================== AIFAnewsletter n. 215 anno XII del 31/03/2014 ================== Notiziario sul Deficit d’Attenzione ed Iperattività, disturbi e problematiche ad esso correlati, diffuso dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD. |
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In questo numero: 1. Ringraziamenti agli iscritti per il 5 x 1000 e per le Iscrizioni
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2. EVENTI:
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3. Apertura nuovi sportelli d’ascolto AIFA Onlus:
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4. Progetto di training delle abilità emotive e sociali per adolescenti a Milano |
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5. Nota MIUR sulle prove INVALSI 2014 |
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6. Il Voto |
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7. RASSEGNA STAMPA:
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1. Ringraziamenti agli iscritti per il 5 x 1000 e per le Iscrizioni: |
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L’AIFA Onlus continua ad essere un’associazione con una forza operativa molto ridotta e questo causa molto spesso ritardi in alcune attività che vorremmo mettere davanti a tante altre.Per esempio raccogliamo molte iscrizioni durante l’anno, sappiamo che moltissime persone ci donano il loro 5 x 1000, ci risulta che sempre più sono i genitori, gli insegnanti, professionisti e persone interessate all’argomento ADHD che si iscrivono alla Newsletter, che consultano il nostro sito e che portano vivaci discussioni ai nostri gruppi su Facebook. Ecco, vogliamo approfittare di questa occasione per esprimere la nostra gratitudine a tutte queste persone che ci aiutano a sopravvivere e di ringraziarle anche per tutta la pazienza che dimostrano nei nostri confronti. A tutti voi che ci leggete in questo momento: E anche per quest’anno vi chiediamo:
Aiutaci ad aiutare!
Dona il 5 per 1000
con il modello Unico o 730 barrando l’apposita casella e indicando il
Codice Fiscale dell’Associazione A.I.F.A. Onlus 94224830631
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2. EVENTI: | |
12 aprile 2014 |
1° convegno regionale Liguria |
Presso l’Istituto Salesiano Don Bosco in via Col. Aprosio, 433 – Vallecrosia (IM)
Programma
La partecipazione è gratuita. E’ richiesta l’iscrizione entro il 10 aprile 2012 scrivendo a registrazioni@aifa.it oppure telefonando al numero 393 8344 203. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione. |
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12 aprile 2014 |
Incontro su ADHD – Benevento |
Nell’ambito del progetto “Si può fare: in rete per l’autonomia”, sostenuto dalla Fondazione con il SUD, si svolgerà il seminario informativo sull’ADHD presso l’Istituto Comprensivo Sant’Angelo a Satto – CTS Benevento, Via Pascoli 2 Programma:
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti (100), richiesta iscrizione scrivendo a referente.benevento@aifa.it oppure telefonando a numero 335 5991 894. |
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12 aprile 2014 |
Seminario su ADHD: “Lo sportello ADHD” – Vercelli |
Nell’Aula Magna dell’Ist.Tecnico Agrario di Vercelli, Piazza Vittorio 3. Programma:
Partecipazione gratuita, iscrizioni a referente.piemonte@aifa.it |
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3. Apertura nuovi sportelli d’ascolto AIFA Onlus: |
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4. Progetto di training delle abilità emotive e sociali per adolescenti a Milano |
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Su richiesta di molte famiglie che si rivolgono allo sportello AIFA Onlus d’ascolto e di consulenza di Milano abbiamo messo in programma un Progetto di Training per ragazzi con ADHD dai 15 ai 19 anni. Il training prevede 10 incontri di circa 2 ore e toccherà i temi:
Il Training è articolato in due parti: discussione del tema della giornata – attività espressive con l’educatore arte terapeuta. Il progetto è coordinato dalla D.ssa Francesca Sgroi, collaboratrice AIFA Onlus. Il tutto si svolge in modo molto informale, le attività sono gestite da 2 giovanissimi psicologi (già nostri collaboratori in altri progetti) di cui uno teatro terapeuta. Il Training inizia in aprile, abbiamo ancora qualche posto libero ed invitiamo le famiglie con adolescenti ADHD interessate a contattare referente.lombardia@aifa.it |
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5. Nota MIUR sulle prove INVALSI 2014 |
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Con apposita nota congiunta Miur-Invalsi vengono fornite indicazioni sullo svolgimento delle prossime prove del Servizio Nazionale di Valutazione per le classi Il e V primaria e la classe Il della scuola secondaria secondo grado.
