ADHD e dipendenze: fattori di vulnerabilità e implicazioni cliniche
Relatore: Marco Di Nicola, marco.dinicola@unicatt.it
UOC di Psichiatria Clinica e d’Urgenza
Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS
Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) può manifestarsi in associazione a differenti disturbi psichici, incluse dipendenze da sostanze e comportamentali. Fattori comuni di vulnerabilità, biologico-costituzionali, socio-ambientali e psicopatologici, concorrono all’elevata prevalenza di tali comorbilità, rendendo più complessi sia il corretto inquadramento diagnostico sia gli approcci terapeutici.
È stata, ad oggi, riportata una correlazione tra ADHD in età infantile e lo sviluppo in età adolescenziale di problematiche correlate all’uso di nicotina, alcol e stupefacenti, in primis cannabinoidi, con la definizione di un vero e proprio disturbo da uso di sostanze entro l’età adulta; altrettanto rilevante appare la co-occorrenza con un utilizzo problematico di internet e il gioco d’azzardo patologico, in particolare tra gli studenti universitari. I casi di comorbilità con dipendenze da sostanze o comportamentali tendono ad una maggiore complessità clinica, generalmente con un impatto negativo in termini di funzionamento e outcome a lungo termine. Pertanto, risultano necessarie una valutazione approfondita dei multipli fattori di rischio sottostanti la vulnerabilità a sviluppare addictions e la definizione di approcci diagnostico-terapeutici maggiormente specifici e personalizzati che possano migliorare i livelli di funzionamento e la qualità di vita nei soggetti con ADHD.
Buona visione del video di “ADHD e dipendenze: fattori di vulnerabilità e implicazioni cliniche”:
https://youtu.be/R2Wjyyt3lPE
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