADHD L’evento in Aversa |
Organizzato dal centro di riferimento di Aversa (CE) e coinvolgendo gli altri centri di riferimento della Campania, l’evento formativo presso la Casa della Cultura “V.Caianello” si pone l’obbiettivo di sensibilizzare le varie figure professionali operanti nel campo dell’assistenza all’età evolutiva e della neuropsichiatria infantile. | |
26 settembre 2014 Firenze |
Spettacolo teatrale: “Basta una panchina e il gioco è fatto” |
“ADHD diagnosi e terapia” FINALITA’ · Aggiornamento delle modalità diagnostiche e terapeutiche dell’ADHD in base al DSM-5 · Esposizione e discussione delle criticità durante il percorso diagnostico · Validità dell’intervento multimodale e sue difficoltà di attuazione
con l’autorevole presenza del Prof. G. Masi Responsabile Unità Operativa Complessa di Psichiatria e psicofarmacologia dell’età evolutiva IRCCS Stella Maris, Calambrone (Pisa) 26 Settembre 2014 La partecipazione al convegno è gratuita ed è limitata a 100 partecipanti. L’incontro organizzato dal Dipartimento di salute mentale dell’ASL 10 di Firenze PROGRAMMA 09.00 Saluti delle autorità 09.15 Tavola Rotonda: Aspetti diagnostici e terapeutici dell’ADHD 11.45 Coffee break 12.00 Tavola rotonda: La rete dei servizi nell’ADHD 13.30 Pausa pranzo 14.30 Tavola Rotonda: Legge 170/10 e strumenti compensativi nell’ADHD 16.00 Discussione e conclusione DESTINATARI Il seminario è destinato a tutte le figure interessate: Insegnanti, Psicologi, Medici, Neuropsichiatri, Psichiatri, Pediatri, Logopedisti, Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Educatori professionali, Pedagogisti clinici, Assistenti sociali, Genitori, Studenti. La partecipazione dà diritto all’esonero dal servizio del personale della scuola, nei limiti previsti dalla normativa vigente. Al convegno sarà presente anche Barbara Pini Vicepresidente dell’Ass. AIFA Onlus la quale parlerà della collaborazione tra i servizi e le famiglie e ricorderà ai genitori presenti come accedere allo sportello d’ascolto, di consulenza e d’informazione di Firenze, presso la libreria Libri Liberi in Via San Gallo. Le attività di consulenza sono come sempre gratuite . Per informazioni vicepresidenza@aifa.it Scarica la brochure Scarica la scheda iscrizione
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2. Premiazione del concorso “I colori dell’ADHD” 31.5.2014 – Mondovì (CN) | |
Sabato 31 maggio presso la sala delle danze di Villanova Mondovì l’Associazione Famiglie ADHD Cuneo ha concluso il progetto “I Colori dell’ADHD” con la premiazione finale.
Il progetto, che è stato finanziato dall’ Assessore Regionale Fabrizio Biolè, ha coinvolto circa 350 studenti delle terze medie e quinte elementari di diversi Istituti scolastici della Provincia. In particolare: Il progetto aveva la finalità di far conoscere il disturbo direttamente ai ragazzi di terza media e di quinta elementare. Il risultato è stato commuovente: abbiamo ricevuto lavori bellissimi e pieni di passione, poesie, disegni, componimenti musicali tutti finalizzati all’ integrazione e alla comprensione del disturbo. Sono state assegnate n. 13 borse di studio ai lavori più meritevoli e una quarantina di premi speciali ma il nostro plauso va a tutti i partecipanti e agli insegnanti che hanno permesso di ottenere un risultato così importante. Contiamo di ripetere questa esperienza anche il prossimo anno, cercando di coinvolgere il maggior numero possibile di ragazzi, che sono il nostro futuro. Per ulteriori informazioni contattare referente.cuneo@aifa.it |
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3. Comunicato dell’Università degli Studi di Milano per studenti con DSA | |
Segnaliamo che l’Università degli Studi di Milano ha approvato recentemente il “Regolamento per le iscrizioni a tempo parziale”. Infatti, dal prossimo anno accademico, gli studenti con DSA iscritti nell’Università degli studi di Milano potranno, se vorranno, adattare il percorso di studio – sotto il profilo organizzativo, ma anche economico – alla propria situazione personale. Essi potranno così contare su un allungamento del proprio ciclo di studio, senza risultare “fuori corso” e senza dunque nessun onere economico aggiuntivo. Per ulteriori informazioni si rinvia al link: Ringraziamo l’Associazione Italiana Dislessia – Sezione Milano e Provincia per averci inoltrato questa importante informazione. |
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4. Lettera di una mamma contenta (nonostante tutto…ma non è sempre così) di avere un figlio “speciale”…anche per il nome: Leonardo. | |
Buongiorno, sono la mamma di un bambino di 10 anni, diagnosticato ADHD e, sfortunatamente anche DOP (ovviamente non “di origine protetta”!!!). Dico sfortunatamente, in quanto l’essere oppositivi complica ulteriormente il quadro già complesso.
