ADHD in età prescolare: un modello diagnostico in una prospettiva evolutiva


Relatrice: Maria Grazia Melegari, mgraziamelegari@gmail.com
Cultore della materia in Neuropsichiatria infantile – Dipartimento di Psicologia evolutiva e Sociale, Università “La Sapienza”, Roma – Docente in Neuropsichatria Infantile presso Scuola di specializzazione in psicoterapia “Humanitas”-Università Lumsa

L’inserimento del Deficit di Attenzione e Iperattività-Impulsività nell’ambito dei disturbi del Neurosviluppo ha rappresentato un importante cambiamento nell’impostazione clinica del disturbo ed una grande sfida riguardo al suo approccio diagnostico in età prescolare.

Basandoci sull’assioma teorico che Neurosviluppo si focalizza sulla relazione dinamica tra processi, competenze attese e comportamenti correlati relativi a differenti periodi evolutivi, le questioni che dobbiamo porci riguardo a una accurata diagnosi di ADHD in età prescolare sono:

  1. i sintomi diagnostici riportati dal DSM-5 sono adeguati per una diagnosi di ADHD in età prescolare (3-4-5 anni)?
  2. Abbiamo strumenti ed altre documentazioni cliniche per individuare precocemente un bambino a rischio per ADHD dal momento che il DSM-5 suggerisce di affrontare questa diagnosi a partire dai 4 anni “in quanto i sintomi sono difficilmente distinguibili dai comportamenti normativi altamente variabili”?

Queste domande sono cruciali per effettuare una individuazione precoce della sindrome, tempestivi interventi che potrebbero modificare nel corso del tempo la traiettoria naturale dell’ADHD.


Buona visione del video di “ADHD in età prescolare: un modello diagnostico in una prospettiva evolutiva”:
https://youtu.be/-nyA1-J_2L0

E per rimanere aggiornati iscrivetevi al canale YouTube di AIFA APS:
https://www.youtube.com/@aifaaps