========= AIFAnewsletter n.154 anno VI del 11/02/2008 =====================
Notiziario sul Deficit d’Attenzione con Iperattività, disturbi e problematiche ad esso correlati, diffuso dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD Onlus.

1.STOP AND THINK – SEMINARIO DI FORMAZIONE D A S A RIBERA (AGRIGENTO)
2.COMUNICATO DEL MINISTRO DELLE POLITICHE PER LA FAMIGLIA SU GENITORI ADOTTIVI
3.SCUOLA E FORMAZIONE INSEGNANTI DI SOSTEGNO E SUPPLENZE
4.STORIE VERE: QUANDO L’ADHD SFOCIA IN AMBITI GIURIDICO-LEGALI

RASSEGNA STAMPA

5.NEW MEDICAL RESEARCH05/02/2008 THE TIMES (:-)
6.GENITORI CONTESTANO LA BALLERINA ARMIATO. Al NOSTRI FIGLI NON BASTA LA DANZA – 07/02/08 FAMIGLIA CRISTIANA (:-)
7.VANITY FAIR: “ADHD: MALATTIA O MARKETING? LETTERE E COMMENTI DEL DIRETTORE – 06/02/08 (:-)
8.TECNICHEINNOVATIVE PER RIUSCIRE A IMPARARE L’ARENA DI VERONA – 04/02/2008
con COMMENTO del dott. SAMUEL CORTESE, NEUROPSICHIATRA INFANTILE E RICERCATORE
9.IL CASO. LA MOSTRA SCIENTOLOGY RISPONDE AL CONSIGLIERE D’AZZEO (AN) BRESCIA – OGGI 04/02/2008 (:-(
10.ECONOMIA E AFFETTIVITÀ DI RENATO PALMA – AFFARI ITALIANI SITO WEB 10/02/2008 (:-(

*****************************************************************************************
1. STOP AND THINK – SEMINARIO DI FORMAZIONE D A S A RIBERA (AG)
*****************************************************************************************
Questa settimana avrà luogo, presso la DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO “F. CRISPI” Piazza G. Cesare, 1 – 92016 Ribera (AG) – tel. +0039 0925 61182, il MODULO 2 del seminario ‘STOP AND THINK’
SEMINARIO DI FORMAZIONE D A S – comunicazione interpersonale ed interazione educativa (Disturbo dell’attenzione e iperattività).

INTERVERRANNO:
Dott.ssa Giovanna Zaffuto ispettrice
Dott.ssa Teresa Carapezza psicologa
Dott.ssa Tiziana Calabrese neuropsichiatra infantile
Dott.ssa Antonella Gagliano neuropsichiatra infantile
Dott.ssa Rosa Grosso pedagogista

N° ore 20 per partecipante per un totale di N°50 ore complessive di seminario dal 28/01/08 al 05/03/08.
N° partecipanti: N°50 Docenti scuola dell’infanzia e scuola primaria – N° 10 Personale ATA.

Calendario completo degli incontri è pubblicato all’indirizzo:http://www.aifa.it/php1/agenda.php

MODULO 2
Relatore: Dott.ssa Carapezza Teresa
Disturbi specifici dell’apprendimento scolastico (ADHD)

1.didattica metacognitiva
2. processi cognitivi
3. attenzione e metacognizione nel bambino con deficit di attenzione
4. autoregolazione cognitiva – impulsività, autocontrollo e autoistruzioni verbali – problem solving – stili attribuzionali – locus of control interno ed esterno

LUNEDI’ 11/02/2008 II incontro gruppo A 15:30 – 19:30
MARTEDI’ 12/02/2008 II incontro gruppo B 15:30 – 19:30
LUNEDI’ 18/02/2008 II incontro gruppo C 15:30 – 19:30
MARTEDI’ 19/02/2008 II incontro gruppo D 15:30 – 19:30

******************************************************************************************************************
2. COMUNICATO DEL MINISTRO DELLE POLITICHE PER LA FAMIGLIA SU GENITORI ADOTTIVI
******************************************************************************************************************
Ministro delle Politiche per la Famiglia Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA

Congedi di maternità, paternità e parentali: equiparazione dei genitori adottivi e affidatari con i genitori naturali.
E’ operativa la normativa introdotta nella legge finanziaria 2008 dal Ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, per equiparare il trattamento dei genitori adottivi e affidatari a quello dei genitori naturali in materia di congedi di maternità, paternità e parentali a prescindere dall’età del bambino adottato o affidato.
Con una circolare del 4 febbraio scorso, destinata ai datori di lavoro, l’INPS definisce le modalità di fruizione dei congedi. Finora era possibile avere il congedo di maternità retribuito solo per tre mesi e solo dopo l’avvenuta adozione. Con la nuova normativa, invece, è possibile avere il congedo per cinque mesi a prescindere dall’età del minore adottato e di tre mesi nel caso dell’affido. I congedi possono essere utilizzati anche prima dell’ingresso del bambino in Italia, nel caso delle adozioni internazionali, quando la coppia si reca all’estero per incontrare il minore per perfezionare le procedure adottive. Altra novità riguarda l’età del bambino per la fruizione dei congedi parentali: il limite di età dei 12 anni è stato abolito.