Mi sono accorta che qualcosa “non quadrava” in mio figlio all’età di due anni, sia per esperienza con un altro figlio, ma soprattutto perché, nonostante i paletti e le arrabbiature, ero sempre io a cedere ai suoi voleri… Era una lotta continua per tutto: gestione e tempistica (SUA!) estremamente difficoltosa in tutte le attività quotidiane: risveglio, uscite da casa per qualsiasi motivo, pasti etc. Anche i momenti di gioco erano difficoltosi, in quanto non sapeva stare alle regole e si stancava subito. E in vacanza, si ripetevano le stesse modalità: si opponeva a qualsiasi iniziativa! Con l’ingresso nella scuola dell’infanzia, vuoi per scarsa attenzione delle insegnanti e, aggiungerei per comodo, lui veniva spesso “messo in un angolo” e, quando lo prendevo al pomeriggio, era perennemente in castigo! E’ in questo periodo della sua vita che ho notato in lui tanta tristezza e rabbia che, talvolta sfociava in aggressione verso i coetanei, altre volte apatia…comunque faticava a esternare le proprie emozioni, non rideva e non piangeva mai! L’ingresso alla scuola primaria è stato ugualmente difficile e, le insegnanti di riferimento, avevano gli occhi sempre puntati su di lui…”è imprevedibile, mi dicevano, e abbiamo paura che possa far male ai suoi compagni”. Di conseguenza l’allontanamento da tutti e la crescita in lui della rabbia nei confronti, comunque, dell’adulto: diceva parolacce, dava calci e pugni, cercava in tutti i modi di attirare (nel peggiore dei modi) l’attenzione, pur di non sentirsi l’escluso o quello che non andava mai bene in niente!!! Quasi al termine dell’anno scolastico mi è stata consigliata per il mio piccolo una visita neuropsichiatrica…da parte mia c’è stata la paura iniziale (solo il termine neuropsichiatria mi terrorizzava e avvalorava la mia ipotesi di aver fatto un figlio sbagliato), ma concomitante la voglia di mettermi in gioco, tanto ormai avevo toccato il fondo!!! Solo dopo poche settimane la diagnosi effettiva e…l’inizio di un nuovo cammino. Un GRAZIE enorme lo devo alla referente dell’associazione AIFA Onlus (sennonché mia vicina di casa, fortuna vuole) che mi ha supportato e confortato da subito. Il suo consiglio è stato di intraprendere un corso di parent-training…è stato la mia salvezza! Ad ogni “lezione” ho imparato sempre qualcosa di nuovo, sono entrata in un’ottica di vita e rapporto con mio figlio completamente diversi: questo è stato fondamentale per spezzare la catena che faceva male ad entrambi…si era creato un circolo vizioso che non portava niente di fruttuoso, solo arrabbiature nei confronti di tutti i membri della famiglia…eh si, non risparmi nessuno quando sei arrabbiato!!! La parola chiave che ha spezzato la catena è stata FIDUCIA nei confronti di mio figlio. Mio figlio spesso mi riferiva: “finalmente credi a quello che ti dico!”, perché ha iniziato a raccontare quello che talvolta subiva in classe come battute poco ironiche nei suoi confronti o riferimenti a compagni particolarmente bravi (fortuna loro e dei genitori, di questo si tratta, non di modelli educativi sbagliati come pensano in tanti). E’ diminuita la tensione e, di conseguenza, la sfida nei miei confronti per attirare l’attenzione. Ovviamente ci sono giorni SI (la maggior parte) e giorni NO, nei