========= AIFAnewsletter n.64 del 13/02/2004

In questo numero:

1. ULTIMISSIME DAL FORUM AGORA’

2. CORSI DI AGGIORNAMENTO SUI DAS

3. CONVEGNO A NAPOLI SU “HANDICAP E SCUOLA”

4. RASSEGNA STAMPA

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1. ULTIMISSIME DAL FORUM AGORA’

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a cura di Simona Quaglia referente.cagliari@aifa.it A seguito dei vari interventi che si sono succeduti nel breve arco di questi primi mesi di attività del forum Agorà e delle numerose visite che sono state effettuate sul topic “ADHD adulti”, ecco a voi in prima pagina, per un più rapido accesso e una maggiore fruibilità di notizie, un vero e proprio “CLUB” dedicato ai Grandi. Ai Grandi AD(H)D che, ne siamo certi, faranno Storia! Possiamo scriverla insieme questa Storia su: http://www.aifa.it/Agora/, Diretta Adulti: presa di contatto, presa di coscienza, presa dei diritti dei “Grandi AD(H)D”. Se non vi siete ancora iscritti, non perdete questa nuova occasione: l’anonimato garantisce la vostra privacy, cliccate e inserite un nick di vostra fantasia e… il gioco è fatto! Siete i benvenuti, buona navigazione!

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2. CORSI DI AGGIORNAMENTO SUI DAS

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I Corso di aggiornamento teorico-pratico su diagnosi e trattamento dei Disturbi dell’Apprendimento, Diagnosi Funzionale secondo l’ICF (OMS), Educazione Socio-Affettiva A cura del Centro Studi Erickson e Associazione Progetto Antropos Marzo-Settembre 2004 Aversa (CE) – Centro Congressi Ristorante Nobel di Aversa info: chiricog@libero.it Dr. Chirico 338-8407982 Download programma: www.aifa.it/documenti/corsoAversa04.zip *Settimana Psicopedagogica Corso di perfezionamento in Psicopatologia dell’apprendimento “Le basi psicologiche neuropsicologiche dei disturbi dell’apprendimento” (Corso residenziale) 05/07/2004 – 10/07/2004 Civitanova Marche (MC) Info: Segreteria Organizzativa – Tel 0733-818112 Segreteria scientifica re410386@hotmail.comXIII Programma: www.aifa.it/documenti/corsoCivitanova04.zip

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3. CONVEGNO A NAPOLI SU “HANDICAP E SCUOLA”

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Napoli 10/03/2004 Aula Magna Istituto Tecnico Industriale Statale “Enzo Striani” info: Lions Club Mergellina 081-7430045 ass.peepul@virgilio.it Interverrà anche l’AIFA con l’ADHD Programma: www.aifa.it/documenti/convHandicapnapoli.zip La riscossa dei diversamente abili. Circa 30 milioni di persone in Europa, il 10% della popolazione, sono portatori di Handicap; in Italia circa tre milioni stando alle statistiche più recenti. Nonostante gli ultimi anni abbiano fatto registrare qualche lieve progresso, questa categoria deve ancora confrontarsi con numerosa barriere per accedere agli edifici o utilizzare mezzi di trasporto, per inserirsi nella scuola e nel lavoro (ohimé quanta resistenza passiva!), per ottenere tutte le cure che sono loro necessarie. Famiglia, scuola, sport, cultura e sempre meno. burocrazia sono li obiettivi prefissati per poter realizzare qualcosa di serio e di concreto. In questa scia si inseriscono i Lions, sempre sensibili ai problemi sociali: infatti, il direttivo del Distretto 108 YA ha già da tempo approvato il progetto “Handicap e Scuola”, che vede come leader il L.C. Napoli Mergellina collaborato dal L.C. Napoli Virgiliano. Il Convegno, del quale presentiamo il Programma e che si avvale della collaborazione del “Centro Studi e Ricerche Delacato”, del “CE.RI.PE. – Centro Ricerche Pedagogiche”, della “Direzione Scolastica della Campania”, del personale dell’ ITIS “Enzo Striani”, della “Commissione per la disabilità dell’Università di Napoli – Federico II°” e delle varie Associazioni di diversamente abili, oltre a esporre le varie tematiche connesse ai differenti settori, si propone lo scopo di indire corsi di formazione nelle scuole di ogni ordine e grado al fine di diffondere la legge 104/92 in tutti i suoi risvolti sociali, per l’ integrazione nel mondo del lavoro oltre che nella scuola dei diversamente abili. Ci auguriamo in tal modo di poter contribuire allo svolgimento corretto e consapevole di questo importante e, forse talvolta volutamente ignorato, servizio sociale. (Renato Sinno)

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4. RASSEGNA STAMPA

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Con la collaborazione di “Ketchum. Passion and Precision in Communication”.