La circolare chiarisce che in tutti i casi, adozione nazionale, internazionale e affido, le nuove disposizioni si applicano per i minori adottati dal 1° gennaio 2008 e per quelli adottati nel 2007 per i quali però non siano decorsi i cinque mesi dall’inizio dell’adozione o dell’affido.

Per quanto riguarda il congedo parentale la novità è che i genitori adottivi o affidatari, analogamente ai genitori biologici, possono fruire del congedo parentale entro i primi otto anni dall’ingresso del minore nel nucleo familiare, indipendentemente dall’età del bambino nel momento dell’adozione o dell’affidamento e comunque non oltre il compimento della maggiore età.§

Al padre lavoratore spetta il congedo di paternità (adozione nazionale, internazionale ed affido), alle stesse condizioni previste per la madre, per tutta la durata del congedo di maternità o per la parte residua, in alternativa alla madre lavoratrice che vi rinuncia anche solo parzialmente. Il padre lavoratore potrà usufruire dei congedi anche in caso di decesso o infermità della madre e nei casi di abbandono o affidamento esclusivo.

Roma, 7 febbraio 2008
http://www.governo.it/Presidenza/politiche_famiglia/index.html
Ufficio stampa del Ministro delle Politiche per la Famiglia – Tel. 06.67792970

******************************************************************************************
3. SCUOLA E FORMAZIONE INSEGNANTI DI SOSTEGNO E SUPPLENZE
******************************************************************************************
DOMANDA
Può essere utilizzato un insegnante di sostegno (scuola media 1° grado), ove il suo alunno fosse assente, per sostituire un docente (di altre discipline) assente?

RISPOSTA
Gentile utente,
all’art. 13 comma 6 Legge n. 104/92, si legge: “Gli insegnanti di sostegno assumono la con-titolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti” e, quindi, fa parte dell’organico funzionale di Circolo o di Istituto.
Al pari di ogni insegnante della Scuola, può essere utilizzato per supplenze in altre classi, a condizione però che, in quel giorno, gli alunni con handicap siano assenti. Deve trattarsi di soluzioni estemporanee, di breve durata, su obiettivi didattici condivisi e, soprattutto, non penalizzanti per l’alunno con disabilità.
A questo proposito, si precisa che, in una simile eventualità, il docente di sostegno dovrebbe dedicarsi ad “altri” alunni con disabilità e, solo nel caso ciò non fosse possibile, potrebbe essere utilizzato per supplenze.
La normativa vigente e da ultima la Legge finanziaria n. 289/02, all’art. 35 comma 7, stabilisce inequivocabilmente che l’insegnante per il sostegno deve essere assegnato e deve operare solo nella classe dove è inserito l’alunno con disabilità. Solo se tale alunno è assente, è legittima una sua utilizzazione per supplenze in altre classi.

**********************
4.STORIE VERE: QUANDO L’ADHD SFOCIA IN AMBITI GIURIDICO-LEGALI
**********************
Ci scrive una mamma:
Voi avete un avvocato in zona che difende i genitori di ADHD ?
La nostra situazione sta peggiorando. Venerdi l’assistente sociale ha parlato di tribunale dei minori….tra le righe ho capito che é stato un avvertimento.
Ci hanno proposto di mandare nostro figlio in una scuola a xxxxxx per bambini che hanno problemi comportamentali, tipo collegio. Oggi a scuola l’educatrice ha fatto delle domande a lui:” se noi l’abbiamo mai picchiato…”. La chiacchierata è finita in rissa perché, secondo lui, hanno parlato male di me e lui l’ha picchiata. Io avevo seguito il loro consiglio di essere piú forte e domandare rispetto, anche picchiandolo se necessario, adesso sembra che mi vadano contro e che potrei perdere mio figlio, sono un po’ spaventata e forse ho bisogno di un legale….
lettera firmata
(ndr AIFAonlus: richieste come questa ci giungono sempre più con maggiore frequenza
)

RASSEGNA STAMPA

**************************
* ARTICOLI POSITIVI*
**************************

****************************************************************
5. NEW MEDICAL RESEARCH05/02/2008 THE TIMES
****************************************************************
New medical research
Children with attention deficit hyperactivity disorder (ADHD) are nearly four times more likely than other children to be bullies, says a study by Uppsala University in Developmental Medicine & Child Neurology (Feb). The year-long study of 577 teenagers also found that children with ADHD are ten times more likely to become the victims of bullying.