quali fatica a contenersi…per ora va bene così, ha fatto passi giganteschi in positivo e tanta strada abbiamo ancora da percorrere. A scuola, invece, nonostante l’evidenza che non si può negare dai miei racconti, faticano (dicono perché sono momenti strutturati) a mettere in pratica i consigli degli psicologi: · clima positivo e sereno (detestano le arrabbiature), · routine quotidiana (non sapere provoca atteggiamento instabile) · puntare sulla qualità del lavoro, non sulla quantità (non riescono a rispettare i tempi) · essere coerenti ed elargire punizioni a tutti, non solo ai problematici · puntare sul rinforzo positivo (far sentire che vali nonostante tutto, senza rancore) · puntare su attività stimolanti e motivanti (sono bambini estremamente intelligenti) · mai dire “devi ricordarti”, non fanno apposta a dimenticarsi, sono perennemente in confusione Il consiglio che posso dare è che ogni bambino ha dei punti di debolezza ed altri di forza. Sta nell’adulto saper analizzare questi punti, premiando ogni atteggiamento positivo: se il bambino trae vantaggio (solo piccoli premi, altrimenti diventa un tiranno) dai comportamenti giusti, più volte li ripeterà, così anche per le “regole”, che devono essere poche, altrimenti se le “dimentica” ovviamente. Ricordarsi, infine, delle difficoltà che prova quotidianamente per essere…sempre all’altezza di tutti e delle aspettative di tutti nei suoi confronti. Coloro che riescono ad identificare i “punti di forza” dei bambini con ADHD, “scoprono” di poter condividere con loro un mondo ricco di creatività, di idee e modi di pensare esplosivi…PER ESSERE INSOSTITUIBILI BISOGNA ESSERE DIVERSI!!! Ed infine, un caro saluto a tutti i genitori in difficoltà, con un ultimo consiglio: cercate sempre di essere ottimisti e contenti (nonostante tutto, come dicevo all’inizio), con un bel sorriso sulle labbra, anche se è una giornata no e con tanta voglia di scherzare (sempre) perché i nostri figli “speciali” hanno uno spiccato senso dell’umorismo!!! AUGURI. Lettera firmata |
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5. RASSEGNA STAMPA: | |
Mio figlio l’adolescente | |
L’esuberanza a scuola è un segnale da ascoltare risponde Fabrizio Fantoni, Psicologo e psicoterapeuta, 3 figli Domanda: Sono la mamma di un ragazzo di 15 anni che frequenta la prima superiore. Risposta: Prima di capire come comportarsi, serve capire che cosa il ragazzo esprime con la sua esuberanza. La prima cosa da fare, con un quindicenne, è parlarne con lui. Essendo problemi che nascono a scuola, vanno affrontati dalla scuola, attraverso un dialogo continuo con qualche docente. Che cosa dice questo ragazzo dei suoi atteggiamenti in classe? Quale insegnante si è avvicinato a lui e gli ha parlato? Se lo ha fatto, è stato per richiamarlo o anche per chiedergli qualcosa di lui? Gli è stata offerta una possibilità di riflettere su di sé e sulle conseguenze dei comportamenti? Occorre poi tenere presente quale ruolo il ragazzo ha all’interno della classe. Talvolta una condotta esuberante è sintomo della difficoltà di mantenere la concentrazione a lungo, come nel caso dei ragazzi che presentano un disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (Adhd). RACCOMANDAZIONI, Famiglia Cristiana del 15-06-2014 |