POSITIVO

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Alto Adige 06/02/2004

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MERANO. Bambini iperattivi o sempre svogliati, incapaci di concentrarsi su un gioco o un impegno scolastico per più di qualche minuto. Su di loro, sull’esperienza raccolta da esperti e familiari e dedicato l’incontro che il Lions Club Merano Maiense ha deciso di organizzare per giovedì prossimo alle ore 20 in sala civica. La sindrome da deficit di attenzione, questo il nome tecnico, è una condizione morbosa molto complessa che, seppure sviluppata su una condizione patologica cerebrale, si estrinseca in modo molto diverso. Il disturbo è tanto comune nella popolazione scolastica, quanto poco conosciuto, non solo tra gli insegnanti, ma anche tra gli stessi medici psicologi. Un bambino che mostri problemi comportamentali a casa e a scuola, potrebbe essere affetto da questo disturbo e rimanere per anni senza una corretta diagnosi e terapia. La conferenza del Lions Club vuole raccogliere quante più notizie possibili su centri, associazioni e medici che abbiano esperienza della sindrome, in modo che il genitore, l’insegnante o il medico di base possano fare riferimento a chi è in grado di aiutarli.

Il Resto del Carlino 07/02/2004

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Un giovane su quattro accusa problemi di disagio CESENA – Cesena, pagina III – IL CASO

Associazioni cattoliche lanciano l’allarme di Andrea Alessandrini Mentre cresce il pericolo nelle sabbie mobili del disagio adolescenziale, nasce una cordata di forze cesenati per aiutare le famiglie ad educare i figli. Il progetto in cantiere è di una costellazione di associazioni cattoliche: Agesc associazione genitori scuole cattoliche, Cesena Studenti, consultorio per la famiglia don Giorgini, La comitiva, La società dell’allegria, PomeRidiamo. Al salone di Palazzo Ghini hanno tenuto un convegno su «Come educare i bambini a un corretto stile di vita», dopo altri sul metodo di studio e la pratica sportiva. Relatori il pediatra Arturo Alberti e la neuropsichiatra infantile Laura Bassani. «L’autentica emergenza per i nostri bambini – dice il presidente Agesc cesenate Antonio Belluzzi – è l’educazione. Il fai da te non basta. Le famiglie debbono sorreggersi insieme». All’incontro sono stati diffusi da ti allarmanti sui disagi degli adolescenti, desunti dai piani Ausl per la salute. Disagio sociale . Ogni anno circa ben 400 nuovi utenti tra 0 e 18 anni accedono al servizio di neuropsichiatria infantile per disturbi emozionali e del comportamento: il 25% della popolazione tra 0 e 18 anni, contro il 5 e 6% della media regionale. Sono circa 40 i nuovi affidi annui per situazioni familiari ad alto rischio con relativo decreto del Tribunale dei minorenni di affido al servizio sociale: un minore su 40 vive in una situazione di disagio ad alto rischio. Nelle famiglie con minori di 14 anni, il 70% delle madri lavora. Il tasso di inserimento all’asilo nido (fino a tre anni) è salito al 56%. Disagio scolastico . La mortalità scolastica (i bocciati) nel biennio delle superiori si attesta in media sul 17%; dal 1° al 5° anno si dimezzano gli iscritti ai tecnici e professionali. Il 70% degli abbandoni è definitivo. Disagio psichico . In media il Ps del Bufalini registra cinque tentati suicidi all’anno nella fascia tra 15 e il 19 anni (8mila ragazzi). Negli adolescenti sono cresciuti i disturbi alimentari (bulimìa e anoressia): raddoppiano gli assistiti dall’Ausl (da 54 a 114). Un dato positivo, citato dal pediatra Alberti: il Cesenate è tra i territori in Italia dove è minore il ricorso agli psicofarmaci per la cura degli adolescenti. «Secondo lo stesso Piano per la salute Ausl – dice il presidente Agesc Belluzzi – i comportamenti autolesivi vengono messi in pratica dagli adolescenti per riempire un vuoto esistenziale. Bisogna educare i bambini a un pieno esistenziale fondato su un’esperienza di fede che abbracci tutti gli ambiti, dalla famiglia alla scuola, dal gioco al gruppo dei pari».