Secondo una ricerca effettuata dalla Uppsala University riportata dal Developmental Medicine & Child Neurology di febbraio, la possibilità che bambini affetti dal disturbo da deficit di attenzione (ADHD) diventino bulli è quasi quattro volte più alta rispetto ai bambini non affetti da questo disturbo. Le ricerche lunghe un anno su 577 adolescenti dimostrano anche che bambini con ADHD sono dieci volte più facilmente vittime di bullismo rispetto ai loro coetanei non affetti da ADHD

********************************************************
6. GENITORI CONTESTANO LA BALLERINA ARMIATO Al NOSTRI FIGLI NON BASTA LA DANZA 07/02/08 FAMIGLIA CRISTIANA
************************************************************
GENITORI CONTESTANO LA BALLERINA ARMIATO. Al NOSTRI FIGLI NON BASTA LA DANZA
Siamo genitori di bambini affetti da sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Abbiamo letto nel numero 45/2007 di Famiglia Cristiana l’articolo di Giulia Cerqueti nel quale la grande ballerina della Scala di Milano, Elisabetta Armiato, suggerisce di far danzare i nostri bambini. Saremmo felicissimi se lei riuscisse, insegnando loro la danza classica “con il suo rigore e la sua disciplina”, a risolvere il problema. Noi non ci siamo riusciti in anni di sforzi fatti con maestri della scuola d’infanzia e della scuola dell’obbligo, logopedisti, psicologi e neuropsichiatri infantili. Forse c’è un problema biochimico di deficienza di neurotrasmettitori (dopamina e serotonina) a livello cerebrale, neurotrasmettitori scatenanti la reattività; disturbo curato anche (cioè non solo) con un farmaco che è un forte eccitante che invece in questo caso ha un effetto di stabilizzare e quindi calmare. Saremmo molto più felici se con la danza o altre arti, tipo quelle marziali, o attività fisiche, atletiche ecc, il problema potesse risolversi. La nostra scelta di “drogare” nostro figlio è stato il frutto di un percorso travagliato, difficile ma meditato, supportato da medici specialisti, psicologi ed altri genitori. Noi stiamo cercando di essere genitori. I medici cercano di curare. Ma ci spiace leggere che una così grande e brava interprete della danza a livello mondiale cambi improvvisamente specializzazione, dedicandosi alla neuropsichiatria infantile e dettando modi di comportamento e di cura, con giudizi affrettati e superficiali.
Comprendiamo la reazione dei genitori che vivono in prima persona un problema molto serio e che sono i più diretti interessati alla salute dei loro figli. Abbiamo constatato che stili ‘Adhd si fronteggiano visioni molto distanti, qualche volta frutto di posizioni ideologiche che tendono ad evidenziare gli aspetti più estremi e deleteri della controparte. Ciò ha indotto l’Istituto superiore della Sanità a costituire un sito, con sezioni di approfondimento su tutti i temi relativi, per garantire una corretta informazione sanitaria ai genitori e agli insegnanti dei bambini affetti da Adhd.
L’indirizzo internet è:www.iss.it/adhd
(ndr AIFAonlus: La lettera, a firma dei genitori con bambini affetti da ADHD, risponde all’articolo pubblicato sul numero 45/2007 della rivista dove Elisabetta Armiato proponeva di far danzare i bambini per guarirli dal disturbo. I genitori sostengono che la scelta di somministrare farmaci ai propri bambini è stato il frutto di un percorso travagliato e la invitano a non dare giudizi affrettati e superficiali)

******************************************************
7. VANITY FAIR: “ADHD: MALATTIA O MARKETING? LETTERE E COMMENTI DEL DIRETTORE 06/02/08
******************************************************
VANITY FAIR: “ADHD: MALATTIA O MARKETING?”
la rubrica delle lettere al direttore tira le fila del dibattito su Scientology e iperattività acceso nelle scorse settimane sulla rivista. Prendendo spunto da una lettera a firma di Gianluca Piroli in cui si accusa Vanity di fare processi gratuiti a Scientology, il direttore della rivista spiega che, dopo la pubblicazione del n.2, erano giunte in redazione centinaia di dure email su invito di Roberto Cestari – “Perchè non accada” – . Il dibattito continuava poi nel num. 4 di Vanity dove il direttore aveva puntualizzato i legami tra “Perchè non accada” e “Scientology”.
Il direttore respinge le accuse di Piroli di non lasciare libertà d’opinione e soprattutto gli sottolinea “In che mondo vive se può pensare che le case farmaceutiche per noi contino più dei bambini?”.
Vengono poi pubblicate le lettere di Roberto Cestari e Luca Poma alle quali il direttore risponde puntualmente. Il primo parla di razzismo nei suoi confronti e della mancanza di prove scientifiche sull’esistenza dell’ADHD: il direttore risponde riportando i dati contrastanti sulla somministrazione degli psicofarmaci ai bambini (83% secondo Perchè non accada contro il 4% dell’ISS). Luca Poma sostiene che l’articolo di Vanity sia – in parte – il “manifesto” pubblicitario di uno psicofarmaco. Il direttore risponde ribadendo la necessità di essere chiari e chiamare sempre “le cose con il loro nome”.

