========= AIFAnewsletter n.25 del 22/03/2003 ============

 


In questo numero

  1. QUANDO MAMMA E PAPA’ HANNO L’ADHD
  2. NOVITA’ DAL SITO DELL’AIFA: L’ARCHIVIO NEWSLETTER
  3. MONELLI O BAMBINI DA CURARE?
  4. CONVEGNO SUI DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO
  5. COMUNICATO ANSA SULLA CONSENSUS

=========================================================


1. QUANDO MAMMA E PAPA’ HANNO L’ADHD


Prosegue l’interesse per l’ADHD dell’adulto e per chi, come genitore, si scopre specchio del figlio al quale è stato diagnosticato l’ADHD. Cosa fare? Come affrontare il confronto?
Grazie alla collaborazione di Astrid Gollner, referente AIFA, un nuovo articolo viene a integrare la neo-pagina del sito dedicata a questo problema http://www.aifa.it/adhdadulto.htm
Il documento è scaricabile a questo indirizzo: http://www.aifa.it/documenti/mammaepapa.zip


2. NOVITA’ DAL SITO DELL’AIFA: L’ARCHIVIO NEWSLETTER


Grazie all’attiva collaborazione di Massimo Micco, referente AIFA per la Campania e responsabile delle servizio Newsletter, da oggi è possibile consultare nel sito dell’AIFA l’archivio delle Newsletter pubblicate dall’inzio dell’anno (http://www.aifa.it/ArchivioNews/BachecaNewsAIFA.htm).
L’archivio è indicizzato come tutto il sito, per cui è anche possibile fare una ricerca rapida per nome sfruttando il motore di ricerca interno raggiungibile dall’home page o dall’indirizzo http://www.aifa.it/cerca.htm


3. MONELLI O BAMBINI DA CURARE?


Uscirà su “Corriere Salute” domenica 23 marzo, l’articolo riportato di Roberto Albani: “Negli USA i neuropsichiatri infantili calcolano che circa il 7 per cento dei bambini è affetto da Deficit Di Attenzione e Iperattività (ADHD), condizione che rende molto difficile la concentrazione e l’apprendimento, nonostante un’intelligenza più che normale. La maggioranza degli specialisti italiani afferma invece che moltissimi dei bambini cui è attribuita questa diagnosi sono semplicemente “vivaci e svogliati”. In ogni caso, qui da noi i neuropsichiatri si oppongono strenuamente alla cura del disturbo con un farmaco stimolante, il metilfenidato, usato tranquillamente negli USA. Affermano che si tratta di una sorta di stupefacente, una comoda scappatoia per indurre all’obbedienza i piccoli monelli e, magari, predisporli anche all’uso delle droghe. In realtà i dati di numerosissime ricerche condotte negli USA negli ultimi trent’anni confermano che il farmaco migliora nettamente l’attenzione e le prestazioni scolastiche dei bambini affetti da ADHD, con gran beneficio per la loro autostima e per il rapporto con i genitori. Nel numero di Pediatrics di gennaio scorso, inoltre, una “review” dimostra che la terapia con metilfenidato non solo non aumenta, ma riduce sensibilmente il rischio di abuso di droghe”.


4. CONVEGNO SUI DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO


Come si sarà notato dalle ultime Newsletter l’AIFA ha a cuore i Disturbi dell’Apprendimento. Questo è dettato dal fatto che con grossa frequenza essi si associano all’ADHD e pertanto meritano grande attenzione tra i clinici e i genitori, nonchè una maggiore coordinazione e collaborazione anche tra le Associazioni.
E’ così che questa volta vi segnaliamo un Convegno accreditato che si svolgerà a Torino organizzato dall’Unione Culturale Franco Antonicelli dal titolo: “Disturbi dell’apprendimento e dislessia: che fare?”. Il programma può essere scaricato a questo indirizzo: http://www.aifa.it/documenti/convApprend5-4-03.zip
Per i soci AIFA è previsto uno sconto sull’iscrizione del 10%. Info: piramidal@iol.it


5. COMUNICATO ANSA SULLA CONSENSUS


PSICHIATRIA: IPERATTIVITA’ BIMBI, SERVE PIANO NAZIONALE CONFERENZA ESPERTI PER PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E CURA – (ANSA) MRB 11-MAR-03 20:06 NNNN (ANSA)
– ROMA, 11 MAR – La diagnosi e la cura del deficit di attenzione dei bambini deve essere effettuata da operatori della salute mentale dell’eta’ evolutiva e deve coinvolgere, sempre e sin dall’inizio, oltre al bambino, i suoi genitori, gli insegnanti e il pediatra di famiglia. Questa una delle indicazioni di un gruppo di esperti pediatri e neuropsichiatri infantili che si sono riuniti in una Conferenza nazionale – svoltasi a Cagliari – per stabilire comportamenti comuni sul disturbo da deficit di attenzione con iperattivita’ (ADHD).
Gli esperti hanno indicato la necessita’ di promuovere un piano nazionale di cura e assistenza dei bambini affetti da ADHD, una malattia con una prevalenza stimata tra 1-4 % della popolazione in eta’ scolare.
La conferenza e’ stata promossa dall’Universita’ di Cagliari e dall’ Istituto Mario Negri di Milano anche in relazione alle problematiche legate alla probabile reintroduzione in commercio del metilfenidato (Ritalin) per curare l’ADHD, che ha suscitato confusione anche nell’opinione pubblica. Gli esperti hanno inoltre spiegato che il programma di trattamento deve prevedere consigli e supporto anche per i genitori e gli insegnanti, oltre a interventi psicologici specifici.
”La terapia con farmaci – hanno affermato in una nota – dovrebbe essere intrapresa solo se indicata da un neuropsichiatra infantile, in accordo con le evidenze riconosciute dalla comunita’ internazionale. Il neuropsichiatra infantile deve anche coordinare e monitorare con gli altri operatori e la famiglia il percorso assistenziale del bambino”.