www.bandieragialla.it

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Bambini cattivi? Il 19 febbraio a Zefiro un incontro sui problemi dell’iperattività infantile di Chiara Rancati A.D.H.D. è un acronimo inglese e sta per Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ovvero disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Una vera e propria patologia, che colpisce circa il 4% dei bambini in età scolare. Una disfunzione organica dei neurotrasmettitori cerebrali che regolano l’attenzione, di base ereditaria ma fortemente influenzata dal contesto, che però spesso non viene rilevata, perchè i suoi sintomi (incapacità di stare seduto e fermo, difficoltà di attenzione per tempi prolungati e di ascolto di chi parla, disorganizzazione e facilità a perdere oggetti personali) sono difficilmente distinguibili dalla tipica “vivacità” infantile e perchè non esiste un esame clinico specifico per la sua individuazione (basata su griglie di comportamento). Per spiegare a genitori e non questo disturbo così misconosciuto e per coinvolgere gli operatori in un progetto di gruppo di lavoro locale sul tema l’educatore Luca Grossi e i rappresentanti locali di A.I.D.A.I. (Federica Fini) e A.I.F.A. (Anna Maria Cava) organizzano il 19 febbraio alle ore 20.30 presso la Sala Biblioteca di Zefiro (via Legnano 2, Bologna) un incontro divulgativo. “Vorremmo creare una rete tra gli operatori, vedere cosa c’è e soprattutto cosa potrebbe esserci – dice Luca Grossi – ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto gli insegnanti, che possono imparare ad adottare strategie educative capaci di accogliere le particolarità di questi bambini.” Per curare l’A.D.H.D. serve una terapia multimodale, che può prevedere psicoeducazione, parent training e psicofarmaci . E proprio questo ultimo punto genera grandi discussioni intorno alla malattia, secondo alcuni una semplice “via di fuga” assolutamente non scientifica per etichettare bambini che non rientrano nei canoni di normalità prestabiliti. In realtà, secondo i più recenti studi di psicoterapia svolti negli USA, un bambino affetto da A.D.H D. non diagnosticata o non correttamente curata sarà più esposto dei coetanei a problemi di autostima, a causa degli scarsi risultati scolastici, abbandono scolastico precoce e devianze tipiche (alcolosmo, tossicodipendenza, esplosioni di violenza). Ma far curare un bambino iperattivo non è facile: “In questa zona abbiamo riscontrato poche risposte. – aggiunge sempre Luca Grossi – Anche le strutture ospedaliere più importanti possono fare poco perchè seppure in alcuni casi riescono a diagnosticare la patologia non sono comunque in grado di offrire le terapie adeguate. I genitori con figli malati di A.D.H.D. devono quindi spostarsi per rivolgersi a realtà più avanzate, come Genova e San Donà di Piave”. L’incontro del 19 febbraio vuole dunque sondare il terreno per l’organizzazione di attività a Bologna e provincia, come seminari più specifici e corsi di formazione per insegnanti e di aggiornamento su patologia e terapie per pediatri. Per maggiori informazioni Luca Grossi (educatore professionale) cell: 348/03.49.836 e-mail: topspin@libero.it Anna Maria Cava (referente AIFA di Bologna) cell: 340/64.13.541 e-mail: referente.bologna@aifa.it

NEGATIVO

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Gazzetta di Modena 08/02/2004

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Il Ritalin non va? Ecco il nuovo affare: diamo il Prozac ai bimbi di otto anni SANITA’ E DINTORNI