ADHD : MALATTIA O MARKETING?
DOPO IL NOSTRO «ATTACCO» («RAZZISTA» ED «ETEROINDOTTO»), È DIBATTITO SU SCIENTOLOGY E IPERATTIVITÀ
CARO DIRETTORE, ho letto sul n. 4 la sua risposta in merito ali’ADHD e sono rimasto colpito da due cose. 1. L’attacco nei confronti del dottor Cestari: lui si è limitato a informare persone che, come me, non avevano visto l’articolo ma che, conoscendo il problema molto bene, si sono preoccupate di farle sapere come la pensano (la libertà di pensiero esiste ancora, giusto?). 2. La grande cura con cui si è invece preoccupato di informarsi riguardo a CCDU, CCHR, Scientology (pur sottolineando che non è assolutamente sua intenzione «fare processi gratuiti a Scientology», citato però nella sua lettera 5 volte), mentre non mi pare si sia preso la benché minima cura di informare le persone riguardo al problema in questione, le controindicazioni relative all’ADHD. Spero di risvegliare il libero pensatore che probabilmente un giorno è stato: le regole del marketing sono importanti, ma il futuro dipende da noi e dalle nostre scelte. Cianluca Piroli ••• Riepilogo per chi si è perso le puntate precedenti. Nel n. 2, Vanity Fair ha pubblicato un servizio sui bambini colpiti da disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Una settimana più tardi, abbiamo iniziato a ricevere centinaia di email durissime, quasi tutte scritte da persone che dimostravano di non aver letto l’articolo ma di averne avuto segnalazione da altri. Riassumo il loro contenuto: l’ADHD è una malattia inventata dalle multinazionali farmaceutiche con la complicità degli psichiatri, in tutto il mondo milioni di bambini semplicemente vivaci vengono drogati con sostanze (metilfenidato e atomoxetina, in commercio come Ritalin e Sfratterà) che li espongono al rischio di morte, suicidio e tossicodipendenza. E noi, con il nostro articolo, ci siamo resi complici. Uno degli scriventi allegava però la segnalazione che, a quanto pare, aveva innescato la valanga: il dottor Roberto Cestari – ufficio pubbliche relazioni di «Perché non accada », cioè di una nota campagna contro il riconoscimento dello status di malattia all’ADHD – invitava a «intasare » le nostre email di messaggi di protesta. Nel n. 4, rubrica della posta, ho ritenuto opportuno pubblicare la comunicazione del dottor Cestari e mi sono permesso di mettere in evidenza una cosa. Che il CCDU, onlus di cui è presidente Cestari, e sponsor di «Perché non accada», è legato alla Chiesa di Scientology, e che questo per dovere di trasparenza andrebbe detto quando si presenta la campagna, in quanto «Perché non accada» è chiaramente ispirata alla storica e documentata guerra di Scientology contro gli psicofarmaci e contro la stessa psichiatria. Niente di male, anzi: Scientology ha condotto battaglie giuste e coraggiose contro la lobotomia e l’elettroshock.
Ma se uno scienziato annunciasse di poter dimostrare che l’embrione è capace di provare sofferenza già a poche ore dal concepimento, e però dimenticasse di dire che la sua ricerca è sponsorizzata dal Vaticano, non commetterebbe forse un’omissione grave? Perché quello che si trova dipende anche da quello che si cerca. Questo, Gianluca, non è un «attacco». Se non credessi alla libertà di pensiero, non pubblicherei le vostre lettere. Stiamo lavorando a un secondo articolo e, proprio perché un libero pensatore credo di esserlo ancora, sono pronto a cambiare idea. Però, che tristezza il suo riferimento alle «regole del marketing». In che mondo vive, se può pensare che le case farmaceutiche per noi contino più dei bambini?
LE PAROLE DI HUBBARD Leggo divertita, nel n. 4, la «chiamata alle armi» di Roberto Cestari. Se non sapete che cosa è la «Lettera di politica “Immagine Pubblica”» che lui cita, ve lo spiego io: si tratta delle indicazioni di Ron Hubbard, fondatore di Scientology, su come «allearsi» con «veri gruppi umanitari» per portare avanti la guerra antipsichiatrica. Pochi mesi dopo la sua pubblicazione, venne fondato il CCDU Internazionale.
Alessio Guidi

