In chiusura di Ottobre, mese internazionale della consapevolezza sull’ADHD, ADHD Europe (www.adhdeurope.eu) la rete europea delle associazioni dei pazienti con ADHD di cui fa parte anche AIFA Onlus, invita a diffondere e a condividere il minidocumentario “Shine a light – Understanding ADHD” – “Accendi una luce per comprendere l’ADHD” nato dall’idea di due giovani scienziate, Laura Ghirardi e Nicoletta Adamo: è stato realizzato da 4 Quarter Films (www.4quarterfilms.com) con 4 enti di ricerca finanziati attraverso programmi dell’Unione Europea:
Mind www.mind-project.eu; Aggressotype www.aggressotype.eu;
CoCA coca-project.eu; Eat2BeNICE newbrainnutrition.com
#shinealightonADHD #ADHDAwarenessMonth #breakstigma #noMoreMarkofShame #LightUpYourCityForADHD
Di cosa parla il video?
In questo mini-documentario, persone con ADHD e loro familiari raccontano come ci si sente ad avere l’ADHD, quali sono le sfide e quali gli aspetti positivi. Inoltre, medici e ricercatori approfondiscono le origini del disturbo e cosa hanno imparato dall’esperienza di lavorare con pazienti con ADHD, ma anche quali sono le principali questioni alle quali i ricercatori cercano di dare una risposta sull’ADHD.
Molti bambini, adolescenti e adulti soffrono per l’ADHD. L’ADHD é un disturbo complesso che condiziona le persone in modi diversi. In generale le persone fanno esperienza con i problemi quotidiani, specialmente in riferimento alla capacità di regolare l’attenzione, gli impulsi e le emozioni. Allo stesso tempo, le persone con ADHD godono della loro creatività e energia positiva. I medicinali hanno effetto per molte persone con l’Adhd, ma non per tutte. Quando funzionano tuttavia i medicinali occorre prenderli ogni giorno, curano, ma non guariscono dal disturbo. Altri tipi di trattamento devono ancora essere provati e testati. Una migliore conoscenza dell’ADHD e la divulgazione della consapevolezza aiuterà le persone a capire le cause del loro comportamento. Ciò aiuterà a ridurre lo stigma ed il biasimo.
Chi c’é nel video?
Nel video figurano quattro dei più conosciuti ricercatori europei nel campo dell’ADHD: Dott Eric Taylor, emerito professore della psichiatria molecolare al King’s College di Londra; Dott.ssa Barbara Franke, professoressa di psichiatria molecolare all’Università Radboud del centro medico di Nijmegen in Olanda; Dott.ssa Corina Greven psicologa e genetista comportamentale all’università Radboud nel centro medico di Nijmegen in Olanda. Accanto a questi scienziati e psichiatri, vediamo tre persone con ADHD (Bryn Travers, Evie Travers e Aziz), Andrea Bilbow, presidente di ADHD Europe, la rete europea delle associazioni di familiari e persone con Adhd, e madre di due figli con ADHD, e la Dott.ssa Kai Synk Tan, ricercatrice e artista al King’s College di Londra, che ha anche diagnosi di Adhd.
Alcune dichiarazioni nel video:
Andrea Bilbow – presidente di ADHD Europe e madre di due figli con ADHD: “Avere una diagnosi di ADHD non vuol dire avere una vita peggiore. Potrebbe invece significare che con l’aiuto corretto si puo’ vivere una vita fantastica!”
Bryn Travers – persona con ADHD: “Mi sento come un universo, infilato in una scatola da scarpe”.
Prof. Eric Taylor – neuropsichiatra al King’s College di Londra: “Comprendere la natura del problema contribuirà a ridurre lo stigma e il biasimo nell’opinione pubblica ma anche la propria”.
SCHEDA sull’ADHD a cura di AIFA Onlus
con stime di prevalenza nella popolazione italiana
- L’ADHD, acronimo inglese del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, è inserito nel DSM5* tra i Disturbi del Neurosviluppo indicando una prevalenza di ADHD circa nel 5% dei bambini e circa nel 2,5% degli adulti ed è caratterizzato da difficoltà di attenzione, di controllo della motricità e da impulsività.
- Le stime internazionali* indicano che circa l’1% dei minori ha l’ADHD in forma grave.
- Utilizzando i dati della popolazione al 1 gennaio 2018 sul sito ISTAT, In Italia, la stima, è di circa 70.000 minori tra i 6 ed i 17 anni con ADHD grave (su circa 350.000 minori con ADHD da lieve a grave) mentre gli adulti con ADHD tra i 18 ed i 67 anni (maggiorenni in età lavorativa) sarebbero circa 980.00.
- L’ADHD nelle persone può assumere diverse traiettorie evolutive, sia a seconda di eventuali altri disturbi associati, sia principalmente per l’appropriatezza/inappropriatezza della presa in carico terapeutica. Tra le conseguenze più diffuse dell’ADHD non trattato abbiamo l’abbandono degli studi, la perdita del lavoro, separazioni, frequenti incidenti e ritiro della patente, trascurare la propria salute, fino ad arrivare all’uso di sostanze e al commettere reati.
- Per favorire l’appropriato percorso di diagnosi e cura per i minori ed adulti con ADHD, AIFA Onlus auspica al più presto la predisposizione di una normativa nazionale di riferimento, linee guida ministeriali e legge specifica, analogamente a quanto avvenuto per i Disturbi dello spettro dell’Autismo ed i Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
- Disturbi del Neurosviluppo/Prevalenze indicate nel DSM5: Disabilità Intellettiva 1%; Disturbi della Comunicazione (senza la prevalenza); Disturbi dello spettro dell’Autismo 1%; Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività 5% bambini e 2,5 adulti; Disturbo specifico dell’Apprendimento 5-15% bambini e 4% adulti; Disturbi del movimento 5-6%.
* Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (Quinta edizione nel 2013)
* ad esempio, Linee Guida inglesi dell’Istituto NICE