Per quanto possa avere dell’incredibile, nell’ottobre del 2001, fu proprio la Commissione unica del farmaco del nostro Ministero della Sanità ad invitare le aziende farmaceutiche produttrici del Ritalin, ad avviare le procedure per la registrazione del prodotto anche in Italia: «Visto il ruolo del metilfenidato (del Ritalin cioè) nel trattamento dell’Adhd – fu detto – vista l’elevata incidenza di questa sindrome in età prescolare e adolescenziale, e vista l’assenza di farmaci alternativi in merito». A distanza di più di due anni, è stato da più parti riconosciuto a “Sanità e dintorni” il merito di aver contribuito in campo nazionale, ad avere del tutto ridimensionato i dati relativi alla incidenza dell’ Adhd e soprattutto di aver senza mezzi termini denunciato come il farmaco fosse un’anfetamina, una vera e propria droga, con relativa dipendenza e gravi effetti collaterali. A tal punto che gli stessi estimatori del Ritalin ammettono oggi che si tratta di un “vecchio farmaco”, che può essere sostituito con altre molecole esistenti in commercio. É cominciata così ancora una volta con sperimentazioni e ricerche discutibilissime una manovra pubblicitaria (neanche troppo mascherata) condotta in modo massiccio dalle case farmaceutiche produttrici per introdurre in campo pediatrico gli antidepressivi, primo fra tutti il Prozac. Farmaci che sarebbero meno tossici e più agevoli. Nonostante che in Inghilterra questi farmaci siano stati estromessi dalle cure prescrivibili a bambini e adolescenti sotto i 18 anni già dal dicembre del 2003, e nonostante che negli Stati Uniti, per la prima volta, sia addirittura il Washington Post a pubblicare che c’è la prova scientifica che c’è un rischio è più alto di suicidio nei bambini curati col Prozac, Paxil o Zolof rispetto al placebo la Società Italiana di Pediatria dal marzo scorso continua a sollecitare l’impiego del Prozac per curare la depressione dei bambini di età superiore agli otto anni. Auspichiamo – scrive un’apposita commissione di questa società – che il farmaco venga registrato per l’uso pediatrico anche in Italia, in modo da poter essere regolamentato e che venga prescritto solo dagli specialisti in neuropsichiatria infantile e in neuropediatria. Anche se gli effetti collaterali del Prozac nei bambini, già documentati, sono tutt’altro che trascurabili, fra tutti può verificarsi un ritardo nella crescita; anche se nella Comunità Europea il Prozac e tutti gli altri prodotti che contengono la stessa molecola sono destinati agli adulti, e l’impiego in pediatria è ufficialmente limitato a condizioni di gravità sotto stretto controllo, nel nostro paese esiste ormai un grande… interesse per introdurre la somministrazione di psicofarmaci anche ai bambini. Non c’è prova che siano efficaci sui minori. L’industria farmaceutica è addirittura sospettata di tenere nascosti i dati sull’inefficacia. Sta diventando oggi norma comune che i ricercatori diventino venditori di psicofarmaci, e purtroppo tra gli scopi principali della maggior parte di congressi, convegni, seminari per così dire scientifici appare quello di vendere i partecipanti allo sponsor. Di questo conflitto di interessi e sulla pericolisità degli antidepressivi in età pediatrica continueremo a soffermarci le prossime volte in “Sanità e dintorni”.

Emilianet 10/02/2004

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Appuntamenti ed iniziative in città e in provincia MODENA – Incontri, avvenimenti ed iniziative a Modena e provincia […]

PRIMA MOSTRA INTERNAZIONALE SULLA PSICHIATRIA: ABUSO DEI DIRITTI UMANI- Oggi è stato l’ultimo giorno della mostra che si è tenuta a Modena presso il centro commerciale la Rotoda via Morane,500 la mostra che arriva in questa città dopo aver effettuato diverse tappe in alcune delle più importanti città Italiane come Roma, Firenze Torino, Reggio Emila, Cagliari partendo dalla lontana Sicilia. In queste occasioni la mostra è stata visitata da più di diecimila persone che hanno potuto constatare quanto sia urgente che sia messo in atto lo scopo del Comitato Dei Cittadini Per i Diritti dell’Uomo : …ripristinare i Diritti Umani nel campo della salute mentale. La mostra, nei suoi 170 metri quadrati di esposizione, è una denuncia visiva e documentata della storia della psichiatria dall’origine degli ospedali psichiatrici fino ai giorni nostri, spaziando dall’Olocausto a favore della razza pura, alla più recente pulizia etnica nella ex Yugoslavia. La presenza di Psichiatri in entrambi i conflitti che hanno spinto questa aberrante ideologia balza chiaro all’attenzione di chiunque. Sottotitolo della mostra è ” COSA LA GENTE NON SA RIGUARDO ALLA PSICHIATRIA “. Questo è lo scopo più importante dell’iniziativa: dare alla gente un’informazione effettiva libera da Rassegna PSICHIATRIA INFANTILE ideologie o peggio da interessi di mercato… Anche in Italia s’incomincia a parlare di ADHD (il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) che colpirebbe milioni di bambini nel mondo stando ai dati che ci vengono trasmessi a livello internazionale. Una delle parti della mostra porta l’attenzione del visitatore proprio sul problema di questa presunta malattia, per altro mai dimostrata dagli psichiatri sostenitori di questa teoria. Ne viene fuori il sospetto che il tutto sia solo una ben congegnata operazione di marketing con l’unico scopo di spacciare psicofarmaci anche ai bambini, con le conseguenze che chiunque può immaginare. Lo scopo della mostra è accrescere la consapevolezza pubblica e far si’ che i Diritti Umani, nel campo della salute mentale, siano un fatto e non semplicemente una promessa spesso immolata a favore degli enormi interessi economici che scatena l’argomento. […]