DEVO GIRARE CON UN BRACCIALE? L’email che ha deciso di pubblicare non è quella che io le avevo fatto inviare; ha deciso invece di pubblicare una comunicazione giuntale non so da chi, ma queste sono sue scelte. Lei mi accusa, più o meno direttamente, di «non trasparenza». Può andare nel sito web ufficiale del CCDU Italia e verificare quello che c’è scritto. E’ tutto visibile on line e sulle pubblicazioni del CCDU stesso. Che cosa dovrei fare, secondo la sua opinione? Andare in giro con un cartello appeso al collo che ricorda a tutti chi sono i fondatori del CCDU Internazionale? O forse dovrei portare un bracciale giallo? Non si preoccupi, non mi lamento, ormai ci ho fatto l’abitudine ed episodi di questo genere (e anche molto peggiori) sono, purtroppo, molto frequenti. Anzi, questa esperienza mi è particolarmente utile, perché mi aiuta a capire meglio chi è discriminato, e il fenomeno del razzismo nelle sue molteplici forme. Quando lo provi sulla tua pelle è un’altra cosa: posso assicurarlo. (A proposito, tra i fondatori ha dimenticato il prof. Thomas Szasz, mio docente e Maestro: una svista, ovviamente. Aggiungo, cosa che sembra divenuta qui importante, che Szasz è ateo e tendenzialmente anti-religioso). Quanto alle mie dimissioni dal Comitato Scientifico di «Giù le mani dai bambini», in verità sono originate da ben altri motivi rispetto a quelli che lei trascrive. Motivi che ho scritto in una lettera indirizzata a suo tempo al Portavoce, al Presidente del Comitato Scientifico e a un membro del Comitato Etico di quella associazione. Però qui la scuso, poiché quelle baggianate cui fa riferimento sono state tradotte anche in un articolo di giornale e io ho sempre evitato di rispondere, onde non suscitare altre polemiche che avrebbero danneggiato non certo me, voglio che sappia che il suo intervento, a mio modesto avviso, è equilibrato e sensato. Attendo poi sempre qualcuno che sia in grado di dimostrare scientificamente che esiste una malattia chiamata ADHD (altro che confondere le idee…), ma questa è un’altra storia.
Sono certo che non pubblicherà mai questa mia (almeno non senza tagliarla o, peggio, modificarla), ma ritenevo almeno utile farle sapere quanto sopra.
Dr. Roberto Cestari Direttore Scientifico «Perché Non Accada»

‘ Dottar Cestari, l’email che ci aveva fatto inviare lei siamo dovuti andarla a cercare, dopo, tra le centinaia che ci aveva fatto inviare da altri. Scriveva tra le altre cose, a proposito di metilfenidato e atomoxetina, che «la percentuale di bambini italiani oggi diagnosticati e trattati con queste molecole è dell’83%» A noi l’Istituto superiore per la sanità ha mandato numeri diversi: su 7.500 bambini seguiti nelle strutture neuropsichiatriche infantili e nei centri di cura per l’ADHD – solo qui, ci risulta, possono essere prescritti i farmaci in questione – quelli che seguono la terapia farmacologica sarebbero 302. cioè il 4%. Ma più che contestare i suoi numeri (potrebbero essere sbagliati i nostri) mi interessa respingere l’accusa di discriminazione. Bracciali gialli? Non diciamo sciocchezze. E’ vero, il legame con Scientology viene esplicitato nel sito del CCDU, ma io in quello di «Perché non accada» non l’ho trovato, e per favore, smettiamo di fare finta che la campagna – benché sponsorizzata anche da altri operatori – non sia legata ai principi legittimamente difesi da Scientology. So che Thomas Szasz non c’entra niente con la Chiesa, ma so anche perché Scientology lo ha «adottato», come farebbe il Vaticano con lo scienziato di cui scrivevo sopra: Szasz è il padre del movimento antipsichiatrico, convinto che la malattia mentale sia un mito. Non ho mai scritto il perché delle sue dimissioni dal comitato scientifico di «Giù le mani dai bambini» (non lo so), ma il perché della richiesta di espulsione non l’ho letto su un articolo di baggianate, bensì sul comunicato dell’associazione datato 27 dicembre 2006 : «Si è verificata la riconducibilità di detta iniziativa (“Perché non accada”) al CCDU, riconducibile al CCHR International, fondato dalla Chiesa di Scientology, e si sono a tal proposito ribaditi i nostri timori per una strumentalizzazione di detta iniziativa a fini di propaganda religiosa seppur indiretta». GIÙ LE MANI DA «GIÙ LE MANI» II «no» alla somministrazione di psicofarmaci ai bambini non è solo un «no» aprioristico, frutto di prese di posizioni ideologiche quali appunto quelle antipsichiatriche proprie di Scientology e del CCDU.