Qualunque sia la tipologia del bisogno educativo speciale di un alunno, così come individuato dalla vigente normativa, essa andrà segnalata sulla maschera elettronica per la raccolta delle informazioni di contesto individuali e in quella per l’inserimento delle risposte dello studente alle prove Invalsi 2014, secondo le modalità operative che saranno successivamente indicate con apposita nota. La segnalazione del bisogno educativo speciale consentirà di considerare i risultati degli alunni interessati nel rispetto della massima inclusione e, al contempo, permetterà alle scuole di disporre di dati informativi e articolati. Le scuole interessate potranno anche richiedere l’invio dei risultati individuali degli allievi con Bes che abbiano partecipato alle prove, ovviamente solo se hanno sostenuto le prove formulate dall’Istituto e non quelleeventualmente personalizzate dalla scuola. |
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6. Il voto |
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Questa riflessione gira in rete suscitando attenzioni e commenti. Difficile rintracciare l’autrice, di certo è stato scritto da una maestra dopo aver consegnato le schede di valutazione ai genitori.
“Non sono stata capace di dire no. No ai voti. Alla separazione dei bambini in base a quello che riescono a fare. A chiudere i bambini in un numero. Ad insegnare loro una matematica dell’essere, secondo la quale più il voto è alto più un bambino vale. Il voto corrompe. Il voto divide. Il voto classifica. Il voto separa. Il voto è il più subdolo disintegratore di una comunità. Il voto cancella le storie, il cammino, lo sforzo e l’impegno del fare insieme. Il voto è brutale, premia e punisce, esalta ed umilia. Il voto sbaglia, nel momento che sancisce, inciampa nel variabile umano. Il voto dimentica da dove si viene. Il voto non è il volto. I voti fanno star male chi li mette e chi li riceve. Creano ansia, confronti, successi e fallimenti. I voti distruggono il piacere di scoprire e di imparare, ognuno con i propri tempi facendo quel che può. I voti disturbano la crescita, l’autostima e la considerazione degli altri. I voti mietono vittime e creano presunzioni. I voti non si danno ai bambini. In particolare a quelli che non ce la fanno. La maestra lo sa bene, perciò è colpevole. Per non aver fatto obiezione di coscienza.” Un maestra |
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7. RASSEGNA STAMPA:
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articolo di interesse medico |
Unione Sarda 27 febbraio 2014: Il paracetamolo in gravidanza può causare Disattenzione e Iperattività? |
Secondo una rivista Usa |
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articolo “si” |
La Provincia di Varese del 11-03-2014 |
Sono 3.162 gli studenti della provincia di Varese, con una età compresa tra i sette e i 18 anni, che soffrono di disturbi specifici dell’apprendimento tutelati dalla legge 170 del 2010.
VARESE. Si tratta del 3,22% della popolazione studentesca totale: 917 alunni della scuola primaria, su un totale di 38.416 (2,39%); 1.318 alunni della scuola media, su un totale di 220.693 (5,81%) e 927 alunni della scuola superiore, su un totale di 37.196 (2,49%). Si tratta di un tema caldo che coinvolge nel dibattito gli operatori della sanità e della scuola. Infatti, i disturbi specifici dell’apprendimento e le altre difficoltà scolastiche, sono stati al centro di un seminario, dal titolo “Dai Dsa ai Bes: il lavoro integrato tra i servizi sanitari e la scuola”, svoltosi ieri al centro congressi De Filippi e organizzato dal professor Cristiano Termine, docente di Neuropsichiatria Infantile dell’Insubria. Tra i relatori, anche Raffaele Ciambrone, dirigente del Miur , tra gli estensori della direttiva ministeriale sui Bisogni educativi speciali (Bes), Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Callisto Bravi, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Circolo e Massimo Agosti, direttore del dipartimento materno infantile. La dicitura Bes, non comprende solo i soggetti con Dsa, i disturbi specifici dell’apprendimento. «L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di un Dsa o di un handicap – spiega il professor Termine – e comprende i disturbi del linguaggio, il disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività e lo svantaggio sociale e culturale, queste ultime difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse». Entra nel merito Giorgio Rossi, direttore dell’unità operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale Del Ponte di Varese. «Le procedure di diagnosi, certificazione e riabilitazione per tutte le condizioni menzionate, vengono generalmente effettuate nelle strutture di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si trovano letteralmente sommerse dalle richieste con conseguente allungamento delle liste d’attesa». Non sono disponibili attualmente i dati relativi alle altre difficoltà ricomprese nei Bes, sebbene possano essere stimate in almeno il 10% della popolazione scolastica, ovvero 9.830 soggetti nella nostra provincia. Ma il vero problema è il gap normativo che ancora esiste nei confronti di queste tematiche. «Gli alunni con Bes – continua Termine – godono di una tutela solo parziale, ovvero della possibilità di ottenere un piano educativo personalizzato durante il percorso scolastico, ma non in sede di esame di fine ciclo (terza media o diploma), motivo per cui è indispensabile coprire il vuoto normativo». (V.Des.) |