L’organizzazione della quale sono il portavoce, «Giù le Mani dai Bambini » (che, ci tengo a sottolineare, contrariamente a quanto lei ha affermato non vede attualmente tra i suoi fondatori alcun membro attivo della Chiesa di Scientology), è un comitato che consorzia centosettanta enti, tra i quali università, ordini dei medici e associazioni genitoriali e socio-sanitarie, che – lungi da promuovere una battaglia contro le multinazionali del farmaco – mette in rete accademici, medici, psichiatri e pedagogisti che – con approccio scientifico e forti di studi, pubblicazioni e una bibliografia di prim’ordine – criticano l’approccio farmacologico ai disturbi dell’infanzia. Il vostro articolo prende in esame solo una delle scuole di pensiero riguardo l’origine dell’iperattività dei bambini, guarda caso quella biologicoorganicista, che indirizza all’uso dello psicofarmaco, e il dubbio che sia «eteroindotto» dalla campagna media lanciata recentemente in Italia per conto di alcuni produttori di psicofarmaci, tramite una nota agenzia di PR internazionale, è quanto mai legittimo. Su un tema così delicato sarebbe stato utile interpellare più fonti indipendenti. Non avendolo fatto, il vostro articolo si è ridotto – in parte – al «manifesto» pubblicitario di uno psicofarmaco (del quale citate anche il nome commerciale, di fatto promozionandolo).
Luca Poma, Portavoce Nazionale Campagna «GiuleManidaiBambini» ‘

” «Giù le mani dai bambini» raccoglie voci indipendenti e autorevoli. Che tra i fondatori non ci siano «attualmente» membri attivi di Scientology interessa poco. Interessa che l’influenza – legittima, ripeto – dell’ideologia religiosa, se c’è (o c’è stata), sia (o sia stata) esplicita. Le cose vanno chiamate con il loro nome: Scientology è Scientology, e il Ritalin è il Ritalin. Niente di «eteroindotto».
Styte.it è il sito per un appuntamento quotidiano con Vanity Fair (e non solo). Tra le tante altre cose, ci trovate Caro Direttore, il blog che offre ai lettori «licenza di uccidere»: ogni settimana nuovi post, e la possibilità di dire la vostra. Per accedere a questo e agli altri contenuti di Vanity Fair cliccate sulla scritta «Vanity Fair» quando la vedete comparire sotto la testata Style.it (oppure in alto a destra, nei Quick Links). Vi aspettiamo.

***********************************************************************************************************
8.TECNICHE INNOVATIVE PER RIUSCIRE A IMPARARE L’ARENA DI VERONA 04/02/2008
***********************************************************************************************************
APPRENDIMENTO DIFFICILE. In sala Marani si è tenuto un convegno sui problemi cognitivi. Sono sempre di più i bambini con problemi di apprendimento e sempre più spesso si sente parlare di deficit di attenzione, di problemi pervasivi dello sviluppo, di dislessia, di difficoltà di linguaggio. Che fare? Ma soprattutto da che cosa dipendono? A cercare di dare delle risposte concrete è la Fondazione Autismo insieme onlus che per statuto si impegna a promuovere e diffondere informazioni ritenute idonee e sperimentate da decenni a livello internazionale. Come nel caso dell’AIT ovvero auditory integration training, una tecnica di stimolazione non invasiva che consiste in una terapia di dieci giorni di riabilitazione intensiva attraverso un dispositivo elettronico conosciuto con il nome di audiokinetron. Questa particolare tecnica è conosciutissima nel resto del mondo. La vicina Spagna la utilizza da circa 40 anni. È stata ideata da Guy Berard, otorinolaringoiatra francese. Il metodo è stato presentato in sala Marani, a Borgo Trento, nel corso di un incontro dal titolo «Il ruolo di una corretta stimolazione uditiva nei processi di organizzazione neurologica», a cui ha partecipato il direttore degli Istituti Fay, Manuel Dominguez. Da poco gli Istituti Fay di Madrid hanno aperto una sede distaccata a Lucca, per poter meglio seguire le 40 famiglia italiane che facevano avanti indietro tra le due penisole per potere adoperare la tecnica che come evidenzia lo stesso Dominiguez «non è una medicina per tutto ma può significare un aiuto fondamentale per migliorare i sintomi riguardanti un’incompleta organizzazione delle aree uditive, cognitive e del linguaggio di diversi problemi». «Un corretto modo di sentire offre stimolazioni diversi da chi non sente bene. In sintesi il vedere e il sentire correttamente sono prerequisiti dell’apprendimento», sostiene il direttore della Fay onlus italiana, il centro di neurosviluppo che approfondisce quella che è una branca delle scienze della riabilitazione. «Purtroppo per molto tempo nel nostro Paese si è pensato che la fisioterapia fosse tutto, invece occorre stimolare anche tutti gli altri sensi», afferma Tilde Amore, presidente della Fondazione Autismo Insieme onlus sorta nel 2000 con il proposito di sostenere le famiglie degli autistici. L’obiettivo è di offrire un futuro a chi soffre di questo disturbo neurologico anche dopo la morte dei genitori. Per questo è nato il «dopo di noi». Come si effettua l’AIT? Bambini, ragazzi, adulti, ascoltano della musica filtrata tramite un sistema elettronico che va a stimolare particolari zone celebrali. Uno studio inglese metteva in relazioni i disturbi dell’attenzione, della dislessia e di tante altre patologie che si legano alle difficoltà di apprendimento, con l’inquinamento e l’alimentazione. Dominguez non lo nega e mette le mani avanti: «È vero, lo studio che è stato bloccato e quindi mai pubblicato, evidenzia come fattori alimentari e inquinamenti possano influire sulle cause dell’autismo. Ma è tutto da verificare». Per chi volesse saperne di più gli istituti Fay onlus hanno un sito www.istitutifay.org. Per le tematiche poste dalla Fondazione Autismo Insieme onlus possono telefonare al 347.0422512 o scrivere a autismoinsime@ libero.it.A.Z.

***********************************************************************************************************************
COMMENTO su AIT del dott. SAMUEL CORTESE, NEUROPSICHIATRA INFANTILE E RICERCATORE
***********************************************************************************************************************
Qui riporta l’abstract di una interessante revisione di tutta la letteratura scientifica effettuata recentemente:
Arch Dis Child. 2006 Dec;91(12):1018-22. Epub 2006 Aug 3. Links Auditory integration training and other sound therapies for autism spectrum disorders: a systematic review.Sinha Y, Silove N, Wheeler D, Williams K. Child Development Unit, The Children’s Hospital at Westmead, Westmead, New South Wales, Australia. yashwans@chw.edu.au

OBJECTIVES: To determine the effectiveness of auditory integration training (AIT) or other methods of sound therapy in people with autism spectrum disorders (ASD).
STUDY DESIGN: A systematic review was carried out of randomised controlled trials(RCTs) of adults or children with ASD. Meta-analysis was attempted.
RESULTS: Six RCTs of AIT, including one crossover trial, were identified, with a total of 171 participants aged 3-39 years. 17 different outcome measures were used, with only two outcome measures used by three or more studies. Meta-analysis was not possible owing to very high heterogeneity or presentation of data in unusable forms.
Three studies did not show any benefit of AIT over control conditions.
Three studies reported improvements at 3 months in the AIT group for total mean scores of the Aberrant Behaviour Checklist (ABC), which is of questionable validity. Of these, one study also reported improvements at 3 months in the AIT group for ABC subgroup scores. No significant adverse effects of AIT were reported.
CONCLUSION: At present there is not sufficient evidence to support its use.

OBIETTIVI: determinare l’efficacia della tecnica AIT o di altri metodi di terapia sonora nelle persone affette da disturbi dello spettro autistico. STUDI: è stata effettuata una revisione sistematica dei controlli randomizzati su bambini e adulti affetti da autismo.
ESITI: Sono stati identificati sei controlli randomizzati dell’AIT, incluso un controllo incrociato su un totale di 171 partecipanti tra i 3 ed i 39 anni. Sono stati usati 17 differenti valutazioni dei risultati, con soli due valutazioni usati da tre o più studi. Non era possibile effettuare un’analisi di trasposizione a causa dell’elevata eterogeneità o dalla presentazione dei dati in forma inusuale.
Tre studi non hanno dimostrato alcun beneficio del AIT in tutte le condizioni di controllo.
Tre studi riportavano miglioramenti a tre mesi nel gruppo AIT con un punteggio medio della checklist ABC(Aberrant Behaviour Checklist) di dubbia validità. Di questi, uno studio riportava inoltre miglioramenti a tre mesi nel gruppo AIT per il punteggio del sottogruppo ABC. Nono sono stati segnalati effetti negativi dell’AIT.
CONCLUSIONE: non c’è al momento un’evidenza scientifica sufficiente per dire che tale tecnica è efficace

**************************
* ARTICOLI NEGATIVI*
**************************

**********************************************************************************
9.IL CASO. LA MOSTRA SCIENTOLOGY RISPONDE AL CONSIGLIERE D’AZZEO (AN) BRESCIA OGGI 04/02/2008
***********************************************************************************
Scientology risponde al consigliere D’Azzeo (An)
Dopo l’annullamento della mostra «Psichiatria, un viaggio senza ritorno» (inizialmente prevista al Vanvitelliano, poi resosi indisponibile). la Chiesa di Scientology replica al consigliere di Alleanza Nazionale Antonio D’Azzeo che aveva sollevato il caso: «Farebbe bene a verificare le notizie che riceve, prima di dare la possibilità a chiunque di coprirlo di ridicolo», dice una nota nella quale Scientology precisa anche che nei tempi in cui «anche il Papa sostiene la libertà di religione siamo di fronte ad una religione, Scientology, che non ha più tempo per queste opinioni, avendo già provato fin troppo quello che è davvero, in ogni sede possibile». Nel segnalare che atti di questo tipo potrebbero sfociare nell’«intolleranza»,continua ancora la nota: «Non conosciamo le ragioni di D’Azzeo. Sappiamo che la mostra dà fastidio, e che qualcuno si è scomodato per farlo notare. Ma proprio per questo, sala o non sala, sindaco o no, la mostra arriverà a Brescia. Le risposte del sindaco non ci hanno soddisfatto. Scientology ricorda che «un consigliere regionale di An, quindi del partito di D’Azzeo, sta lavorando a a fianco al Ccdu per sradicare gli abusi psichiatrici, ed è anche stato il primo firmatario di una mozione regionale, in materia di “psicofarmaci ai bambini”». «Sono amareggiato ma non stupito per ciò che è successo – dice Gianluca Pedretti, portavoce locale di Scientology -. La religione non deve avere ingerenze con la politica, ma è vero anche il contrario».


*************************************************************************************************************
10.ECONOMIA E AFFETTIVITÀ DI RENATO PALMA AFFARI ITALIANI SITO WEB 10/02/2008
*************************************************************************************************************
Partiamo da un dato evidente: nonostante i politici si affannino per farlo aumentare, insieme al PIL crescono l’insoddisfazione e la fatica di vivere. Ciecamente, però, continuano a sostenere che questa è l’unica strada per stare meglio. L’obiettivo però resta sempre ad un passo e richiede ancora un altro sforzo, un’altra rinuncia. Bisogna andare avanti, si dice a destra e a manca, senza tener conto del fatto che “il mal’essere” colpisce un numero sempre maggiore di persone, come testimonia l’incremento vertiginoso del consumo di psicofarmaci.
Le conseguenze più gravi di questa marcia forzata si abbattono sulla qualità della vita dei bambini e degli adolescenti. Molti di loro devono infatti ricorrere alle cure degli psichiatri: i bambini che soffrono del cosiddetto “disturbo da deficit di attenzione con iperattività? vengono trattati con il Ritalin; un adolescente su quattro è depresso, ha paura di essere giudicato imbranato e soffre terribilmente alla sola idea di porsi in relazione con gli altri (“sindrome di Linus”).
Sappiamo inoltre che moltissime persone, non solo ragazzi, fanno largo uso di alcool e di sostanze stupefacenti e hanno comportamenti alimentari autodistruttivi (del tipo bulimia anoressia) e socialmente pericolosi. L’impressionante numero di suicidi tra i giovani è il sintomo evidente del fatto che lo stress dei sistemi di adattamento alla “realtà economica” sta diventando insostenibile: troppa fretta, troppa competizione.
E’ facile sentirsi soli e isolati in un contesto che non tiene conto delle nostre debolezze, dei nostri bisogni, dei nostri tempi. La vita assomiglia sempre più a una giostra troppo veloce, con pochi appigli per farci sentire sicuri. Il fatto che a farne le spese siano soprattutto i nuovi arrivati, cioè la parte della società che ha bisogno prima di tutto di attenzione e di cura, quindi di tempo e di affetto, indica chiaramente il fallimento di un sistema che non tiene in nessuna considerazione i valori dello stare insieme, delle relazioni affettive: beni non acquistabili, non vendibili, non sostituibili con altri beni.
(ndr AIFAonlus: pur essendo d’accordo sull’insostenibilità dei ritmi imposti dalla società moderna, bisogna dire che l’autore mostra di non conoscere la differenza tra disturbo e disagio, giustamente essendo, penso, un esperto di economia. Sarebbe opportuno scegliere in futuro altri esempi.)